Ieri, come pubblicato, la presidente dell’Ordine degli Agronomi e dottori Forestali di Agrigento, Maria Giovanna Mangione, anche nel corso di un’intervista, ha espresso delle riserve sul ricorrente taglio di alberi ad Agrigento ed ha spiegato perché parecchi alberi avrebbero potuto essere salvati. Oggi si apprende che l’assessore comunale Gabriella Battaglia ha revocato tutte le autorizzazioni ai privati che avrebbero voluto tagliare gli alberi come opera di “protagonismo civico”, e ciò sulla base di una relazione agronomica di parte senza contraddittorio perché il Comune di Agrigento, tra centinaia di dipendenti, non sarebbe dotato di personale con competenze specifiche nel settore. E dunque, secondo quanto emerge (ed è davvero biasimevole) il destino degli alberi della città sarebbe stato in mano a soggetti privati autorizzati a decidere, a proprio piacimento, se tagliare un albero, magari fastidioso al panorama della propria abitazione, oppure no. Il Comune di Agrigento, come annunciato ieri dalla Mangione, è prossimo a stipulare una convenzione con l’Ordine degli Agronomi affinchè si provveda ad una gestione civile e razionale del patrimonio verde della città.
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