Redazione Palermo, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 11 di 316
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Altro furto con spaccata a Palermo: adesso bersaglio è stato il negozio Louis Vuitton in via Libertà. L’allarme è stato lanciato intorno alle ore 5. I ladri hanno abbandonato sul posto gli oggetti con i quali hanno rotto la vetrata: con una pietra e un martello avrebbero sfondato i vetri e rubato diversi articoli di lusso. Al momento non è quantificabile il bottino, mancano diverse borse e accessori. Non è la prima volta che i ladri assaltano lo stesso negozio: due anni addietro si sono lanciati contro la vetrina con una Fiat Panda rubata, ma il vetro resse all’impatto e i malviventi fuggirono. Indagini sono in corso.

Anche a Palermo gli studenti dell’Università degli studi si mobilitano sul tema del caro-affitti e piantano le tende davanti all’edificio 19 di viale delle Scienze, sede dell’Ateneo. Il presidio sarà attivo in attesa di un incontro con i vertici dell’Università. Gli studenti sottolineano come, sebbene in Sicilia non vi siano stati gli stessi aumenti registrati nelle principali città del Nord e Centro Italia, il fenomeno si scontra con un contesto socio-economico sempre più depresso. Benedetto Gramasi, di Uniattiva, afferma: “Abbiamo stipendi ben al di sotto della media nazionale, al netto di costi e disservizi sui trasporti intraregionali che non hanno eguali con il resto della penisola. In più, il fenomeno degli affitti brevi destinati al comparto turistico impone a centinaia di studenti di lasciare le loro abitazioni con l’arrivo dell’estate, per far spazio a una clientela disposta a pagare, per pochi giorni, la stessa cifra che gli studenti pagano mensilmente”. Giovanni Castronovo, del Laboratorio Studentesco Autonomo, aggiunge: “Anche in Sicilia il diritto all’abitare non è garantito a tutti gli studenti. Ci teniamo a sottolineare anche le fatiscenti condizioni degli studentati e il numero non sufficiente di posti letto garantiti dall’Ersu di Palermo, che lascia fuori centinaia di persone dalle residenze universitarie”.

I deputati regionali Ismaele La Vardera, Cateno De Luca, Ludovico Balsamo, Salvatore Geraci, Alessandro Leo, Giuseppe Lombardo, Matteo Sciotto e Davide Vasta, hanno presentato un’interrogazione e sollecitano il ripristino della viabilità del viadotto Maddalusa, ad Agrigento, in contrada Kaos, lungo la strada statale 640 e d’incrocio con la statale 115. E spiegano: “Ormai da anni, a causa di gravi ammaloramenti della struttura, il viadotto è chiuso al transito. Nell’aprile del 2022 il Genio Civile ha approvato il progetto esecutivo, che è stato presentato all’Anas. Tuttavia i lavori di consolidamento e ripristino del viadotto Maddalusa non sono mai iniziati perché l’impresa che lo scorso anno si è aggiudicata l’appalto ha comunicato di non essere in grado di adempiere per l’aumento del costo dei materiali. Incombono quindi notevoli disagi agli automobilisti che devono percorrere strade alternative più lunghe e scomode, oltre a tutte le ricadute negative per l’economia locale, soprattutto in termini turistici, a due passi dalla casa natale di Pirandello. Chiediamo quindi quali iniziative di competenza si intendano adottare per rimediare. E’ inconcepibile che la provincia che ospiterà la Capitale della Cultura del 2025 abbia le infrastrutture ridotte ad un colabrodo. Questo viadotto è fondamentale per i cittadini che giornalmente si spostano verso Gela”.

