Maggio 2023 - Pagina 24 di 42 - Sicilia 24h
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A Campobello di Licata una mano ignota ha appiccato il fuoco all’ingresso dell’abitazione di un uomo di 55 anni. Le fiamme si sono auto – estinte, e non è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco. Sporta denuncia ai Carabinieri. La Procura di Agrigento ha avviato un’inchiesta. I militari hanno recuperato sul posto e sequestrato una bottiglietta con dentro liquido infiammabile.

A Catania la Polizia ha arrestato 9 indagati nell’ambito di un’inchiesta su un presunto diffuso e sommerso sistema di prestiti a usura a danno di persone in precarie condizioni economiche. Dalle indagini, coordinate dalla Procura, è emerso che ai prestiti, generalmente di importi tra i 1.000 e i 2.000 euro, sarebbero stati applicati tassi usurari fino al 490% annuo. Le rate, pagate settimanalmente o mensilmente, sarebbero state riscosse anche ricorrendo a minacce e ad appostamenti per intimorire le vittime e assoggettarle agli aguzzini. La Squadra Mobile ha effettuato numerose perquisizioni investigative.

Pittori greci e fanciulle romane, nobili matrone che si muovono leggere nella domus, si avvicinano alle vetrine e accarezzano virtualmente reperti: ognuno ha la sua storia, sono fantasmi di ieri che comunicano ai visitatori di oggi, raccontando un mondo che sembra ancora vivo e vegeto. Dalle loro narrazioni, dai movimenti, dalle musiche, gli oggetti, i dinos, i mosaici, gli antichi gioielli diventano strumenti per avvicinare l’antico, ma in maniera innovativa: al Museo archeologico Griffo di Agrigento, uno dei cuori della Valle dei Templi, è stato sperimentato un percorso per conoscere la collezione, una delle più interessanti e ricche del Mediterraneo.

Trenta gli artisti coinvolti che hanno interpretato il testo “L’anello dal passato”, progetto nato dalla collaborazione tra il responsabile del Museo, Giuseppe Avenia e il regista Marco Savatteri (che ha ideato lo spettacolo “Al passo con i templi”, poi divenuto il format di successo di visite teatralizzate all’alba di CoopCulture alla Valle dei Templi) su impulso del direttore del Parco, Roberto Sciarratta, con la consulenza scientifica dell’archeologa Donatella Mangione.

E il pubblico ha amato moltissimo lo spettacolo, proposto per la Notte dei musei ma che sarà presto replicato: poco meno di un migliaio gli spettatori – che si sono prenotati in poche ore – e altri 400 sono rimasti fuori sperando in un ingresso. L’idea è semplice, affascinante, ma con precise fondamenta storiche: un’esperienza immersiva che è diventata un’opera teatrale inedita, nata alla luce delle torce che conducono, capitolo dopo capitolo al famoso anello di Theano: si parte dal dinos (vaso) con raffigurata per la prima volta la Trinacria, tre punte come sono tre le ninfe che appaiono e danzano; si fa strada il pittore Dikaios, allievo di Midia, energico e delicato come lo sono i 150 reperti di cui non si conosce l’autore, ma si sa che erano di argilla purissima e se avevano  un’impugnatura si trattava di un kantharos … La vita degli antichi greci, la loro quotidianità, i rapporti, gli stili, in un unico Bignami recitato e danzato, con le informazioni storiche presentate con facilità, a tratti comica, ma che passano indenni al pubblico.

