“AICA: un Ente pubblico “colluso”… con i cittadini!” Il Forum nazionale dei Movimenti per l’Acqua bacchetta ReportSicilia

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Assistiamo da inizio ottobre alla disputa mezzo stampa tra organi di informazione locali agrigentini “Report Sicilia”, azienda idrica AICA e Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua in merito ad una certificazione obbligatoria che il Forum Siciliano dovrebbe rilasciare a tutte quelle realtà civiche che intendessero partecipare alla Consulta ai sensi dell’art. 48 dello statuto di AICA stessa.

Nel merito della questione ha già risposto il Forum Siciliano lo scorso 08 ottobre (comunicato pubblicato on-line anche da Federconsumatori Sicilia https://www.federconsumatorisicilia.it/consulta-aica-false-le-accuse-al-forum-siciliano-per-lacqua-pubblica/) e che, ricordiamo ai detrattori, il Forum Siciliano è parte integrante del presente Forum dei Movimenti per l’Acqua Bene Comune, costituitosi in associazione, con statuto e rappresentante legale.

Quello che più ci stupisce e ci imbarazza è l’atteggiamento e il giudizio espresso con esternazioni come “Un atto che sancisce la connessione diretta tra la presidenza e il Forum, e conferma che le due realtà si muovono all’unisono – perfino nella comunicazione pubblica.” oppure “Un gesto che, di fatto, conferma la collusione politica e comunicativa tra AICA e il Forum.

Come se il rapporto tra istituzioni (Enti pubblici) e cittadini dovrebbe essere un qualcosa di vidimato o certificato per dare esito, in questo caso, alla migliore gestione pubblica del servizio idrico.

Facciamo presente a “Report Sicilia” che è proprio l’art. 48 comma 5 dello statuto di AICA che recitando “Si costituisce una Consulta con la presenza di Associazioni, Coordinamenti, Comitati che, all’interno dell’Ambito, hanno promosso il percorso verso la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato“, consente la semplice partecipazione di cittadine/i alla gestione del servizio pubblico, quindi senza alcuna necessità di certificazioni, statuti, rappresentanti legali, etc etc.

Esattamente quello che la vittoria referendaria del 2011 intendeva promuovere per una gestione pubblica del Servizio Idrico ma ancora oggi quasi totalmente ignorato e, a quanto leggiamo, ostacolato in Sicilia nell’unica provincia dove, guarda caso, ciò si è realizzato, grazie al Forum Siciliano.

A nostro parere occorrerà vigilare su altre comunicazioni tra Enti pubblici e soggetti privati che stanno accaparrandosi infrastrutture idriche, acquedotti e dighe, per darne piena conoscenza e consapevolezza alla cittadinanza perchè possa organizzarsi e interagire con le istituzioni pubbliche perchè non svendano un bene comune così prezioso per tutte/i noi.

Perchè si scrive Acqua ma si legge Democrazia

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