Marzo 2023 - Pagina 42 di 43 - Sicilia 24h
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A Canicattì, in contrada “Arci Taverna-Santa Marta”, ignoti banditi sono entrati furtivamente nell’abitazione di un commerciante di 50 anni, hanno rovistato dappertutto, hanno scassinato una cassaforte con un flex e rubato una pistola calibro 7,65, completa di caricatore e 50 cartucce, regolarmente detenute, e i gioielli di famiglia. I ladri hanno agito approfittando della temporanea assenza dei proprietari della casa, dalle 18 alla mezzanotte circa.

Si è riunita la Commissione Attività produttive all’Assemblea Regionale, e si è discusso delle prospettive economiche legate al settore dell’Uva Italia. In proposito interviene la componente della stessa Commissione, Giusi Savarino, che afferma: “Sono soddisfatta che la seduta sia stata ampiamente dedicata al comparto uva Italia. Finalmente si è svolto un fitto e approfondito dibattito su un tema che tenevo a porre sotto la giusta attenzione: il supporto a un settore che coinvolge un’area vastissima e ben 32 Comuni siciliani. E’ stato molto importante poter avviare un dialogo con i produttori e i referenti delle cooperative in modo da registrarne le esigenze e le preoccupazioni, e farci portatori di queste istanze sia in Regione che a Roma, per garantire un sostegno a un settore così strategico per la nostra economia locale”.

Tragedia nottetempo a Mazara del Vallo: un ragazzo di 20 anni è sfuggito all’alt della Polizia, si è schiantato contro un muro ed è morto. Lui è stato a bordo di un’automobile con altre due persone tra le quali una donna incinta. Verso l’una di notte, in corso Vittorio Veneto, l’auto non ha obbedito all’alt della Polizia ed è fuggita ad elevata velocità. E’ scattato l’inseguimento. Durante la corsa, forse a causa del manto stradale reso scivoloso dalla pioggia, l’auto è sbandata ed ha sbattuto contro un muro di cinta all’incrocio della strada che conduce al cimitero. Un ferito è stato trasportato in condizioni gravissime all’ospedale Ajello di Mazara. La donna incinta è stata trasferita con l’elisoccorso a Palermo. Per estrarre le persone da dentro l’auto sono intervenuti i Vigili del fuoco. La Procura di Marsala indaga per accertare i motivi della fuga e la dinamica dell’incidente.

E’ stato arrestato dalla Guardia di Finanza per presunta corruzione il medico palermitano Franco Scaturro, 67 anni, impiegato alla Cassa marittima di Trapani, noto anche per essere il presidente onorario del Mazara Calcio e medico della società. Scaturro avrebbe preteso “mazzette” dai soggetti sottoposti a visita per le pratiche sanitarie di competenza dell’istituto di previdenza del settore marittimo. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Trapani.

Nulla di concreto si profila per il personale covid amministrativo e tecnico. L’intervento di Schifani e Volo sulle possibili soluzioni.

A seguito delle istruzioni diffuse dall’assessorato regionale alla Salute, le Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane sono impegnate nella ricognizione del personale necessario al fine di prorogare i contratti covid in relazione al fabbisogno. Si procede pertanto in “ordine sparso” tra le province. Per il personale tecnico e amministrativo, invece, nulla di concreto si profila all’orizzonte tranne che un’ancora di salvataggio legata all’impiego in altri settori. L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, premette: “A fine dicembre la Giunta e l’Assemblea hanno approvato una norma per la proroga di due mesi dei contratti anche del personale precario amministrativo e tecnico, fino al 28 febbraio. Ad oggi, invece, a fronte della nuova valutazione dell’emergenza e della normativa nazionale, non essendoci più esigenze particolari di gestione, risulta impossibile, tanto per la Giunta che per l’Assemblea, intervenire con nuove proroghe. Resta ferma, comunque, l’intenzione del governo e dell’Ars di continuare a valutare soluzioni che in futuro possano essere sostenibili e riconoscere a questo personale l’impegno svolto nel momento di crisi”. E in riferimento al ‘futuro’, più nel dettaglio il presidente Schifani e l’assessore Volo hanno diffuso una nota in cui spiegano: “L’attuazione della rete territoriale di assistenza, con l’attivazione di case e ospedali di comunità e delle Cot, le Centrali operative territoriali, fornirà un’occasione utile per il recupero delle professionalità rappresentate dal personale amministrativo e tecnico impiegato nell’emergenza Covid che, nell’immediatezza, non può essere inserito nelle piante organiche degli enti e delle aziende del servizio sanitario regionale pubblico. Lavoreremo per trovare, in tempi accettabili, la via amministrativa e legislativa più adeguata per raggiungere questo obiettivo, nel rispetto delle procedure di selezione per l’accesso alla pubblica amministrazione previste dalla nostra Costituzione”. E nel merito delle attività che il personale tecnico e amministrativo assunto durante l’emergenza covid potrebbe svolgere, Schifani e Volo aggiungono: “Nelle strutture territoriali è previsto che siano portate avanti attività di telemedicina e, soprattutto, il potenziamento e l’utilizzazione dei fascicoli personali elettronici. Per questo siamo convinti che potremo valorizzare la preziosa esperienza sul campo di questi lavoratori”. Sulla stessa lunghezza d’onda si sintonizza il presidente dell’Assemblea Regionale, Gaetano Galvagno, che afferma: “Non è nostra intenzione gettare fumo negli occhi a nessuno, ma dobbiamo lavorare in sinergia per avviare un percorso di stabilizzazione di questi lavoratori, che di fatto rappresentano ormai un bacino, prevedendo però criteri equi che rispettino anche i diritti acquisiti di quanti sono già precari nelle Aziende sanitarie da oltre 10 anni”.

