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Un uomo è morto questo pomeriggio in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada Palermo–Catania nei pressi di Villabate, in direzione Palermo. L’uomo era alla guida di un furgone che per cause ancora da accertare, si è ribaltato.

Fatale le ferite riportate dal conducente che ha perso la vita. A perdere la vita è stato un uomo di 56 anni, Silvestre Costa. Ferite altre due persone condotte in ospedale. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente non ci sarebbero altri mezzi convolti.

Sul posto sono intervenuti due squadre dei vigili del fuoco. Presenti anche gli agenti della polizia stradale, un’ambulanza e l’Anas.

“Nella manovra appena approvata dal Consiglio dei ministri sembrerebbe esserci l’ennesima penalizzazione per comuni siciliani. Il fatto che anziché prevedere specifiche norme che sostengano gli enti siciliani rispetto alle criticità di carattere finanziario e alle gravi carenze di personale,  si prevedano ulteriori svantaggi, appare come una ingiustificabile e prolungata disattenzione del Governo nazionale nei confronti dell’Isola”.

Questo il commento di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia, che aggiungono: “Ricordiamo che già nella passata legge di bilancio 2021 erano state previste, con riferimento al rafforzamento dei servizi sociali e rispetto alle crisi finanziarie degli enti (comuni in piano di  riequilibrio), risorse finanziarie solo per i comuni delle regioni a statuto ordinario (con esclusione di quelli siciliani). A ciò si aggiunga l’altra paradossale norma che ha previsto risorse finanziarie e deroghe normative per l’assunzione di assistenti sociali laddove vi erano già in numero sufficiente escludendo quei territori che, di contro, presentano tuttora una grave carenza di tali figure”.

“Per queste ragioni il 3 novembre saremo a Roma a manifestare  – spiegano Orlando e Alvano – perché vengano approvate in via d’urgenza norme specifiche che, sia sotto il profilo legislativo sia sotto il profilo finanziario, possano consentire anche al sistema delle autonomie locali siciliano di utilizzare in maniera efficace i tanti investimenti previsti dalla programmazione 2021-2023 e dal PNRR”.

“Ribadiamo ancora una volta – aggiungono presidente  e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – i numeri che caratterizzano le gravissime criticità della pubblica amministrazione locale: solamente 152 comuni su 391 hanno approvato il bilancio di previsione 2021-2023; appena 74 comuni hanno approvato il consuntivo 2020 e circa 100 comuni si trovano in dissesto o sotto piano di riequilibrio. Alle questioni finanziarie si sommano le problematiche di carattere organizzativo: sono infatti circa 15 mila i posti vacanti nelle piante organiche. A ciò si aggiunga la prolungata e ormai strutturale difficoltà degli organismi associati in settori strategici, quali il sistema integrato dei rifiuti e delle acque e il sistema socio-sanitario”

“A sostegno delle Società per la Regolamentazione dei Rifiuti (SRR), delle Assemblee territoriali idriche (Ati) e dei distretti socio-sanitari,   – concludono Orlando e Alvano- chiediamo specifici interventi di sostegno che consentano anche su questi settori la realizzazione di interventi infrastrutturali e la rigenerazione del sistema amministrativo al fine di poter erogare servizi efficienti e di qualità in favore di cittadini e imprese”

 

“Dopo avere sentito tutti i partiti della maggioranza
ho convocato per 
venerdì 5 novembre alle 18:00 in Assemblea regionale siciliana, la prima riunione del centrodestra. Si tratta di un primo incontro per capire chi saranno i protagonisti del centrodestra per le prossime elezioni comunali a Palermo. Sarà importante capire quali e quante saranno le liste in appoggio alla candidatura che verrà scelta dal cdx”.

Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia e Presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.

“Si apprende che nella manovra appena approvata dal Consiglio dei Ministri sarebbe stata inserita una norma che prevede risorse finanziarie destinate all’aumento delle indennità di funzione dei sindaci per i soli comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario. Si tratta dell’ennesima norma nazionale che esclude gli amministratori degli enti della Regione Siciliana dai pochissimi benefici previsti negli ultimi anni per chi si assume le delicatissime responsabilità derivanti dalla gestione della cosa pubblica in ambito locale. Tale scelta conferma un quadro normativo che considera i sindaci siciliani di serie B”.

