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Come pubblicato ieri, al cimitero dei Rotoli a Palermo giacciono da tempo quasi mille bare non sepolte, disseminate ovunque. Alcune sono letteralmente scoppiate, a causa del caldo torrido, e da altre cola percolato. Il sindaco, Leoluca Orlando, corre ai ripari, e annuncia: “Entro il prossimo 31 ottobre sarà predisposto l’avvio delle gare per la realizzazione del campo di inumazione e per la riattivazione del forno crematorio, avvalendosi di tutte le norme poste in essere recentemente per lo svolgimento rapido delle gare. Adesso si procede alla collocazione transitoria delle bare, con precedenza per quelle poste a terra, nei loculi liberi nel cimitero di Sant’Orsola, a prescindere dalle preferenze dei familiari. Le bare, a richiesta, rientreranno poi al cimitero dei Rotoli quando sarà disponibile il nuovo campo di inumazione”.

A testimonianza di quanto sia ancora grave e incombente in Sicilia l’emergenza incendi, basta considerare che nella sola giornata di ieri sono stati 174 gli interventi effettuati da vigili del fuoco, forestali e protezione civile, e 30 in provincia di Palermo, dove sono divampati diversi roghi di vegetazione alimentati dall’elevata temperatura e dal vento. I Comuni palermitani maggiormente coinvolti dalle fiamme sono Altavilla Milicia, Trabia, Misilmeri, Bagheria, Partinico, Balestrate, Carini, Altofonte e Palermo. E’ intervenuto anche un elicottero con lanci di acqua nel Comune di Altavilla Milicia.

«Ho letto con sorpresa le polemiche di queste ore. Con una epidemia che cresce nei contagi, ritornare alle disponibilità ospedaliere del mese di marzo significa solo rispondere al criterio della precauzione. Abbiamo un sistema di monitoraggio, previsto dal decreto legge varato dal governo, che individua parametri per l’adozione di misure di contenimento. Chi è stato in giro in Sicilia in queste settimane non penso sia meravigliato dalla crescita dei contagi. E se in tanti, troppi, non hanno aderito alla campagna di vaccinazione i risultati sono riversati nella occupazione dei posti letto da parte dei soggetti non vaccinati. A loro occorre fare appello, perché non bisogna mai temere una restrizione, né allontanarla. Le decisioni sono lo specchio della condizione obiettiva che si vive in un territorio e fare finta di nulla sarebbe inutile. Bisogna invece convincere chi non è ancora convinto, perché vaccinarsi e rispettare le regole di comportamento è la scelta più saggia che si possa compiere».

Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza.

Successo di visitatori nel fine settimana di Ferragosto per i luoghi della cultura della Regione Siciliana, fra parchi archeologici e musei. Sono stati, infatti, 53.800 i visitatori nei giorni compresi fra il 13 e il 15 agosto, con un incremento di oltre tremila presenze rispetto agli stessi giorni dello scorso anno (pari al 6,25 per cento), in cui erano stati registrati 50.648 visitatori.

“Numeri che confermano come l’aver puntato moltissimo sui nostri beni culturali sia fondamentale, per far conoscere la nostra storia e i nostri tesori – sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – ma anche perché il governo regionale ha posto le basi per una visione politica di lungo termine nel quale in Sicilia la promozione della cultura è finalmente tra i principali obiettivi strategici da perseguire. Avere adeguato musei e parchi archeologici alle prescrizioni anticovid, inoltre, garantendo prenotazioni on line e visite con i dovuti distanziamenti, è stata un’azione vincente che ha dato i suoi frutti, insieme alla possibilità, che abbiamo offerto a chi non era in possesso di green pass, di poter ricevere tamponi gratuiti agli ingressi, in modo da poter accedere in sicurezza ai luoghi della cultura”.

Fra i principali siti ad avere avuto un incremento, al parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento sono stati registrati 16.311 visitatori contro i 14.791 dello scorso anno; al Teatro Antico di Taormina, 8004 visitatori, rispetto ai 7268 del 2020; a Catania 1341 persone si sono recate al Teatro Romano e Odeon, rispetto ai 658 dello scorso anno; a Palermo, a San Giovanni degli Eremiti 691 presenze (l’anno scorso erano state 486), 521 al Castello della Zisa (489 nel 2020), 452 alla Galleria regionale di Palazzo Abatellis (289 nel 2020) e 553 al museo archeologico regionale Salinas (nel 2020 erano 288); 251 sono le persone che si sono recate alla Palazzina Cinese (lo scorso anno nello stesso periodo era rimasta chiusa).  A Siracusa 2013 persone si sono recate al Castello Maniace (nel 2020 erano state 1790), 202 hanno scelto la Galleria regionale di Palazzo Bellomo (rispetto alle 183 dello scorso anno), mentre 227 sono stati i visitatori del Museo Paolo Orsi, che lo scorso anno nello stesso periodo era chiuso.

Al fine di incrementare la campagna vaccinale, la deputata regionale di Diventerà Bellissima, Giusi Savarino, ha chiesto ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento di dotare di hub vaccinali, senza prenotazione, anche i Comuni più piccoli. Savarino spiega: “In diversi Comuni in cui la copertura vaccinale con ciclo completo è bassa, per cui insufficiente a proteggere le comunità e i vulnerabili, penso in primis a Racalmuto e Ravanusa, vanno prese soluzioni più incisive. Il virus è il nostro nemico comune. Ciascuno di noi può e deve fare la propria parte per vincere questa battaglia e tornare all’agognata normalità”.

