Nel vedere il sito del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti della Regione Sicilia, ti impressioni. Sfogliandolo leggi: Aggiornamento al Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali in Sicilia. Il PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI. Il RAPPORTO AMBIENTALE A SUPPORTO DELLA VAS SUL PIANO RIFIUTI SOLIDI URBANI DELLA REGIONE SICILIANA, ed ancora l’Adeguamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti. Poi ci sono le unità operative: Staf 1 Staf 2 Staf 3, Segreteria operativa segreteria controllo fondi, segreteria regolazione delle acque, segreteria Rifiuti e bonifiche. Servizio 7 gestione rifiuti.
Servizio ispettivo, e poi tante e tante strutture. “Strutture” in grado di catturare la preda munnizza e renderla innocua. Basta scrivere al Dipartimento per risolvere i problemi della munnizza ? Si eviterebbero le continue emergenze, i dissapori tra aziende e comuni, vedi Comune di Favara. Si ricucirebbero inoltre le tasche degli spazzini siciliani i quali, da Favara al resto dell’Isola languono il sacrosanto stipendio ? Poi il sopraggiungere della realtà, ti riporta con i piedi a terra, in modo violento. la Sicilia non ha un Piano Regionale per la gestione dei rifiuti, o meglio non ne ha uno se non i dispositivi messi in atto dal 2010 per affrontare le infinite emergenze, tant’è che su questo tema è intervenuta più volte la Commissione Europea fino ad avviare nell’ottobre 2015 una procedura d’infrazione.
La questione non è banale, per tentare di venirne a capo è stata fatta nel 2016 una relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta alla Camera sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali ad esse correlati. Il problema è piuttosto complesso e non va attribuito solo all’incapacità gestionale e amministrativa, ma chiarisce il documento: “va più realisticamente ricondotto a quello che può essere definito un intreccio tra cattiva gestione, incapacità politica, sia a livello regionale che a livello degli enti territoriali, connivenze e, in qualche caso, complicità tra pubblica amministrazione e criminalità organizzata”. Non vogliamo entrare nel merito dell’analisi della Commissione parlamentare di inchiesta, vogliamo semplicemente ribadire che la raccolta e spazzamento delle città di Agrigento, Favara, a cura della RTI ISEDA capogruppo non va. (vedi Favara sfregiata dai rifiuti) Per questi gravi motivi che più volte la scrivente O.S. ha evidenziato, chiediamo ai sindaci dei comuni interessati e lo faremo anche con il futuro commissario di Favara, di revocare l’appalto a RTI Iseda capogruppo.