Giuliana Miccichè

La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Trapani ha eseguito un sequestro preventivo a carico del direttore di una banca con agenzia a Favignana, un trapanese di 62 anni, R G F sono le iniziali del nome. Lui tra il 2017 e il 2021 avrebbe prelevato in contanti dal conto di una disabile, un’ex dipendente comunale adesso in pensione, oltre 400 mila euro (con una media di 100 mila euro annui e 10 mila euro al mese). In molte occasioni, inoltre, per effettuare i prelievi illeciti avrebbe utilizzato indebitamente le credenziali di altri colleghi di banca. Il sequestro preventivo, in funzione della successiva confisca, comprende poco più di 400 mila euro, pari alla somma complessiva sottratta alla disabile nel corso degli anni. La direzione dell’Istituto di credito lo ha già licenziato.

Così, nel corso dell’interrogatorio di garanzia depositato al Riesame, si è difeso Alfonso Tumbarello, medico di Campobello in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e falso. Per i pm avrebbe curato per due anni il boss durante la latitanza intestando farmaci e prescrizioni ad Andrea Bonafede, geometra che prestava l’identità al capomafia, pur sapendo chi fosse realmente il paziente.
Il medico ha infine ammesso di aver organizzato un incontro tra l’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino, poi condannato per traffico di droga, e il fratello di Messina Denaro Salvatore. All’incontro, però, svolto nel suo studio il dottore ha detto di non aver partecipato.
Tumbarello ha poi parlato della vicenda per la quale è stato arrestato: “Non posso essere certo, ma… perché non ricordo perfettamente, ma penso, penso, che almeno inizialmente sia venuto Andrea Bonafede, ‘il pelato’. Penso, non lo posso dare per certo. Mi ha esibito una… il referto di una colonscopia”.
“D’altronde – spiega al giudice – il segreto professionale è la base principale della serietà professionale”. Insomma, dopo aver visto la diagnosi di cancro, Tumbarello per due anni avrebbe seguito a distanza senza visitarlo Bonafede (in realtà Messina Denaro) , a prescrivergli esami e farmaci “sulla base delle indicazioni di uno specialista oncologo che mi richiedeva di fare degli altri accertamenti”.

(ANSA).

 

Era rimasto ferito in un incidente stradale Salvo Cavallaro, per gli amici “Budy”, l’estate del 2013, dopo lo scontro avvenuto con un’auto parcheggiata in seconda fila mentre stava percorrendo via Tasca Lanza a bordo di una Suzuki a Palermo.

Stava tornando nella sua casa di Monreale. Dopo quel giorno è iniziata la sua lotta contro la morte che si è fermata oggi. Il 28 febbraio Budy avrebbe compiuto 36 anni. Una delle sorelle si era iscritta e laureata nel corso di infermieristica per essere vicina al fratello.

Cavallaro era nato il 27 febbraio del 1987. Dopo gli studi come grafico professionale aveva iniziato a lavorare nell’impresa edile del padre.

(ANSA)

Ecco la credibilità di uno dei più noti e potenti diffamatori ed imbroglioni dell’intera terra siciliana: il pluripregiudicato Giuseppe Arnone. Il video che aveva registrato nella notte, intriso di insulti, diffamazioni e porcherie di ogni ordine e grado nei confronti di una serie di persone, tra cui il sottoscritto, è stato sequestrato e cancellato dal canale you tube.

Evidentemente i due peppi, anzi l’uno e mezzo (dall’ hot dog di Petrusa è partito l’aiuto chiesto all’oggi declassato sergente Grassia) non suscitano particolari apprezzamenti morali da parte di you tube che, come detto, ha cancellato i circa trenta minuti di porcate registati dal noto pluripregiudicato ex avvocato.

Non è escluso che l’hamburgher di Petrusa, per ringraziare il Grassia (per le innumerevoli querele che presto lo raggiungeranno…) possa parcheggiare sulla propria pagina di fb il video sequestrato per gravissime diffamazioni. La volta scorsa è accaduto questo.

Anche questo è modo per essere riconoscenti…