Qualche giorno addietro il presidente della Regione Renato Schifani ebbe a dire che “l’aeroporto ad Agrigento non potrà mai realizzarsi in quanto manca la sostenibilità economica”.

Una musica che sentiamo da oltre trenta anni. Ormai i politici recitano a soggetto; dicono o devono dire tutti la stessa cosa per raggiungere un obiettivo: l’aeroporto ad Agrigento non si deve realizzare.

Da tempo, invece, è arcinoto che tra gli aeroporti di Palermo e Catania esiste una sorta di tacito accordo, un patto scellerato, che impedirebbe l’apertura della struttura aeroportuale ad Agrigento.

Le bugie di Schifani, in quella pessima frase, sono contraddette in questo due pagine (di 45) che pubblichiamo volentieri non solo per smascherare Schifani ma anche per spiatterlarle in faccia a chi è ancora intenzionato a raccontare la solita nenia.

Non solo la sostenibilità economica c’è, ma sarebbe anche importante leggere anche i costi di mantenimento. Hanno fatto scalpore le dichiarazioni dell’ing, Piero Hamel il quale ha detto che i piani alti dell’Aviazione Civile avevano suggerito ai componenti di uno studio di fattibilità di diminuire i numeri delle presenza nell’ipotetico aeroporto agrigentino.

Fu convocata una conferenza di servizi presso la Presidenza della Regione Siciliana nel 2010, proposta  dall’allora Ministro su richiesta del Presidente Lombardo; un dirigente del ministero dei Lavori Pubblici richiese di tenere conto, nel busines plan, anche del costo della gestione della torre di controllo. Chiese, quindi, di redigere un aggiornamento del Busines plan che tenesse ulteriormente conto del costo della torre di controllo (gestita dall’Enav, organismo ministeriale).

La relazione integrativa fu commissionata alla KPMG e ritrasmessa alla presidenza della Regione siciliana con il titolo di Relazione di prefattibilità economico/finanziaria per la riconvocazione della conferenza dei servizi finalizzata , si ricorda , al finanziamento della struttura aeroportuale con 30 milioni di euro gia disponibili sul bilancio Regionale .

La conferenza non è più stata riconvocata e l’ENAC ha scritto successivamente al Ministro Matteoli affermando che non si poteva raggiungere un equilibrio economico .

Tutto falso, ovviamente; leggete bene le relazioni delle due ultime pagine che vi proponiamo in coda a questo articolo.

Ogni altro commento appare superfluo.