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La notizia è ancora in oggiornamento e si teme che il già elevatissimo numero di morti in quanto c’è ancora un ferito gravissimo.

Lincidente è avvenuto poco fa, nel trapanese nei pressi di Custonaci. Due auto si sono scontrate frontalmente, per cause in fase di accertamento, nel corso del quale hanno perso la vita 6 persone, 4 maschi e due donne.

A scontrarsi frontalmente una Alfa 156 e una Doblò; l’impatto, avvenuto sulla strada provinciale 16 che conduce a Custonaci, è stato violentissimo. Numerose altre persone sono rimaste convolte nel gravissimo incidente. Sul posto anche i Vigili del Fuoco inviate dalle vicine Trapani ed Alcamo.

 

E’ stata l’Associazione di tutela vittime di violenza “Il Coraggio” ha conferire il premio “Uomini Coraggiosi 2023” all’avvocato siciliano Giacomo Frazzitta, brillante legale certamente fra i più importanti professionisti forensi del panorama nazionale.

La premiazione si è svolta a Milano e nella stessa sono stati premiati illustri personaggi di spessore nazionale tra magistrati, uomini impegnati nel sociale e parenti di vittime di violenze.

Lo stesso premio era stato consegnato qualche giorno fa a Pietro Pulizzi, marito di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone nonchè soprannominata la “mamma di tutti gli italiani”. A ritirare il premio di Pulizzi è stato lo stesso avvocato Frazzitta in quanto impossibilitato a ritirarlo personalmente.

“Ringrazio pubblicamente la presidente Marinella Maioli e la sua associazione – ha dichiarato Giacomo Frazzitta – per questo importantissimo premio che mi è stato conferito. Cercherò, come sempre, di rendere onore alla attività che svolgo”.

Le autorità italiane hanno disposto il fermo della nave Louise Michel, dell’omonima ong, finanziata dall’artista Banksy, contestando delle violazioni del nuovo decreto. A riferirlo, su Twitter, sono gli stessi attivisti, aggiungendo che non è stata data alcuna spiegazione ufficiale: “Ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare”.

Prima di arrivare a Lampedusa, ieri, la nave aveva soccorso alcuni barchini nel Mediterraneo e i salvataggi erano stati effettuati anche da Capitaneria e Guardia di finanza a bordo di alcune motovedette.

Le spiegazioni della Guardia Costiera

“Dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, la nave Louise Michel contravveniva all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendosi invece verso altri tre barconi sui quali, peraltro, sotto il coordinamento dell’Imrcc (Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo), stavano già dirigendo in soccorso i mezzi della Guardia Costiera italiana. È questo il motivo che, ai sensi del cosiddetti decreto ong, ha portato al fermo della nave Louise Michel da parte dell’autorità marittima di Lampedusa”, riferisce in una nota la Guardia Costiera.

“L’autorità marittima di Lampedusa – prosegue la nota – nella giornata odierna, ha provveduto al fermo della nave Ong Louise Michel. L’unità era giunta ieri nel porto dell’isola con a bordo 178 migranti, soccorsi su 4 diverse imbarcazioni (il primo evento avvenuto in aera SAR libica, i successivi 3 in area SAR maltese). Il provvedimento è stato emesso a seguito degli accertamenti effettuati da IMRCC Roma – autorità coordinatrice dei soccorsi – in base al DL 1/2023, convertito nella legge 15/2023 e recante “disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare”. L’unità, nello specifico, dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, contravveniva all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendo invece su altre 3 unità di migranti sulle quali, peraltro, sotto il coordinamento di IMRCC Roma, stavano già dirigendo in soccorso i mezzi della Guardia Costiera italiana”.

“Le disposizioni impartite alla nave Ong, valutate le sue piccole dimensioni – si legge ancora nel comunicato – erano altresì tese a evitare che la stessa prendesse a bordo un numero di persone tale da pregiudicare sia la sua sicurezza che quella delle imbarcazioni di migranti a cui avrebbe prestato soccorso. La non osservanza delle disposizioni, inoltre, ha rallentato il raggiungimento di un porto di sbarco per i migranti salvati nel primo intervento, inizialmente individuato in quello di Trapani dal ministero dell’Interno, inducendo così a ridisegnare la decisione in modo da far convergere l’arrivo della Ong, per motivi di sicurezza e di urgenza, nel porto di Lampedusa, già peraltro sollecitato dai numerosi arrivi di migranti di questi ultimi giorni. A tale comportamento che già di per sè complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi, si sommavano le continue chiamate dei mezzi aerei Ong che hanno sovraccaricato i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato”.

