Maggio 2023 - Pagina 7 di 42 - Sicilia 24h
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Sono stati fissati per lunedì alle 15.30 nella chiesa di San Francesco a Favara i funerali di Antonio Mendolia, 13 anni, morto ieri pomeriggio in un incidente stradale avvenuto in via Portella. In occasione dell’ultimo saluto al piccolo Antonio, come annunciato dal sindaco Antonio Palumbo, a Favara sarà lutto cittadino. Tutti gli eventi previsti per il week end sono stati annullati. Della ricostruzione del tragico incidente si stanno occupando i carabinieri e i vigili urbani, coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Iacopo Malluzzo, a conclusione del giudizio abbreviato, ha condannato a 4 anni di reclusione un 40enne romeno residente a Favara, colpevole di avere staccato a morsi una parte del naso alla compagna al culmine di una lite. La feroce aggressione sarebbe insorta dopo che l’uomo avrebbe sorpreso la donna (anche lei romena) in intimità con il figliastro. Il morso ha provocato alla donna uno sfregio al volto permanente. La pena secondo codice è prevista dagli 8 ai 14 anni. Il romeno però ha beneficiato delle attenuanti generiche e dello sconto di un terzo della pena in ragione del giudizio abbreviato.

Una bellissima pagina scritta dal gruppo ultras dell’Akragas, “Facce Toste” che ha donato giocattoli, vestiti e decine e decine di chili di alimenti all’Associazione Volontari di Strada.
Una maniera positiva per sentirsi parte integrante di una comunità e manifestare vicinanza nei confronti delle centinaia di famiglie agrigentine che vivono in situazioni di difficoltà economiche.
Una risposta anche a quanti associano, sbagliando, il fenomeno “ultras” ad un movimento violento con un pensiero unico: quello della partita e di tutto quello che può accadere prima, durante e dopo l’evento sportivo. Il cuore dei supporters biancazzurri si è acceso con la mobilitazione e la raccolta di alimenti di vario genere, di vestiti e giocattoli per bambini, che hanno consegnato ai Volontari di Strada, associazione con la quale il gruppo degli ultras hanno un rapporto di stretta collaborazione. Un sostegno alle famiglie che più hanno patito la ricaduta economica causata anche dagli effetti nefasti del Coronavirus.
«Alcuni pensano che essere Ultras sia solo stadio e tifo – sottolinea il leader del gruppo, Danilo Di Francesco – per noi è anche andare oltre. È in momenti come questi che si vede la nostra forza . A noi piace aiutare quanti sono in difficoltà e stiamo cercando di coinvolgere anche i ragazzi, i nostri baby ultras, in attività di beneficenza e di solidarietà”.
Soddisfazione per la mobilitazione degli ultras e per la donazione effettuata, esprime la presidente dei Volontari di Strada, Anna Marino: “Non trovo parole adatte per descrivere e sottolineare il gran cuore che ha dimostrato il gruppo ultras “Facce toste”, donando vestiti, giocattoli e alimenti che saranno ovviamente destinati alle famiglie che assistiamo. Gli ultras, pur in assenza del calcio giocato, hanno giocato una partita importante: quella della solidarietà. E a loro va il nostro incondizionato ringraziamento”.

 

L’Assessore al verde pubblico del Comune di Agrigento Giovanni Vaccaro come ampiamente previsto si dimette per far spazio nella giunta Miccichè ad Alessandro Sollano , consigliere in carica di lungo corso che adesso viene promosso nell’esecutivo prendendo già lunedì o martedì le deleghe di Vaccaro.

L’Assessore Giovanni Vaccaro lascia rimarcando che anzi il cambio era previsto da tempo , ma ha ringraziato il Sindaco Miccichè per la proroga dell’incarico proprio per definire il progetto Villa del Sole che è stato apprezzato in giunta proprio questa settimana.

 

Un progetto che darà una svolta alla Villa più importante degli agrigentini e che è stato finanziata con 3 milioni e 300 mila euro dal Pnrr e altri 600 mila euro dal Governo regionale che rappresentano il secondo lotto.

Più che un restyling sarà proprio una innovazione straordinaria per Agrigento, sarà un’opera green con materiali moderni.

Sulla tempistica l’Assessore Vaccaro ha dato i tempi andrà subito in gara e a fine giugno ci sarà la consegna dei lavori alla ditta vincitrice , l’opera dovrebbe essere completata in 18 mesi.

