Ancora veleni sul Carroccio siciliano. Dopo Agrigento anche a Ragusa vetriolo nel partito di Salvini

Condividi

A quattro giorni dal voto europeo non sembra esserci pace nel partito della Lega guidato dal vice Premier Matteo Salvini.

La campagna elettorale del candidato Igor Gelarda è stata ancora disturbata da una serie di denunce ed espulsioni dal partito avvenuta qualche giorno addietro in terra ragusana.

In pienissima campagna elettorale Gelarda aveva organizzato un convegno nel centro di Ragusa per piazzare gli ultimi colpi e convincere gli elettori a votare per lui. Presenti anche alcuni iscritti al partito i quali subito dopo aver partecipato al convegno sono stati espulsi dal partito dai big locali Massimo Iannucci e Graziana Di Giacomo, schierati con l’altra candidata della Lega, la licatese Annalisa Tardino.

Uno degli espulsi, Giovanni Parrino, ha addirittura denunciato i due big locali della Lega per il fatto di “essere stato cacciato via perché supporter del candidato Gelarda”.

Insomma, per Gelarda ancora un colpo basso che probabilmente non merita. Ma sembra proprio che il diavolo abbia messo la coda solo su di lui. O forse le tragedie e gli scandali che accadono negli altri partiti (perché ci sono…) vengono debitamente tenuti nel più assoluto silenzio.

Lo stesso Gelarda, appena la settimana scorsa, era stato vittima di una serie di piccole tragedie che sono ruotate attorno al suo sostenitore principale nella campagna elettorale in provincia di Agrigento: l’ex presidente dell’Akragas Calcio ed imprenditore Silvio Alessi.

Strani movimenti, strane mail, strani scaricabarili. Addirittura sono state create delle apposite mail, false, per denigrare la figura politica dello stesso Alessi che in conseguenza di ciò ha presentato formale denuncia alla Polizia Postale.

Noi, la settimana scorsa, ci eravamo occupati di questa triste vicenda ed abbiamo sentito il commissario provinciale della Lega Massimiliano Rosselli il quale, nel corso di una telefonata, alla domanda sulla esistenza di una mail partita dall’indirizzo “segreteria provinciale”, tra qualche si e qualche no, ha successivamente confermato la veridicità di quella mail anche se, in effetti, ha detto che “era stata modificata  dal segretario provinciale della Lega Giovani Salvatore Cuntreri”.

Per una corretta informazione e per sentire anche la controparte (anche se parliamo di due persone che gravitano nello stesso partito) abbiamo cercato di sentire telefonicamente Salvatore Cuntreri; è stata chiamato una decina di volte ma mai dall’altro capo ci è stato risposto “pronto chi parla”.

Pur non di meno gli abbiamo anche scritto un wats e un messaggio normale informandolo che volevamo sentirlo, per la stesura di un articolo (il presente), ma anche in questo caso non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

Pazienza, non è mancato per noi. Abbiamo fatto di tutto per cercare di chiarire questa diatriba tra Rosselli e Cuntreri ma, non per causa nostra, non siamo riusciti a sentire l’altra campana.

E con questo mistero che rimane non svelato i veleni sul Carroccio continuano a viaggiare tanto comodamente.

 

Notizie correlate

Leave a Comment