Lo ha detto il segretario generale dell’ANCI Sicilia, Mario Emanuele Alvano, che aggiunge: “Già nel 2019 la norma (art.57 quater del DL 124/2019) che prevedeva risorse destinate all’aumento delle indennità per i sindaci dei comuni fino a tremila abitanti escludeva i tanti comuni siciliani potenzialmente interessati. Una penalizzazione che non ha trovato, d’altro canto, nemmeno una compensazione in ambito regionale. Ricordiamo che in passato, a differenza di ciò che sta avvenendo oggi, quando venne stabilito un taglio delle indennità vi rientrarono anche i comuni siciliani . Siamo di fronte all’ennesimo paradosso che riteniamo possa e debba essere superato solo attraverso lo specifico tavolo di concertazione tra Stato, Regione siciliana ed enti locali. Tale proposta è tra quelle alla base della manifestazione dei sindaci siciliani che si svolgerà a Roma il 3 novembre.

 

“Forse l’avrà considerata una “simpatica” boutade pubblicitaria, ma le parole utilizzate dalla Direttrice artistica della FOSS Gianna Fratta sulla propria pagina privata di Facebook, per invitare ad una diretta streaming, sono decisamente di cattivo gusto, fuori luogo e, soprattutto, indicano una gran confusione tra ruoli pubblici e
strumenti privati.”
Marianna Caronia attacca duramente la direttrice dell’Orchestra Sinfonica che oggi sul proprio profilo personale di Facebook ha pubblicato un post nel quale dà un “APPUNTAMENTO AMOROSO. NO PERDITEMPO. SOLO VERI INTERESSATI AD ESPERIENZE DI GRUPPO ECCITANTI, APPASSIONATE E PIENE DI MUSICA. TUTTO IN DIRETTA STREAMING.”
“Oltre a toni decisamente inappropriati per chi svolge una funzione pubblica lautamente retribuita con fondi pubblici – aggiunge la Caronia – vi è anche la gravità formale del rimando ad un canale privato per seguire la diretta streaming della Fondazione, quando quest’ultima possiede propri strumenti e canali di comunicazione.
Insomma, con poche parole pubblicate su Facebook la Direttrice Fratta è riuscita a fare una pessima figura che ricade inevitabilmente sulla prestigiosa struttura culturale di cui dovrebbe invece mostrare l’eccellenza.
Un motivo in più – conclude la deputata regionale –  perché il Governo regionale, a partire dal Presidente e dall’Assessore al turismo, provvedano con estrema urgenza ad ascoltare l’appello rivolto dalla quasi totalità dei maestri d’orchestra, nominando il CdA della Fondazione e permettendo così di riprendere un normale percorso gestionale, che si spera ponga fine a certi eccessi e sbandate dell’attuale dirigenza”.

Nessuna presenza istituzionale a reggere lo striscione del Coordinamento.

Alla luce del voto di mercoledì in Senato il Coordinamento Palermo Pride ritiene inopportuna qualunque presenza istituzionale dietro lo striscione. 

“Avendo appurato che nella tutela dei nostri diritti noi siamo sole e soli, mai come quest’anno è utile e necessario che lo striscione di apertura del corteo sia presidiato esclusivamente dal movimento LGBTQIA+”.

La presenza e la partecipazione al Corteo da parte di chiunque abbia un ruolo istituzionale sono come sempre ben accolte. 

“D’accordo, la colpa è dei cambiamenti climatici, delle spaventose bombe d’acqua. Ma Musumeci, invece di apostrofare come ‘sciacallo’ chi osa criticarlo, la smetta di avallare consumo del suolo e, soprattutto, di portare in aula vergognose sanatorie, come l’ultima approvata, che nonostante impugnata dal Consiglio dei ministri, la Regione si ostina a difendere”.

Lo affermano i deputati del M5S all’Ars a commento delle alluvioni che stanno colpendo soprattutto la Sicilia orientale.

