La Squadra Mobile di Agrigento ha arrestato, per la seconda volta, Sebastiano Alesci, 67 anni, già capo dell’Ufficio Tecnico comunale di Licata, indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Agrigento su appalti presunti pilotati. Alesci è stato arrestato il giorno del blitz, il 15 maggio.
Poi il 17 maggio la Procura di Gela, competente in quanto Alesci risiede a Butera, lo ha scarcerato a fronte di difetti sull’applicabilità della necessaria flagranza di reato. E ha trasmesso gli atti alla Procura di Agrigento che, adesso, ha disposto il secondo arresto. Alesci è stato posto agli arresti domiciliari.
Uno degli episodi che riguardano il dirigente Alesci è quello avvenuto il 12 aprile scorso quando venne fermato ad un posto di blocco e sorpreso in possesso di 35 mila euro in contanti che gli erano stati consegnati poco prima dall’imprenditore favarese Dino Caramazza. Per la procura di Agrigento quei soldi altro non erano che una parte della tangente di 135mila euro destinata al dirigente del Libero Consorzio di Trapani nonché presidente della Commissione giudicatrice della gara d’appalto della strada provinciale 19.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)