Ha rimarcato che amministrare oggi non è cosa facile, per gli atavici problemi finanziari dell’ente e per la penuria del personale, ci sono solo 2 giardinieri e uno a 18 ore, il patto di stabilità ha ingessato gli investimenti.

Tra i risultati ottenuti l’apertura di Villa Arancio , sicuramente il più belvedere della città.

L’Assessore ha ammesso che sulle tumulazioni a Piano Gatta persistono le criticità , c’è da sminare un’area importante del cimitero e il Comune non può approntare le spese e sulle costruzioni dei nuovi locali si sta lavorando e lancia alla fine la soluzione che può essere solo la gestione ai privati e il project financing può essere l’unico modo per superare definitivamente le criticità.

 

Infine ha ribadito la stima nei confronti del Sindaco Miccichè e del gruppo politico vicino all’On.Di Mauro che gli ha dato questa opportunità che resterà non solo nel bagaglio politico ma soprattutto umano per il lavoro svolto con il personale degli uffici , i dirigenti e il rapporto diretto che si è instaurato con i cittadini agrigentini

L’amministrazione comunale di Realmonte, guidata dal sindaco Sabrina Lattuca ha raggiunto  un altro importantissimo traguardo, a beneficio della collettività, grazie all’istallazione di nuovi impianti di illuminazione  su intere aree antropizzate, ma al buio da decenni e l’ammodernamento di quello già esistente.   La ditta New Energy s.r.l. assumerà a proprie spese l’acquisto (fornitura), collocazione e messa in funzione di nuovi corpi-illuminanti in tre macro aree del territorio.

“ l’Amministrazione comunale – dichiara il sindaco Sabrina Lattuca –  ha  dimostrato che in squadra si può fare la differenza, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Colgo l’occasione per ringraziare – conclude il sindaco Lattuca- l’assessore Fugallo,  l’avvocato dell’Ente,  Peppe Minio, che con la sua professionalità ha guidato il comune   in un percorso virtuoso e l’avvocato della società, Rino Lo Giudice nonché la stessa  New Energy, tutti  i consiglieri, il presidente del consiglio, gli assessori e il geometra Enzo Cottone, che ha lavorato alacremente  effettuando la ricognizione delle aree da illuminare e dell’impianto da ammodernare nonché il responsabili del I e II Settore, l’Arch. Giuseppe Vella e il dottore Alesci”.Politica è amministrare la Città- conclude il sindaco- L’amministrazione con questo importante atto ha dimostrato come sia ancora possibile fare politica nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

“Un mio personale plauso va al sindaco avv. Lattuca – dichiara l’avv. Giuseppe Minio-che si è spesa oltre l’auspicabile affinché tutto il territorio di Realmonte potesse essere illuminato a dovere, contemperando l’efficienza con il risparmio, in altri termini un ottimo risultato. Un plauso anch’esso personale va al geometra Vincenzo Cottone, senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare questo risultato, frutto del suo infaticabile lavoro. Ringrazio i dirigenti, il segretario e l’amministrazione tutta, oltre che gli assessori e i consiglieri, che si sono spesi con grande unità di intenti. Ringrazio anche il collega Rino Lo Giudice e l’azienda da lui rappresentata, che hanno dimostrato come si possa anche modulare il proprio legittimo interesse a fini più grandi.

Sono soddisfatto perché il lavoro di insieme ha partorito una vittoria comune”.

“ Siamo contenti di aver concluso la transazione con il comune dopo tanti anni – dichiara il gestore – ringrazio il Sindaco e l’assessore che si sono impegnati molto  ed il Geom Cottone che ha realizzato tutta la parte tecnica partendo dall’inizio del rapporto. Da adesso siamo sicuri che ci sarà una migliore collaborazione ed un’intesa perfetta per un servizio alla comunità.. Per tanto tempo mio fratello Lillo ha condotto gli impianti d’illuminazione come incaricato della società ed a lui va il merito di tutto”.

L ‘avv. Lo Giudice – sottolinea che  – si è fatto un ottimo lavoro che credo sia soddisfacente per tutte le parti.Ho riscontrato la volontà e la voglia di definire questa questione da parte del sindaco e da parte dell’amministrazione comunale tutta alla quale va il mio personale ringraziamento così come ringrazio l’avvocato Minio splendido collega e integerrimo professionista che con il suo saper fare è riuscito a trovare l’accordo giusto e le modalità per raggiungerlo. Bisogna riconoscere anche il grande impegno che hanno profuso gli uffici comunali, in particolare l’architetto Vella il dottore Alesci è l’encomiabile ed  instancabile geometra Enzo Cottone senza il quale certamente non avremmo potuto raggiungere questo risultato.