Eccoci ai romani, nella domus di Voturia tra sfarzosi mosaici e menù “mari e monti” ovvero il piatto forte, il porcus troiano ripieno di salsicce e spezie, poi talloni di cammello, cervello di struzzo e carne di cucciolo di cane … superato il cratere di Gela con il racconto della morte della regina delle Amazzoni, Pentesilea, si procede spediti verso il cuore dello spettacolo, il famoso e misterioso anello di Theano, fanciulla morta a 19 anni (2 mesi e 12 giorni), il cui sarcofago fu ritrovato nel 1871 con accanto un’iscrizione in cui la madre Sabina affidava la figlia agli dei sotterranei. Ma qualcosa era stato preso dal sarcofago: un anello in oro, sottratto e tramandato per due generazioni alla stessa famiglia. Cinque anni fa Anna, che lo aveva ricevuto come dono di nozze, lo consegna al museo Griffo che da allora lo espone in una delle vetrine. E nella finzione, lo spettacolo si conclude con l’abbraccio tra madre e figlia, unite nei secoli.

Dopo solo un mese dall’approvazione del progetto definitivo, la Giunta Miccichè ha approvato il progetto esecutivo della “Messa in sicurezza del versante a nord-ovest delle palazzine del Viale Vittoria denominate CREA e del versante sottostante la via Picone sottoposto a rischio idrogeologico, potendosi così procedere all’affidamento dei lavori.

«Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati – afferma l’assessore Gerlando Principato – abbiamo già ottenuto, tutti i pareri necessari per la conformità dei lavori proposti (Soprintendenza BB.CC.AA., Genio Civile, Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento e l’attestazione di Conformità Urbanistica) inoltre i lavori hanno la “copertura” finanziaria e quindi immediatamente appaltabili».

Adesso manca solo l’ultimo atto, il più importante per i cittadini e per il risanamento del costone, l’attivazione, da parte degli uffici comunali, delle procedure per l’affidamento dei lavori per la messa in sicurezza.

«Gli interventi di consolidamento, dallo spigolo est dell’edificio “Crea” sino all’angolo estremo Nord-Ovest in corrispondenza della via Picone – sottolinea il sindaco Franco Miccichè – rappresentano una continuità con quelli eseguiti dalla Protezione Civile regionale sul pendio posto a Nord del Viale della Vittoria, dopo l’evento franoso del marzo 2014. Siamo lieti di essere riusciti a dare delle risposte concrete ed immediate per la risoluzione di un problema atteso da anni».

L’opera, dell’importo complessivo di 1.918.771,09 euro coniugherà la messa in sicurezza con paratie, con un intervento di ingegneria naturalistica (è prevista la piantumazione di essenze arboree adeguate), nonché con la messa in opera di graticciate e fascinate per aumentare la stabilità anche superficiale del versante.

Permane lo stato di pericolo per le diffuse piogge che da stanotte hanno colpito buona parte della Sicilia occidentale. La giornata di domani sarà caratterizzata da frequenti piogge e localmente anche di temporali che si alterneranno a schiarite.

Oltre alle precipitazioni intense, sono previsti anche venti di burrasca, con raffiche ad oltre 100 km/h, dapprima dai quadranti orientali e successivamente da quelli meridionali, specie sui settori ionici. Per quanto riguarda i mari da agitato, tendente a molto agitato, lo Stretto di Sicilia; molto mossi, tendenti ad agitati, lo Ionio e in serata, il Basso Tirreno.

 

 

Accorata lettera di ringraziamento ed elogio, a seguito di un intervento chirurgico, da parte di una paziente al reparto di ginecologia ed ostetricia del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento e all’equipe di sala operatoria:

“Desidero con immenso piacere e gratitudine raccontare la mia esperienza vissuta in reparto ginecologia di Agrigento con l’equipe della dott.ssa Maria Rita Falco Abramo.