In 900 lasciano Lampedusa

La prefettura di Agrigento ha predisposto un piano di trasferimenti dall’hotspot dove, dopo gli ultimi approdi, si è raggiunta la cifra di 2.500 ospiti a fronte di una capienza massima che sfiora le 400 unità. Durante la notte, con il pattugliatore della Guardia di finanza, sono state trasferite 128 persone in direzione Pozzallo. Per la tarda mattinata è stato programmato il trasferimento, con il traghetto di linea per Porto Empedocle, di altri 180 migranti. È previsto, invece, per il primo pomeriggio l’arrivo a Lampedusa della nave Diciotti della Guardia Costiera che durante la notte ha mollato gli ormeggi da Pozzallo. Saranno circa 600, ma il numero complessivo è ancora in corso di definizione, i migranti che lasceranno l’hotspot di contrada Imbriacola.

Proseguono gli sbarchi

Proseguono, intanto, gli approdi. L’ultimo in ordine di tempo è un barchino di 7 metri, con a bordo 43 persone fra cui 19 donne e 2 minori originarie di Costa d’Avorio, Mali e Guinea. Il mezzo è stato soccorso dalla Guardia costiera. Il gruppo, che ha riferito d’essere salpato da Sfax, in Tunisia, alle 21 di venerdì, è stato sbarcato alle 7 sul molo Favarolo. Ieri a Lampedusa erano stati registrati complessivamente 37 sbarchi con un totale di 1.387 persone. Il giorno prima c’erano stati 43 arrivi con 1.778 immigrati. Un’emergenza senza precedenti a cui si somma l’ennesima tragedia del mare. I numeri definitivi dei due naufragi avvenuti ieri in acque maltesi – i soccorsi sono stati gestiti dalla Guardia costiera italiana – sono di 8 vittime e 97 superstiti. Le salme e gli ultimi sopravvissuti sono arrivati sull’isola durante la notte.

AGI

“Tutta la Sicilia sostiene e fa il tifo affinché Agrigento possa essere scelta e proclamata città Capitale della Cultura 2025.

“Domani a Roma il sindaco Francesco Miccichè sarà davanti alla commissione di valutazione per illustrare la candidatura ed i progetti della sua città, l’unica siciliana in corsa per il titolo”.

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

“La grandezza è la magnificenza della Valle dei templi, patrimonio mondiale dell’umanità, e le bellezze dell’intero territorio agrigentino sono riconosciuti a livello internazionale – aggiunge Schifani -. Se dovesse arrivare a fine mese questo titolo, il governo regionale sarà di supporto affinché Agrigento possa ulteriormente mettersi in mostra”.
Oltre alla città della Valle dei Templi, le città in lizza sono Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto. “È una straordinaria occasione – sottolinea Elvira Amata, assessore regionale del Turismo – e la Giunta comunale, guidata dal sindaco Miccichè con l’assessore alla cultura e al turismo Costantino Ciulla, sta profondendo le migliori energie per la conquista dell’importante riconoscimento che sarà attribuito dalla commissione presieduta da Davide Desario, anche in considerazione del fatto che Agrigento ha tutti i titoli per vincere, ma anche un ottimo progetto sottoposto alla giuria”.

(ANSA).

E’ stato un vero e proprio blitz anti droga quello effettuato da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento. I militari dell’Arma hanno notato due giovani di 18 e 19 anni a bordo di un’auto che è stata subito fermata nei pressi del bivio per il quartiere di Fontanelle. Le ricerche hanno dato subito esito positivo; i due sono stati trovati in possesso di 430 grammi di marijuana e di 310 grammi di hashish. Inoltre sono stati rinvenuti anche 4 mila euro in contanti.

I carabinieri sono stati anche a casa dei due giovani e nelle abitazioni dove è stato ritrovato materiale per ilconfezionamento della droga e alcuni cellulari. Ai due sono stati imposti gli arresti domiciliari.

Il Procuratore di Agrigento, Salvatore Vella coordina le indagini al fine di individuare i canali di smercio e acquisto della droga.