In questo momento voglio soprattutto ricordare il mio più caro compianto amico Lillo Antona. Oggi mentre firmavano l’accordo lo sentivo ancora accanto a me ed a lui va il mio pensiero per questo importante risultato.. sono convinto che ne sarebbe contento perché ha amato il suo lavoro e ha amato la città di Realmonte come fosse la sua città d’origine’.

“L’atto transattivo – dichiara il geom.Enzo Cottone – mette la parola “fine” ad un’annosa, quanto paradossale, controversia, sfociata anche sui banchi della corte di Assise del tribunale di Agrigento nonché di quelli della corte di Appello di Palermo.

Un estenuante lavoro da parte del Servizio di Pubblica Illuminazione, abilmente assistito dall’Avv. Giuseppe Minio, che ha dato i suoi sperati frutti e chiuso la vicenda in modo più che soddisfacente per entrambi le parti. Adesso dalle parole si passa ai fatti. Inizia un percorso con interventi che porteranno al ricambio totale della tipologia delle lampade da Sodio Alta Pressione (SAP) a LED, all’installazione di nuovi punti-luce, in particolare nelle parti più antropizzate del territorio (iniziando dalle zone balneari), al ripristino di pali e corpi illuminanti mancanti e alla sostituzione di pali e corpi illuminanti vetusti, alla riattivazione di tratti di impianti non funzionanti, etc. Sono molto soddisfatto – conclude il geom Cottone – ringrazio il Sindaco Santina Lattuca, l’Assessore ai Lavori Pubblici Nino Fugallo, la Giunta e il Consiglio Comunale e gli Avvocati Giuseppe Minio e Rino Lo Giudice per questo importantissimo risultato, raggiunto in piena sinergia e con alto senso di responsabilità nei confronti della comunità realmontina.

Un esempio di buona amministrazione che opera nell’interesse, esclusivo e primario, dei cittadini e del territorio!”

Il 21 luglio nel teatro a mare “Pellegrino 1880”, nella antica Salina Genna” che si apre sulla Riserva Naturale dello Stagnone, Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso), si esibiranno sul palco green a “a pelo d’acqua”, dando vita ad una “voice’n’bass” combo dove la loro musica fatta di “istinto e libertà” incontrerà l’avvolgente bellezza della laguna nell’ora del tramonto
Sarà Musica Nuda – Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso) – ad aprire la VI Rassegna “’a Scurata Cunti e Canti al calar del Sole” Memorial Enrico Russo.
Il duo voce/contrabbasso, che da vent’anni incanta le platee di tutto il mondo, aprirà l’edizione 2023 della manifestazione ideata e organizzata dal Movimento artistico culturale città di Marsala – M.A.C., portando in scena i brani più amati dal pubblico insieme a quelli del nuovo album, uscito recentemente: “Musica Nuda 20”.
L’appuntamento con il concerto dal titolo “Musica Nuda 20 Anni in Tour” è per venerdì 21 luglio alle ore 19,30 nel teatro a mare “Pellegrino 1880” e poi ancora con un secondo spettacolo alle 21,30.
Un inizio struggente e intenso, dove la tessitura sfaccettata della voce di Petra Magoni, danzerà sulle corde del contrabbasso di Ferruccio Spinetti creando un’alchimia che incontrerà la bellezza avvolgente del tramonto sulla laguna della Riserva Naturale dello Stagnone.
I due artisti si esibiranno infatti nel teatro a mare “Pellegrino 1880” che prende il nome dal main sponsor della manifestazione e “che è l’unico teatro al mondo costruito in una vasca di Salina – spiega Giacomo Frazzitta, componente del direttivo del MAC – ed è un teatro assolutamente ecologico. Perché fatto solo di tufi, sale, legno. Qui arte e location si incontrano in una maniera unica e il paesaggio del tramonto sulla riserva naturale dello Stagnone, uno dei tramonti più belli al mondo, diventa scenario e spettacolo al tempo stesso. Un ringraziamento va alle Cantine Pellegrino che hanno reso possibile tutto questo”.
Le sonorità di Musica Nuda si staglieranno tra i tanti specchi d’acqua della Salina Genna e il loro spettacolo sarà incorniciato nella luce del Crepuscolo che tinge di mille riverberi le vasche d’acqua e si riflette sui cumuli di sale. Un vero spettacolo nello spettacolo.
Nel corso della ventennale carriera come duo, Musica Nuda, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti hanno realizzato più di 1600 concerti in giro per il mondo, riuscendo a raggiungere anche spazi prestigiosi in tutta Europa, tra cui l’Olympia di Parigi, l’Hermitage di San Pietroburgo, il Tanz Wuppertal Festival di Pina Bausch in Germania fino ad arrivare negli Stati Uniti, in Perù, in Giappone e a Dubai, ma anche la Camera dei Deputati per intonare l’Inno di Mameli. Hanno inoltre prodotto nove dischi in studio, quattro dischi live e un dvd.
Un connubio artistico straordinario, nato per caso il 10 gennaio del 2003, al Tam Club di Grottazzolina, in provincia di Fermo, dove Petra e Ferruccio si conobbero per la prima volta in un concerto insieme anche a Fausto Mesolella e Roberto Piermartire. Pochi giorni dopo, Petra chiese a Ferruccio di sostituire un chitarrista con cui Petra doveva esibirsi la sera stessa perché ammalato. Ma il concerto con la nuova formazione ottenne un tale successo che i due protagonisti di questo “voice’n’bass” combo, nel giro di qualche settimana, misero insieme un intero repertorio e oggi, vent’anni dopo, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti costituiscono sicuramente un unicum del panorama della canzone italiana e non solo.
Oltre alle Cantine Pellegrino, main sponsor della VI Rassegna, “’a Scurata Cunti e Canti al Calar del Sole – Memorial Enrico Russo”, conta sul patrocinio del Comune di Marsala e dell’Assemblea regionale siciliana. Tra gli sponsor e partner dell’evento anche: Imera Imballaggi, Medipower, Zicaffé e We Love Marsala.
Biglietti presso la Salina Genna (tel. 360.656053) e l’agenzia “I Viaggi dello Stagnone”, in via dei Mille n. 45 (tel 0923/717973 e 320.8011864) 25,00 euro.

