Ci si incazza tanto, quando sfogli i dati pubblicati dalla “Education at a Giance” la ricerca promossa dall’Ocse che analizza e confronta i sistemi scolastici dei principali paesi d’Europa e del mondo. Ci si incazza tanto quando senti l’ospite “abituale” dei vari salotti Tv e fare sproloqui sulla scuola. E’ facile fare i conti in tasca agli altri, piuttosto che combattere questo sistema scolastico che fa acqua da tutte le parti, che fa povero anche chi lavora. Docenti, ATA, Amministrativi, Tecnici,ecc. Considerando poi che i costi della vita potrebbero ancora aumentare, gli aumenti degli stipendi dei lavoratori della scuola rischiano di essere di fatto inutili. In poche parole, l’andamento degli stipendi non ha coperto l’aumento del costo della vita. I dati Istat mostrano che il personale della scuola non ha beneficiato, in termini di crescita delle retribuzioni, dei momenti di sviluppo, con un Paese a PIL crescente. Fortunatamente l’aria che tira sicuramente porterà nuove ed importanti soluzioni. Il nuovo ministro della Pubblica Istruzione e Merito Valditara non perde tempo. Carta e penna,comincia ad analizzare, sottolineando i problemi della scuola. Comincia con lo scrivere ai genitori e agli studenti. Tutti si aspettavano un “ragionamento” sulle criticità della scuola dal punto di vista della carenza del personale; tutti si aspettavano che avesse a “cuore” i grandi sacrifici, ad esempio dei Bidelli; tutti si aspettavano che scrivesse delle condizioni salariali di grande ritardo non solo rispetto agli omologhi di altri Paesi europei, ma anche nel confronto con altri comparti. Tutti si aspettavano che dicesse che l’istruzione è un pilastro importante e straordinario del Paese e di conseguenza va “annacato” “coccolato” “rispettato”. Dalle sue analisi invece esce fuori un “papellone” sull’anticomunismo. Ai genitori scrive di quello che deve essere il “dovere” di scuola e famiglia. Non una lettera,una parola ai docenti,agli ATA ai lavoratori del mondo della scuola,i quali soffrono anche economicamente,con stipendi di poco sopra i mille euro. Il ministro “navigator” dimentica che i “suoi” dipendenti percepiscono uno stipendio “miserabile”anche rispetto ad altri dipendenti della pubblica amministrazione. Ai lavoratori della scuola diciamo: “scendiamo in piazza per riconquistare la dignità lavorativa”. SGB è già nelle piazze di Palermo e lo sarà a breve in tutto il Paese, conclude Aldo Mucci.
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