Giorno 10 maggio c.m. sono stata ricoverata per polipectomia, subito assistita in modo cordiale e premuroso da tutto il personale adibito a questo primo step. L’indomani scesa in sala operatoria per isteroscopia operativa mi ha raggiunto il ginecologo di cui purtroppo non ricordo il nome, che in maniera professionale ma principalmente con un valore umano ineccepibile, mi ha descritto tutto ciò che avrebbero eseguito, tranquillizzandomi in modo affettuoso ma allo stesso tempo anche dal punto di vista operativo. Ho saputo dopo, che lo stesso medico ha collaborato nell’intervento, con la dottoressa primario Falco Maria Rita. Appena entrata in sala operatoria e lì si sa il freddo che sussiste per ovvi motivi, io tremavo tutta. Ad accogliermi una cerchia di giovani anestesisti (angeli) che accorgendosi del mio tremore, senza che io chiedessi nulla, si sono preoccupati di scaldarmi con un materassino che hanno riempito di aria calda con un phon. Mi hanno coccolata, scaldata, prima che mi sedassero, tant’è che li ho ringraziati tutti di cuore  dicendo loro che in quel momento mi stavano dando la VITA. Ho salutato la dott.ssa Falco che mi ha ulteriormente tranquillizzata con la sua spiccata  professionalità ed empatia e mi sono serenamente addormentata. Ciò ha permesso che al mio risveglio, ho avuto la sensazione, perfino, di avere fatto dei sogni meravigliosi. Quando aprii gli occhi, mi sono subito ritrovata accanto il dottore che mi aveva accolta all’inizio a raccontarmi l’esito positivo dell’intervento e a rassicurarmi ulteriormente. Salita in reparto, sono stata accudita da tutto il personale come meglio ci si aspetta per essere dimessa l’indomani. Sensazione? Mi sono sentita come in famiglia…mi sono portata a casa una bellissima esperienza per la quale mi sento di doverne dare testimonianza e di ringraziare tutto il personale e l’equipe medica della dott.ssa Falco Maria Rita Abramo”.

L’Assessore al verde pubblico Giovanni Vaccaro di Agrigento annuncia e comunica ai cittadini che da domani dopo aver espletato tutte le procedure inizieranno i lavori di ripristino del verde pubblico grazie al finanziamento regionale arrivato quest’anno, grazie all’emendamento inserito dall’Assessore Regionale all’energia Di Mauro.

 “E’ stata fatta una mappatura in città delle zone più critiche e a rischio anche per l’incolumità dei cittadini, pertanto domani mattina (meteo permettendo) attraverso la ditta incaricata il quartiere di Villaggio Peruzzo sarà sottoposto ai lavori di pulizia e di messa in sicurezza del verde e delle aiuole.

Presto quindi la città potrà avere un giusto restyling e riappropriarsi di spazi verdi che saranno un colpo d’occhio per i cittadini e i turisti che visiteranno la nostra città.

Voglio ringraziare il Sindaco Franco Miccichè per aver seguito personalmente l’iter di inizio lavori”.

Cefpas, croce e delizia. Non ce ne voglia il capo del colosso nisseno Roberto Sanfilippo ma torniamo ad occuparci dello straordinario centro di formazione sanitaria meglio conosciuto come Cefpas, nel cuore della Sicilia dove Caltanissetta fa da spartiacque (e non solo…) tra la politica occidentale e quella orientale, con rare puntate al centro.

Il Cefpas è come presentare una caramellina piena di gusti ad un bambino di soli tre anni. Si impazzisce e fa impazzire, una golosità fra la gioia dei pargoli ed altrettanta golosità tra la gioia dei politici.

Più volte al centro delle attenzioni, la Cgil nissena è stata un chiodo fisso per Sanfilippo; un dossier gli ha tolto il sonno ma non gli ha fatto mancare la forza di definire il sindacato nisseno “Lupu ri mala cuscenza comu opira penza?

Il dossier evidenziava alcune criticità in termini di assunzioni e di massima trasparenza che lasciavano più di un sospetto come se si fosse creato dal 2021 al 2023 una sorte di Bengodi dove fioccavano assunzioni a piè sospinto e dove sostanzialmente molte assunzioni a co.co.co. o a tempo determinato non avevano avuto quella sostanziale pubblicità all’esterno e con l’inchiesta.