Fare la cronistoria delle dichiarazioni circa la realizzazione dell’aeroporto ad Agrigento verrebbe difficile anche al più grande dei poeti, al più grande dei drammaturghi  contemporanei. La prima dichiarazione che salta all’occhio è la seguente: “Lo scalo agrigentino sarà un aeroporto di terzo livello con una pista lunga 2.250 metri ed interesserà un’area superiore ai 100 ettari. Sarà dedicato ai voli charter e low-cost per favorire i flussi turistici per la provincia di Agrigento”. Correva l’anno 2007. Tanti altri ancora,tra politici e profondi pensatori. Oggi,rinasce il “pensiero” dell’aeroporto, quel pensiero che sembrerebbe “partire”alla grande, con la magia della nuova puntata. Una magia che viene ancora una volta “oscurata” dall’ostinata posizione assunta dall’Enac sulla “non sostenibilità” di un aeroporto ad Agrigento. I dati e gli studi sulla sostenibilità non sono stati mai ufficializzati ne tantomeno leggibili nel sito istituzionale dell’Enac. Questa volta però è  intervenuta energicamente la politica. Ed ecco giù interviste, l’on. Tal dei tali legge in parlamento la volontà del suo partito a sostenere il progetto aeroporto, l’on. Caio risponde a Tal dei tali, l’on. Sempronio al Presidente,il Presidente  risponde al Ministro ecc. Nessuno di loro ha la conoscenza tecnica economica del progetto. Nessuno di loro sa quanto verrebbe a costare. Nessuno di loro sa quanto sta costando ai contribuenti l’infinita costruzione della Agrigento Palermo, altro che Aeroporto. Nessuno di loro sa quanti turisti ha registrato La Valle dei Templi di Agrigento la Grande. Lo scorso anno quasi un milione. Nessuno di loro si è immedesimato, proiettato con la mente e con il cuore, nel 2025 quando Agrigento sarà la Capitale italiana della Cultura. Il “ragionamento” bisogna svilupparlo attorno ad un tavolo prefettizio con tutti gli attori interessati, compresi i politici, con le carte in mano e con i cittadini, in Piazza Aldo Moro, muniti di cartelloni con su scritto: La farsa dell’Aeroporto da troppo tempo, mortifica i diritti e l’intelligenza dei cittadini agrigentini.