Rimodulazione incarichi alla Procura di Palermo: al procuratore aggiunto Sergio Demontis, che finora ha coordinato i procedimenti sui reati contro la pubblica amministrazione, è stata assegnata la delega per le inchieste sulla mafia agrigentina e sul terrorismo e la tratta dei migranti. Del pool sono parte Giorgia Righi, Alessia Sinatra e Claudio Camilleri. A Palermo invece coordina l’aggiunto Marzia Sabella, con a fianco Francesca Mazzocco, Francesca Dessì, Giovanni Antoci, Gaspare Spedale, Federica La Chioma e Giacomo Brandini. A Trapani confermato il procuratore aggiunto Paolo Guido, il titolare, insieme al procuratore De Lucia, dell’indagine sfociata nella cattura di Matteo Messina Denaro. A fianco di Guido lavorano Piero Padova, Gianluca De Leo e Bruno Brucoli.

Nuova aggressione al Pronto Soccorso del Policlinico. Nonostante le campagne di sensibilizzazione, non si ferma, dunque, l’ondata di violenza negli ospedali. 

La notte scorsa un paziente in stato di ebbrezza ha minacciato gli operatori del pronto soccorso e danneggiato una barella, impaurendo gli altri pazienti presenti. A suo dire, i medici non avevano eseguito le cure necessarie. Grazie all’intervento del personale della società di vigilanza Mondialpol e della Polizia i danni sono stati contenuti. 

In parallelo alla denuncia alle forze dell’ordine, è stata attivata la procedura interna che prevede che gli operatori sanitari vittime di atti di violenza, fisica o verbale, devono darne comunicazione, tramite mail, oltre che alla Direzione, al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e al Risk Manager aziendale compilando un apposito modulo. 

Il Commissario del Policlinico, Maurizio Montalbano, commenta: “Desidero manifestare la solidarietà al personale del Pronto Soccorso e ringrazio le forze dell’ordine per la prontezza dell’intervento. Gli operatori dell’area di emergenza devono gestire rapporti caratterizzati da una forte emotività da parte dei pazienti e dei loro familiari, soprattutto se sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti”. 

Il programma adottato dall’Azienda, sulla base del lavoro del Gruppo aziendale per la prevenzione degli atti di violenza, prevede tre linee d’intervento: diffondere una politica di “tolleranza zero” verso atti di violenza, fisica o verbale, nei servizi sanitari e assicurarsi che operatori, pazienti, visitatori siano a conoscenza di tale politica; incoraggiare il personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e a suggerire le misure per ridurre o eliminare i rischi; facilitare il coordinamento con le Forze di Polizia o altri soggetti che possano fornire un valido supporto per identificare le strategie atte ad eliminare o attenuare la violenza in ospedale.

Si è insediato questa mattina il nuovo commissario del Policlinico di Palermo Maurizio Montalbano, nominato dall’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo. Quello di Montalbano, medico psichiatra, è un ritorno nell’Azienda ospedaliera dove ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario dal 2017 al 2019.

A Palermo quattro telefoni cellulari sono stati introdotti nel carcere Pagliarelli atterrando su un drone. Così hanno scoperto gli agenti della Polizia penitenziaria, coordinati dal comandante Giuseppe Rizzo. Gli agenti hanno notato il drone volare nei pressi delle celle di massima sicurezza e sostare innanzi alla finestra di una cella dove sono reclusi detenuti per mafia e camorra. Nel corso dell’ispezione, nascosti nei water avvolti dal cellophane, sono stati trovati e sequestrati quattro cellulari perfettamente funzionanti in grado di utilizzare anche i social network. I detenuti sono stati denunciati. Rischiano una pena da uno a quattro anni di reclusione.

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, a conclusione del giudizio abbreviato, ha condannato per associazione mafiosa a 5 anni di reclusione in continuazione con una precedente condanna il boss Giuseppe Guttadauro, conosciuto come il “dottore” perché medico all’ospedale Civico, e 8 anni sono stati inflitti al figlio Mario Carlo. Entrambi sono difesi dall’avvocato Raffaele Bonsignore. Tra l’altro, dopo l’ultimo arresto, a Giuseppe Guttadauro furono concessi i domiciliari per motivi di salute. Poi è stato ricondotto in carcere per ripetute violazioni commesse. In proposito il giudice per le indagini preliminari del Tribunale ha scritto: “Un uomo totalmente incapace di rispettare le prescrizioni imposte da misure giudiziarie diverse dal carcere perché permeato dal bisogno di continuare indisturbato le comunicazioni con diversi soggetti del proprio ampio circuito relazionale. Una personalità che ricerca spasmodicamente canali relazionali e comunicativi attraverso i quali alimentare il proprio status di appartenente a Cosa nostra”.