E poi quel rompicoglioni del collega Mario Barresi, de La Sicilia, che scriveva (e sottolineiamo…scriveva) di contratti vip e consulenze pingui con nomi e cognomi assimilabili a politici locali, regionali e alti burocrati di Asp e Sanità regionale.

Sanfilippo aveva liquidato tutto come accuse piene di livore e che tentavano di frenare il suo lavoro tra l’altro aveva ribadito che anche iscritti al sindacato della Cgil avevano fatto carriera all’interno del colosso di Via Mulè. Un botta e risposta che sembrava essersi sopito ai primi di gennaio 2023 con la nomina del Commissario Straordinario Giovanna Segreto.

La Commissaria Segreto era forse meglio non mettesse piede al centro Cefpas. Ha letto, riletto e relazionato carte che non lasciano alcun dubbio circa la criticità di alcune operazioni (forse più di qualcuna) effettuate prima del suo avvento. Operazioni che sembravano essere consolidate (come ad esempio un Avviso Pubblico per selezionare nuovo personale a tempo determinato che, casualmente, riporta congiunti di parlamentari in carica o parenti o affini di politici in carriera, il quale Avviso è stato perentoriamente bloccato.

Non solo; non ha rinnovato i contratti a tempo determinato in scadenza, non ha nominato più un consulente tramite iscrizione l’Albo Tutor e selezione comparativa del curriculum. Insomma, ha dato un freno in un Ente che spendeva e spandeva e assumeva senza soluzione di continuità.

A scanso di equivoci, quello che avete appena letto non lo abbiano detto noi, ma lo scrive la Commissaria nella relazione dettagliata lo scorso 5 aprile e indirizzata agli organi di controllo: Assessore regionale alla Sanità Volo, che già aveva recentemente descritto il Cefpas “inerme”, al Direttore Generale alle attività di pianificazione, Presidente della Regione siciliana, Collegio Sindacale Cefpas, Dirigente Amministrativo .Cefpas. Giova ricordare che il Cefpas è un ente vigilato dall’Assessorato Regionale alla Salute.

Prima di pubblicare qualche stralcio del contenuto della relazione scritta dalla Segreto, la quale segnala agli organi superiori in modo evidente una serie di criticità, è doveroso da parte nostra significare che, potrebbe essere probabile che il Cefpas abbia già risposto alle critiche della Commissaria e con gli organi superiori abbia chiarito tutto.

Andiamo al primo stralcio, a pagina 1:

In considerazione degli interessi pubblici derivanti dalle risorse finanziarie statali  e regionali impiegate, si ritiene doveroso, per una corretta e trasparente gestione nel rispetto dei principi costituzionali di buon andamento della pubblica amministrazione, richiedere un Determinante intervento chiarificatore agli organi di vigilanza della regione Siciliana. In tema di normative applicabili all’Ente, con particolare riferimento alla gestione di alcuni specifici finanziamenti che recentemente ne hanno notevolmente incrementato le attività ed alle assunzioni di personale a tempo determinato, in ordine alle quali era stata data richiesta una specifica dettagliata relazione al competente ufficio del CEFPAS con nota prot. N° 191 del 13/03/2023.”

A pagina 4 la Commissaria si sofferma sulle consulenze:

“Ove poi si ritenesse che l’Ente appartenga agli Enti pubblici del Settore Sanitario, con riferimenti incarichi esterni di cui all’art. 7 comma 6 e 6-bis Del D.Lgs. n. 165/2001, andrebbe rispettato l’art 21 (Div esternalizzazione di funzionò della stessa LR. 5/2009 in merito alla preventiva approvazione dell’ente vigilante.