Un chiaro segnale è avvenuto quando gli agenti della Guardia di Finanza hanno visto buttate per terra dosi di hashish e pertanto è stato qualcuno che alla vista deimilitari si è voluro disfare del “malloppo”. Solo un giovane è stato beccato con la droga ancora in tasca e per lui è scattata la segnalazione alla Questura di Agrigento.

L’operazione è scattata venerdi scorso subito dopo il tramonto e si è protratta fino alle prime ore del mattino. Ai controlli hanno anche partecipato unità cinofile.

Le Fiamme Gialle hanno chiuso, di fatto, le vie principali e di fuga di Favara e pertanto i controlli sono stati fatti minuziosamente. E non acasa somno state ritirate diverse patenti, mentre qualche irregolarità è stata riscontrata anche durante il controllo di alcune slot-machine.

 

E’ di otto morti e 97 superstiti il bilancio dei due naufragi avvenuti ieri in area Sar maltese.

In nottata sono stati sbarcati sul porto di Lampedusa i cadaveri di quattro persone, tre uomini e una donna, dalla motovedetta Cp324 della Guardia Costiera.

Assieme alle salme, su molo Favarolo sono stati fatti scendere anche altri 49 sopravvissuti, originari di Camerun, Costa d’Avorio e Guinea. Qualche ora prima, erano state sbarcate altre 4 salme (3 uomini e una donna) e due sopravvissute, entrambe della Costa d’Avorio, mentre il peschereccio tunisino Montacer aveva trasferito 46 persone (19 donne e 9 minori) tratte in salvo dopo che il barchino di 7 metri sul quale viaggiavano si è ribaltato.
Ieri sera, tanto alla polizia quanto alla prefettura di Agrigento era stato comunicato il numero di 86 naufraghi sulla motovedetta, ma si trattava di un dato che oltre ai 49 superstiti inglobava anche altri 37 migranti (16 donne e 4 minori) soccorsi sempre dalla motovedetta Cp324 durante la navigazione verso Lampedusa. La Squadra Mobile, su incarico della Procura di Agrigento, già dalla notte, si sta occupando delle indagini e da stamani inizierà a sentire tutti i sopravvissuti per cercare di fare chiarezza su quanto è accaduto. Bisogna capire quante persone c’erano su ogni barchino, partiti entrambi da Sfax in Tunisia, e il motivo per cui i natanti si siano ribaltati. Necessario anche tentare di identificare le 8 vittime.

(ANSA).

La legge ha infatti previsto che a far data dal primo ottobre 2021 Riscossione Sicilia è estinta e cancellata d’ufficio dal Registro delle imprese. Per il collegio presieduto dal giudice Vincenza Lo Manto e composto dai giudici Mario Conte e Maria Licastro, «la cartella di pagamento oggetto di impugnazione non poteva essere emessa, notificata né posta in esecuzione, in quanto a far data dall’1 ottobre 2021 qualunque richiesta avanzata da Riscossione Sicilia Spa è illegittima in quanto effettuata da soggetto giuridicamente inesistente».

«Il principio affermato dalla sentenza può avere un notevole impatto», osserva l’avvocato Dagnino, che spiega: «Sancire la giuridica inesistenza delle cartelle emesse da Riscossione Sicilia e notificate dal 1° ottobre 2021 può comportare che avverso queste cartelle è possibile proporre ricorso in ogni tempo per farne dichiarare l’invalidità, anche oltre il termine di sessanta giorni dalla notifica». “Per quanto ci risulta – aggiunge il tributarista – il caso non è isolato e molto numerosi potrebbero essere i contribuenti a cui sono state recapitate cartelle inesistenti».

Ecco il pensiero dello straordinario Sergio Criminisi a seguito di una vicenda tutta americana, intrisa dal bigottismo più assoluto (altro che luci e stelle).
Alcuni genitori grezzi e degni di vivere allo stato brado hanno fatto licenziare una professoressa (complimenti al preside o chi per lui che ha preso questa decisione, un altro bel grezzo) dopo che avevano ritenuto pornografico il David di Michelangelo, fatto studiare ai propri figli.
Ecco cosa ne pensa Sergio: “In America (Florida), una professoressa è stata COSTRETTA a dimettersi poiché rea d’aver fatto studiare il NOSTRO DAVID DI MICHELANGELO ai propri alunni, ritenuto PORNOGRAFICO dai genitori di quest’ultimi.
Qui mi fermo e non scrivo altro altrimenti rischio d’essere assassinato dalla CIA. E aggiungo N.P.S”.
Sergio Criminisi