qewruiopel 2022, la ditta G. S.r.l., operante nell’ambito dell’attività d’impresa e specializzata nel settore di costruzioni di opere di ingegneria civile n.c.a., durante l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione straordinaria e di riqualificazione energetica, presso un condominio ubicato nel Comune di Campobello di Licata (AG), subiva un’ispezione da parte del Nucleo dei Carabinieri presso l’Ispettorato del Lavoro di Agrigento, che riscontrava all’interno del cantiere edile alcune irregolarità in merito alla posizione di un lavoratore.
A fronte di tal fatto, il Nucleo C.I.L. di Agrigento, ai sensi dell’art. 14 co.1 del D.Lgs. n. 81/08, emanava nei confronti della citata ditta un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, avente effetto immediato e di durata equivalente al lasso di tempo intercorrente tra l’emanazione del predetto provvedimento sino all’intervenuta revoca dello stesso.
A seguito di ciò, la Società G. S.r.l. provvedeva a regolarizzare la posizione del proprio lavoratore e a presentare apposita istanza di revoca del provvedimento di sospensione; istanza che veniva positivamente riscontrata dal competente Nucleo dei Carabinieri presso l’Ispettorato del Lavoro di Agrigento.
Ciononostante, a distanza di quasi un anno dall’emanazione del predetto provvedimento di sospensione dell’attività di impresa e in ragione dello stesso, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, notificava alla Società G. S.r.l. un provvedimento interdittivo a contrarre con le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti, avente efficacia per un periodo pari a quello indicato nel provvedimento di sospensione dell’attività d’impresa.
Di conseguenza, la ditta G. S.r.l., con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Mario La Loggia e Vincenzo Airò, decideva di impugnare il prefato provvedimento ministeriale innanzi al Tar Lazio, onde ottenerne, previa sospensione, l’annullamento.
Nel corso del processo gli Avv.ti Rubino, La Loggia e Airò, dimostravano l’illegittimità del provvedimento interdittivo impugnato, in quanto lo stesso era stato emanato in palese violazione delle disposizioni di cui alla Circolare Ministeriale n. 1733/2006, che prevede come il procedimento finalizzato all’emanazione del provvedimento interdittivo debba normalmente concludersi entro il termine di 45 giorni dalla data di ricezione del provvedimento di sospensione con tempestiva adozione del provvedimento finale.
Pertanto, nel caso di specie, il provvedimento ministeriale, essendo stato emanato a distanza di oltre 10 mesi dalla sospensione, non poteva che considerarsi illegittimo per superamento del termine di 45 giorni previsto dalla Circolare.
Inoltre, gli Avv.ti Rubino, La Loggia e Airò evidenziavano la lesività del provvedimento ministeriale in quanto lo stesso avrebbe comportato l’esclusione della ditta G. S.r.l. dalle procedure di aggiudicazione di appalti, ai sensi dell’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016, arrecando un grave pregiudizio alla citata Società.
Ebbene, con sentenza del 15.05.2023, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, condividendo le argomentazioni sostenute dagli Avv.ti Rubino, La Loggia e Airò, ha accolto il ricorso proposto dalla ditta G. S.r.l. e, per l’effetto, ha annullato gli atti impugnati oltre a condannare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al pagamento delle spese di lite in favore della ditta ricorrente.
Pertanto, per l’effetto della predetta sentenza, la Società G. S.r.l. potrà continuare a svolgere la propria attività d’impresa nel settore dell’edilizia.

Nell’ambito di un’inchiesta su un presunto esteso traffico di droga tra Agrigento, Licata, Canicattì e Ravanusa, con indagini avviate nel 2013 a margine dell’operazione antimafia intitolata “Vultur”, il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Alessia Sinatra, ha proposto sette condanne: 12 anni di reclusione per Filippo D’Oro, di Favara, 12 anni di reclusione per Luigi Generoso, 57 anni di Licata, 12 anni di reclusione per Elio Magrì, 60 anni di Castrofilippo, 12 anni di reclusione per Salvatore Nobile, 56 anni di Favara, 8 anni di reclusione per Sonia Privitera, 43 anni di Catania, 10 anni di reclusione per Andrea Spiteri, 53 anni di Licata, 12 anni di reclusione per Natale Vinciguerra, 43 anni di Catania. Sono giudicati in abbreviato. Nel frattempo, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Palermo, Cristina Lo Bue, ha rinviato a giudizio Angelo Allegro, 70 anni di Naro, Salvatore Allegro, 40 anni di Naro, Michele Curcio, 55 anni di Canicattì, Rosario Orazio Cavallaro, 66 anni di Ravanusa, che già sconta 30 anni di carcere per l’omicidio del licatese Angelo Carità, 56 anni, assassinato il 2 aprile del 2018, giorno di Pasquetta.