“Ai tantissimi siciliani che in questo momento stanno  soffrendo e facendo la conta dei danni e ai familiari delle vittime – dicono i deputati 5 Stelle – vada intanto la nostra convinta e piena solidarietà. Ma alla solidarietà devono seguire aiuti concreti e una netta inversione di marcia rispetto all’odierno andazzo che ha visto trascurare la cura del territorio a vantaggio di sanatorie, alle quali, come Movimento, ci siamo sempre fieramente opposti. Musumeci,  quindi, ci venga a riferire come ha utilizzato le ingenti risorse (ben 800 milioni di euro alla Sicilia, su 14 miliardi alle Regioni)  stanziate dal governo Conte, su impulso dell’allora ministro Sergio Costa, attraverso il ‘Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico’. A questa misura si aggiungono le risorse provenienti dall’Unione europea, (FESR 2014-2020), che ammontano a circa 230 milioni di euro e poi ancora dai ‘Patti per lo sviluppo’. Il presidente Musumeci sostiene di aver accelerato rispetto al passato? A giudicare dai risultati, evidentemente non basta. Metta quindi in piedi, senza perdere tempo, quanti più progetti è possibile e utilizzi ogni centesimo a disposizione, evitando di incorrere negli stessi macroscopici errori che hanno fatto bocciare tutti i progetti irrigui del Pnrr inviati a Roma”, concludono i deputati M5S.

Altri dettagli di rilievo emergono nell’ambito della maxi inchiesta sui presunti falsi di bilancio al Comune di Palermo. Nell’estate del 2019 sarebbero state riscontrate ben 16mila pratiche di Tari, la tassa sui rifiuti, non lavorate. A fronte di ciò, le previsioni di entrate, legate ovviamente anche alla riscossione della tassa sui rifiuti, sarebbero state gonfiate per salvare i bilanci. E così, uno degli indagati, il ragioniere capo del Comune, Paolo Basile, intercettato, sbotta: “Mi sono rotto i cog… Io li denuncio tutti perchè quando il Comune andrà in dissesto con qualcuno se la prenderanno…”. E Maria Mandalà, dirigente dell’ufficio tributi (non indagata), intercettata anche lei, si chiede: “Dobbiamo denunciare? Io lo voglio denunciare”.

A Misilmeri, in provincia di Palermo, all’interno di una insospettabile villetta, la Polizia ha arrestato una coppia di pregiudicati palermitani: 37 anni lui e 35 lei. L’abitazione è stata visitata dai poliziotti e dai tecnici dell’Enel a fronte del sospetto che vi fosse un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. Inoltre, come l’esperienza insegna, spesso il furto di energia è legato alla coltivazione in serra di piante di marijuana, molto dispendiosa per costi energetici. E così, dentro l’abitazione è stata scoperta una piantagione di droga in piena regola, con quasi 200 piante di marijuana alte circa un metro, e poi, a contorno, reattori, lampade, impianti di areazione, ventilatori e altri strumenti. Sequestrati anche 10 grammi di marijuana già essiccati.

A Roccapalumba, in provincia di Palermo, i Carabinieri hanno arrestato tre indagati, a vario titolo, di una estorsione ad un amministratore pubblico, minaccia a pubblico ufficiale con modalità mafiosa, ricettazione e detenzione di armi da fuoco. Si tratta di Antonino Lo Bue, 52 anni, e i fratelli Francesco e Pietro Pecoraro, rispettivamente di 63 e 57 anni, tutti residenti a Roccapalumba. Lo Bue avrebbe minacciato di morte gli agenti che lo avrebbero multato, perché avrebbe voluto che le sanzioni fossero annullate. Inoltre, secondo quanto emerso dalle indagini, i tre avrebbero più volte manifestato la volontà di compiere agguati contro le forze dell’ordine, anche mediante l’uso delle armi nella loro disponibilità. Inoltre, Lo Bue e i Pecoraro avrebbero avuto l’intenzione di organizzarsi per pianificare reati contro il patrimonio ed omicidi.