E sulle

delibere dei dirigenti octies:

“Le deliberazioni che avviano le assunzioni ex art. 15-octies del D.Lgs. n. 502/1992 motivano l’applicazione al CEFPAS della speciale normativa prevista per il Settore Sanitario facendo riferimento all’art. 32 c. 3 LR n. 5/2009 che, ad avviso dell’Ente, permetterebbe di sostenere che “in tema di assunzioni di nuovo personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato” il CEFPAS è equiparato alle aziende unità sanitarie locali. Tale interpretazione viene fatta derivare dal suddetto art. 32 in ragione della modifica che lo stesso dispone in merito all’art. 1 c. 10 della LR n. 25/2008, che già escludeva dall’applicazione del divieto di assunzione le aziende sanitarie ed a cui aggiunge “e agli enti del settore (CEFPAS) per i quali continuano ad applicarsi le vigenti norme nazionali in materia” Tuttavia il richiamato art, 32 c, 3 LR n. 5/2009 oltre a consentire al CEFPAS come alle aziende sanitarie, di derogare in Sicilia al divieto di assunzione non pare determini di per sé un’equiparazione del CEFPAS alle aziende sanitarie, piuttosto inserisce più semplicemente il CEFPAS nell’elenco degli enti esclusi dal divieto di assunzione, così come altri enti regionali.”

Le conclusioni finali a pagina 9 l’ex Commissario mette a nudo in maniera minuziosa una sorta di classificazione da zona rossa in tutto quello che secondo lei va approfondito e chiarito.

 

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Conclusioni:

Per tutto quanto sopra rappresentato si riepilogano di seguito le indicazioni conclusive:

  • Tenuto conto che, per quanto detto, nell’attività amministrativa posta in essere, con particolare riferimento alla gestione del personale, l’Ente ha ritenuto di appartenere al Servizio Sanitario Nazionale, si chiede al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica un adeguato e definitivo approfondimento chiarificatore;
  • Con riferimento alle assunzioni disposte ai sensi dell’art. 15-octies del D.Lgs. n. 502/1992 è necessario che il dirigente amministrativo provveda alla trasmissione di tutte le deliberazioni e i contratti che riguardano l’assunzione del suddetto personale a tempo determinato al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica ai fini delle valutazioni di competenza;
  • Tenuto conto degli interessi pubblici coinvolti derivanti dalle risorse finanziarie statali e regionali impiegate nella gestione dei rapporti di lavoro instaurati dall’ente, si ritiene opportuno procedere con gli atti di revoca del Regolamento ex art. 7 D.Lgs. n. 165/2001 in ultimo modificato dalla deliberazione n. 101/2020, predisponendo gli atti per l’approvazione di un Regolamento ex art. 7 c. 6 e 6. bis conforme e coerente con le finalità dello stesso;
  • Per i motivi su esposti si ritiene di disporre la revoca della deliberazione n. 2113 del 31.12.2022 e degli atti conseguenti che, in riferimento alla stessa deliberazione n. 997/2020 di nomina della Commissione ex art 12, aveva la finalità di incrementare le unità di personale a tempo determinato in Categoria C ma che ad oggi, sospesa dalla scrivente, non ha dispiegato i suoi effetti;
  • Si ritiene necessario adottare gli atti di correzione e rettifica delle scritture contabili relativi alle coperture di spesa degli impegni ad oggi assunti dall’ente e che, per quanto detto, non potevano e non possono essere imputati ai finanziamenti regionali non definiti sui fondi, sugli utili e/o sulle riserve dell’ente già in riferimento al Bilancio di esercizio 2022 ancora da approvare e per quanto possibile anche in riferimento all’esercizio 2021 in coerenza al principio di veridicità e prudenza;
  • Al fine di garantire la piena operatività dell’Ente pubblico, è necessaria una riprogrammazione del fabbisogno in materia di personale adeguando urgentemente il Piano Integrato di Attività e Organizzazione di cui all’art. 6 del DL n. 80/2021 finalizzato a definire le eventuali assunzioni a tempo indeterminato, e ove occorra a tempo determinato, nonchè il complesso delle attività dell’Ente nel rispetto di un impianto normativo e contabile sostenibile e coerente con le finalità e attribuzioni dell’ente, in relazione agli indirizzi e valutazioni dell’Assessorato alla Salute in qualità di organo regionale di vigilanza e controllo;