L’assessorato regionale della Salute ha dato il via libera alla sottoscrizione del contratto per la fornitura del servizio clinico della cardiochirurgia del Policlinico.

Trova finalmente soluzione definitiva una complessa vicenda rimasta bloccata per lungo tempo.

La gara era stata aggiudicata nel giugno 2022 all’impresa EPS S.p.A. per un importo di 18.221.000,00 più IVA. L’appalto aveva per oggetto l’affidamento per sette anni del servizio clinico di cardioangioperfusione per mezzo di personale specializzato in interventi di cardiochirurgia, nonché di tutto il personale di sala operatoria con fornitura dei correlati materiali di consumo, tecnologie ed apparecchiature biomedicali necessarie all’attività di cardiochirurgia.

La sottoscrizione del relativo contratto era stata sospesa nel settembre successivo a causa di alcune criticità sollevate dal Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’Assessorato. 

“Dopo varie interlocuzioni con l’impresa aggiudicataria – spiega Iacolino – abbiamo raggiunto una decurtazione del canone mensile per l’erogazione del servizio da € 96.394,26 oltre IVA ad € 76.600,00 oltre IVA, prevedendo, al contempo, servizi e prestazioni aggiuntive e, in particolare, l’acquisizione al patrimonio aziendale delle attrezzature elettromedicali, compreso il servizio di upgrade con il connesso aggiornamento tecnologico per l’intera durata del rapporto contrattuale.  L’assessorato ha così preso atto della definitiva risoluzione delle criticità segnalate sulla procedura di gara e formalmente autorizzando la stipula del relativo contratto”.

Con la revisione complessiva dell’assetto contrattuale, il Policlinico ha, dunque, tagliato i costi e al contempo potenziato il servizio. Secondo le stime aziendali, le aspettative derivanti dal servizio appaltato fanno presumere di poter effettuare circa 500 interventi annui con un fatturato annuo lordo di circa € 10 milioni, e con un incremento dell’attività del 22% rispetto al 2022. 

L’accordo raggiunto tra l’Azienda ospedaliera universitaria e la Società prevede, senza alcun costo o aggravio di spesa, tra i servizi aggiuntivi offerti dalla ditta aggiudicataria, l’integrazione dello staff del Policlinico con l’aggiunta di due infermieri specializzati per incrementare la capacità produttiva dell’U.O.C. con l’utilizzo pieno delle due sale operatorie; l’impiego di una risorsa alla qualità e sterilizzazione, per garantire la corretta gestione delle attrezzature e delle apparecchiature fornite; la formazione delle risorse di staff; l’applicazione dello sconto del 10% sul prezzo degli interventi cardiochirurgici con circolazione extracorporea che eccedono 300 annui previsti in conformità alle previsioni del capitolato di gara. 

Il “Paolo Giaccone“, al contempo, ha anche potenziato l’organico dell’unità operativa, punto di riferimento per il bacino della Sicilia Occidentale, con quattro infermieri e un medico, in tal modo il direttore della cardiochirurgia, Vincenzo Argano, può contare su uno staff di 12 unità di personale.

“Il nuovo accordo – continua Iacolino – prevede il miglioramento e l’implementazione delle prestazioni della UOC di Cardiochirurgia, sia in elezione che in urgenza, e, pertanto, un servizio più veloce e una maggiore varietà di interventi con la conseguente riduzione dei tempi d’attesa e della mobilità passiva verso altre regioni. Il via libera dell’Assessorato regionale della Salute alla stipula del contratto con l’EPS – conclude il manager – garantisce certezza e solidità a un partneriato che registra con successo il costante miglioramento dei rendimenti e dei risultati di salute”.