Aldo Mucci, scuola: “Ministro Valditara venga a fare un giro nei vicoli poveri del nostro Paese, dove la scuola è un lusso”

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Partiamo da un sacrosanto diritto. Lo Stato deve garantire a tutti, ai figli dei ricchi e ai figli di questo povero Paese il diritto di andare a scuola dignitosamente. In uno Stato di diritto, accedere a un mutuo per mandare i propri figli a scuola pubblica e dell’obbligo è contro qualsiasi logica di educazione. Oggi andare a scuola, anche frequentare la scuola pubblica, sta diventando sempre più un lusso, elitario. Se sei figlio/a di un lavoratore che guadagna 1100 euro al mese puoi dimenticarti la scuola. Puoi cancellare dalla tua fantasia la  voglia di andare avanti. Francesco è un genio in matematica. Riesce a dividere senza bisogno di scrivere sul quaderno l’operazione. Alle medie è uscito con voti altissimi. Avere poi un punteggio alto in matematica è un orgoglio per la sua famiglia. Francesco da “Grande” vuole iscriversi al liceo scientifico,per poi approdare alla facoltà di matematica. Nel nostro Paese,la famiglia ha le spalle al sicuro. Lo Stato,a questo proposito ti viene incontro,basta compilare l’indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in corso di validità del nucleo familiare dello studente non superiore a € 10.632.94; l’iscrizione, nell’anno scolastico presso gli Istituti di istruzione secondaria di I e II grado, statali e paritari. Non è previsto il buono libro per gli studenti iscritti a Corsi di Formazione Professionale. Occhio ai centesimi: “se superi non ti spetta niente” Alla famiglia di Francesco basta fare quattro conti : Bollette luce (per fortuna non abbiamo i riscaldamenti dice papà Nino) assicurazione auto, il pane, la pasta, ecc. Si ferma smarrito. Ancora una volta “interviene” lo Stato. E’ arrivato finalmente l’autonomia differenziata. Una “bella” riforma del titolo V della Costituzione  in base a cui le regioni possono chiedere allo Stato competenza esclusiva su 23 materie di politiche pubblichedove dentro ci trovi anche: LAVORO e ISTRUZIONE. Finalmente non troverai divari tra Nord e Sud. Non esisterà più nessuna differenziazione ingiusta delle risorse educative pubbliche offerte sul territorio. Non ci saranno più diseguaglianze  sociali. Possiamo finalmente invitare il ministro dell’istruzione a visitare i vicoli di questa città,per dirgli che grazie allo Stato, finalmente i nostri figli anche se poveri,riceveranno la giusta istruzione. Diceva Demostene,politico ateniese : “Nulla è più facile che illudersi,perché ciò che ogni uomo desidera,crede anche che sia vero”

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