
Luigi Pirandello andò in America, rimase folgorato dagli spettacoli di Broadway e scrisse un musical, all’americana.
di Toto Cacciato
(1° puntata).
Dopo dieci giorni di traversata oceanica, all’alba del 21 luglio 1935, Luigi Pirandello vide la selva di grattacieli di Manhattan, pronto sbarcare nella metropoli del nuovo mondo.
New York, città attenta ai grandi eventi nelle capitali europee, accoglieva con entusiasmo i personaggi che sull’onda del successo arrivavano in America; fotografi e giornalisti li accoglievano fin dalla scaletta dell’approdo e subito finivano sulle pagine dei giornali. Così è stato anche per Luigi Pirandello.
Dal Waldorf Astoria, Luigi Pirandello, già Premio Nobel per la letteratura, intreccia nuovi contatti e muove nuove intese per le future rappresentazioni teatrali, per il cinema, la nuova Musa in evoluzione negli effetti delle riprese e del sonoro, e per il festoso Star-system intorno ad Hollywood.
New York offre una serie di teatri con rappresentazioni sfavillanti di luci e colori, un’invenzione americana splendente di brio e festosa allegria, la musica nell’aria e folle di ballerine danzanti, uno spettacolo che sazia l’occhio e l’anima.
Pirandello scrive un testo e immagina uno spettacolo in tre atti più epilogo, una storia americana, con riferimenti di carattere sociale, geografico e fantastico, che tutto coglie nel titolo “Just like that”, (Proprio così).
Il libretto della commedia musicale racconta di Lorna, una splendida fanciulla americana, sicura e intraprendente, che sogna in grande fasto e bellezza; intanto celebra il suo diciottesimo compleanno nella sua fastosa villa a Palm Beach in Florida tra sale addobbate e giardini lussureggianti.
Nell’aria le note ritmate della Jazz- band Orchestra di Harlem, sistemata in un angolo della grande sala.
Tre giovani festeggiano e assediano Lorna, tre giovani di aree geografiche diverse: è francese il giovinetto René, che volteggia sulle note di un romantico valzer, è scozzese Winston, saltellante in un fox-trot, è argentino Pablo in un elegante ed appassionato tango.
Continua.
Curriculum Toto Cacciato ha insegnato per oltre trent’anni materie artistiche a Vicenza. Giornalista pubblicista collabora con giornali e riviste Mostre: pittura presso la Casa Natale L.Pirandello al Caos; fotografia, al Museo Archeologico Regionale di Agrigento. Documentari:”Pirandello di Girgenti” libro “Agrigento nella bufera”. Storie del dopoguerra. E mail. totocacciato@gmail.com