L’emergenza incendi in Sicilia: sono appena giunti 25 Carabinieri forestali, provenienti da altre parti d’Italia, al fine di collaborare con gli altri militari dell’Arma, il personale del Corpo forestale regionale e della Protezione civile, negli interventi nelle aree dell’Isola interessate dagli incendi. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, hanno ringraziato il comandante della Legione Sicilia dei Carabinieri, generale Rosario Castello, per avere reso a disposizione nuove risorse. La gestione logistica degli uomini a lavoro, soprattutto nelle bonifiche dei terreni, è affidata alla Protezione civile regionale.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, è intervenuto a seguito della recente affermazione di Matteo Salvini in riferimento ad un candidato presidente della Regione della Lega. Musumeci, già in corsa per la riconferma a Palazzo d’Orleans, afferma: “Salvini ha espresso un desiderio, legittimo dal suo punto di vista. Ma al tavolo di una coalizione non tutti i desideri diventano diritti. Quanto al rapporto tra la Lega e il mio movimento politico non mi risulta alcun raffreddamento. Stesso discorso per Fratelli d’Italia e Forza Italia. Siamo alleati nel centrodestra, assieme abbiamo vinto nel 2017, assieme governiamo questa Regione e assieme ci presenteremo l’anno prossimo al giudizio degli elettori”.

Ottantatrè milioni di euro per gli investimenti dei Comuni siciliani. La Regione si appresta a trasferire agli enti locali che ne hanno fatto richiesta (368 su 390) le risorse frutto di una riprogrammazione del Fondo sviluppo e coesione proposta dal governo Musumeci. Gli uffici del dipartimento Autonomie locali hanno già completato l’istruttoria e il dirigente generale ha autorizzato la liquidazione di 83,3 milioni di euro per investimenti a finalità sociale.
«Conclusa la lunga ed estenuante interlocuzione con il governo centrale – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – i Comuni potranno finalmente utilizzare le risorse che abbiamo voluto destinare loro con un’apposita norma inserita nella Legge Finanziaria regionale dello scorso anno: una delle numerose misure che abbiamo messo in campo contro la pandemia a sostegno di cittadini e imprese».
«La Regione – sottolinea l’assessore alle Autonomie locali, Marco Zambuto – continua a essere a fianco dei Comuni, a maggior ragione in questo periodo che ha causato gravi difficoltà finanziarie a tutti gli enti locali».

Con provvedimento adottato d’ordine del presidente della Regione Siciliana dal Capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, preposto del Soggetto attuatore per l’emergenza Covid, è stata disposta, in attesa delle risultanze della avviata interlocuzione con il Garante per la protezione dei Dati personali, la temporanea sospensione dell’art.5 della ordinanza n.84 del 13 agosto 2021 su “Accesso dell’utenza agli uffici pubblici e a tutti gli edifici aperti al pubblico”.

Tale provvedimento si inserisce in un più ampio novero di chiarimenti sulla medesima disposizione che costituiranno l’oggetto delle “indicazioni” richieste in merito dal Garante.

I principali chiarimenti contenuti nella circolare del dipartimento regionale della Protezione civile riguardano, in particolare, la esclusione degli uffici giudiziari e degli uffici di Pubblica sicurezza e la effettiva disponibilità dei servizi telematici da parte dei soggetti erogatori, in mancanza della quale resta ferma la modalità tradizionale. Inoltre è precisato che la misura è indirizzata esclusivamente agli utenti e non anche agli operatori. Già ieri il presidente Musumeci aveva anticipato che, prima di dare esecuzione alla misura, si sarebbe attesa la risposta del Garante.

La zona gialla è solo questione di giorni: la prossima settimana, seguita – forse tra 15 giorni – dalla Sardegna. La Sicilia ieri ha superato la soglia minima delle ospedalizzazioni. Il passo alla zona gialla è spinto dall’aumento delle percentuali sui ricoveri ospedalieri, che determinano il passaggio di fascia.

Ad aumentare i rischi in tutto il Paese è anche il moltiplicarsi di feste abusive e rave party in diverse zone turistiche. E i controlli dei Nas scattati in villaggi turistici, campeggi, agriturismo hanno portato a 17 chiusure e 301 violazioni contestate, nella maggior parte dei casi per la mancata attuazione delle misure anti-Covid.

In  Sicilia le soglie di occupazione di posti letto in terapia intensiva sono al 9% e i reparti ordinari al 15% (incidenza contagi a 140) a fronte di un limite massimo fissato per decreto, per restare zona bianca, al 10% per la rianimazione e al 15% per l’area medica, nel caso in cui l’incidenza settimanale superi 50 casi ogni 100mila abitanti.

Potrebbero anche non bastare, o risultare tardivi, gli stessi provvedimenti adottati dalla Regione, che registra il +34% di positivi al Covid in sette giorni e non brilla per numero di vaccinati (53% di immunizzati rispetto al totale della sua popolazione).

La regione potrebbe finire lo stesso in giallo da lunedì 23 agosto, dopo i risultati del monitoraggio di venerdì prossimo.