Aldo Mucci (SGS) Il dramma di Aurora: “Aiutiamo i ragazzi e i genitori, serve l’introduzione di sportelli di ascolto psicologico”

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Aurora Tilia, 13 anni, ancora una vittima di femminicidio. Aurora si confrontava con Chat GPT per capire se fosse prigioniera di una relazione malata. Questo episodio, definito “agghiacciante” da Aldo Mucci, membro del direttivo nazionale SGS, sottolinea quanto – “sia urgente affrontare il vuoto emotivo che caratterizza le nuove generazioni.  Molti adolescenti affidano le proprie fragilità a strumenti tecnologici, sostituendo l’ascolto umano con risposte automatiche. La famiglia, colonna portante dell’educazione affettiva, sta cedendo sotto il peso della modernità, lasciando i figli a navigare in un deserto. L’economia frenetica, la cultura dell’immediato e la saturazione dei media digitali distraggono i genitori dal loro dovere primario: guidare i loro figli nel complicato percorso dell’età adulta. Tra le nostre proposte, dichiara Mucci – spicca l’introduzione di sportelli di ascolto psicologico, fondamentali per fornire un supporto a chi vive situazioni di stress, ansia o depressione. La presenza di psicologi scolastici può fare la differenza, offrendo interventi tempestivi in situazioni di rischio.

Bisogna misurarsi  con le sfide più scomode legate al mondo giovanile, onorare fino in fondo il nostro lavoro a servizio delle giovani generazioni. Dobbiamo correre ai ripari, e per farlo c’è bisogno del contributo di tutti: dei genitori, delle ragazze e dei ragazzi, del mondo della scuola e dell’università, del mondo dell’informazione. Non possiamo leggere  ancora una volta di femminicidio o assistere alla solita “tavolata” TV.  Educare all’affettività significa creare spazi di ascolto, promuovere l’empatia, formare coscienze libere.  Aurora non ha trovato questo spazio nella sua realtà quotidiana. Forse, se l’avesse avuto, avrebbe potuto essere ancora con noi” – conclude Mucci.

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