Ad avviso della scrivente, infine, sulla base della reimpostazione della superiore azione amministrativa, occorrerà trasferire gli effetti contabili nel Bilancio di previsione 2023 coerentemente alle valutazioni sopra riportate tenendo conto delle obbligazioni giuridicamente vincolanti nonché dell’assenza di certezza, ad oggi, sui finanziamenti regionali indicati e delle rettifiche alle scritture contabili degli esercizi precedenti.

Fin qui una parte della relazione che adesso aspetta i chiarimenti da parte del presidente della Regione e della stessa assessore Volo

Come detto prima non sappiamo ad oggi questa relazione finale se ha avuto un seguito con una ispezione e se c’è stata una presa di posizione; tra l’altro l’Assessore Volo ha revocato progetti al Cefpas a guida Sanfilippo per 5 milioni e 900 mila euro destinati alla digitalizzazione.

Sanfilippo (& company, prima bocciato, poi parcheggiato e poi nuovamente premiato), adesso non dovrà rispondere ad articoli di giornale o a dossier di sindacati (dove si può slalomare a destra e a manca se mancano gli interventi degli organi preposti), ma si trova dinnanzi ad una relazione di un Commissario che butta giù più di qualche criticità operata dall’Ente.

Una cosa è certa: il presidente Schifani e l’assessore Volo, oltre agli altri organi di controlllo, non potranno esimersi dal dare una risposta almeno per capire se al Cefpas funziona tutto alla perfezione secundum legem.

Nell’attesa al dott. Sanfilippo auguriamo un sincero e profiuo lavoro sia per il bene della Sanità siciliana sia per il popolo.

A presto…

 

Sottoscritta la nuova convenzione dell’Area Interna Sicani. La cerimonia si è svolta al comune di San Biagio Platani. I 12 Sindaci dei Comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Montallegro, Ribera, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula gestiranno in forma associata alcuni servizi fondamentali per i cittadini.
“Insieme – scrive il sindaco di San Biagio Platani, Salvatore Di Bennardo, che ha fatto gli onori di casa – metteremo a punto una strategia comune atta a trovare soluzioni concrete per evitare lo spopolamento delle nostre terre e a uscire dall’isolamento, limite per lo sviluppo del nostro territorio.
Con la Strategia Nazionale delle Aree Interne per noi saranno destinate ingenti risorse destinate all’attuazione delle politiche territoriali 2021-2027 della Regione Siciliana. Ringrazio i colleghi sindaci, i consiglieri, i segretari e i tecnici di questi 12 comuni e i consiglieri della nostra Unione “Platani-Quisquina-Magazzolo” perché ognuno, per il ruolo che riveste, ha contribuito al raggiungimento di questo straordinario risultato.
Confidiamo nella prosecuzione di una grande collaborazione tra enti locali per costruire un futuro migliore per le nostre comunità”.

Si è protratta 40 ore, poco meno di due giorni, la fuga di Francesco Adragna, il detenuto di 35 anni originario di Erice evaso venerdì mattina da una cella di sicurezza del tribunale di Trapani, nelle more di comparire innanzi al giudice monocratico. L’uomo è stato catturato in un’operazione, coordinata dalla Procura, della Polizia penitenziaria e dei Carabinieri, che lo hanno rintracciato dopo aver seguito la moglie. Sono state effettuate perquisizioni, posti di blocco e pattugliamenti in centro e in periferia. Contestualmente gli investigatori hanno monitorato i movimenti di familiari e amici. La moglie ha raggiunto il fuggitivo nelle campagne trapanesi per fornirgli beni di prima necessità. Appena il ricercato è entrato nell’automobile della donna, è scattato il blitz. Il 35enne ha tentato nuovamente di scappare, ma senza successo.