Palma di Montechiaro, ucciso bracciante agricolo di 65 anni a colpi di arma da fuoco

Un bracciante agricolo di 65 anni, Angelo Castronovo, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco in contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Licata, in provincia di Agrigento. A quanto si è appreso la vittima, colpita mentre lavorava sul suo appezzamento di terreno, viveva a Licata dallo scorso marzo. Castronovo era stato rinviato a giudizio per dodici ipotesi di detenzione e porto illegale di armi. A Palma il 9 novembre del 2015 e il 22 agosto del 2017 furono messi a segno due agguati legati a una faida che avrebbe portato ai due omicidi…

Pregiudicati frequentano abitualmente due bar; chiusi

Sono abitualmente frequentati da soggetti con pregiudizi di polizia, e precedenti penali. In uno dei luoghi, in particolare, si sono verificati alcuni episodi di disturbo della quiete pubblica. Due bar, in territorio di Palma di Montechiaro, che avrebbero violato l’articolo 100 del Tulps, sono stati chiusi temporaneamente dal questore di Agrigento Rosa Maria Iraci. A notificare ai titolari i provvedimenti, rispettivamente della durata di 5 e 7 giorni, sono stati i poliziotti del Commissariato cittadino, unitamente al personale della sezione Pasi della Questura agrigentina. A seguito di più controlli, sarebbe…

Movida “controllata” dalla Forze dell’Ordine, ottimi risultati. Rimane adesso il problema della sosta selvaggia

I controlli delle Forze dell’Ordine funzionano. Sabato notte gli esercenti del centro cittadino, hanno rispettato l’orario di chiusura – l’una di notte – imposto dall’ordinanza temporanea del sindaco Franco Miccichè, tranne il titolare di un locale della movida di via Pirandello. L’imprenditore s’è ribellato, e non ha, di fatto, ascoltato neanche le sollecitazioni della polizia. Adesso per l’esercente scatterà una multa, per il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale, e non è escluso che possa essere firmato un provvedimento di temporanea sospensione dell’attività. A Porta di Ponte, i militari della Guardia di…

Confcommercio, appello sul caro energia

Inaudito è l’aumento delle bollette energetiche, così non si può più andare avanti, stiamo soffrendo una crisi senza precedenti – Tanta è la preoccupazione per il domani incerto di tante imprese. A breve tante imprese chiuderanno e tantissime famiglie rimarranno senza fonte di sostentamento. Con questo documento ci rivolgiamo alle istituzioni che hanno il dovere di intervenire subito. Si sta per innescare una crisi probabilmente irreversibile per la tenuta del Sistema Paese, non abbiamo più tempo e di conseguenza esortiamo le istituzioni e su tutte il Governo Nazionale ad assumere…

“Aldo Braibanti. Per un profilo di plagio”. Giovedi al Museo Griffo

Giovedì 3 novembre, nella sala Fazello del Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”,  alle ore 17:30, per un omaggio ad Aldo Braibanti, “il più grande intellettuale italiano del ‘900”, secondo le parole di Carmelo Bene, con una conferenza dal titolo “ALDO BRAIBANTI. PER UN PROFILO DEL PLAGIO” tenuta dallo scrittore Beniamino Biondi che di Braibanti è stato per molti anni amico, assistente e curatore del volume delle poesie complete uscito col titolo “Frammento frammenti” nel 2003, e al momento sta attendendo alla pubblicazione della sentenza integrale di condanna per il reato…

Tentate estorsioni a Porto Empedocle, rinnovata l’ordinanza cautelare

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha rinnovato l’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a carico dei tre empedoclini arrestatati lo scorso 17 ottobre dalla Squadra Mobile di Agrigento per tentata estorsione continuata in concorso a danno di tre imprenditori. Il rinnovo si è reso necessario in quanto il Gip di Palermo, Filippo Serio, non ritenendo ricorrente l’aggravante del metodo mafioso che ha comportato il trasferimento degli atti d’indagine alla Procura di Palermo, ha restituito gli atti alla Procura di Agrigento. Ecco…

Da Messina Denaro a Leo Sutera

Dall’inchiesta sfociata nel recente blitz antimafia a Misilmeri emergono i rapporti tra Matteo Messina Denaro, i palermitani e gli agrigentini di Leo Sutera. I dettagli. Cosimo Michele Sciarabba In occasione del recente blitz antimafia a Misilmeri, in provincia di Palermo, è stato arrestato il presunto boss Cosimo Michele Sciarabba, 43 anni. Lui sarebbe legato ai mandamenti mafiosi palermitani “Noce” e “Porta Nuova”, e agli agrigentini che sarebbero stati in contatto con Matteo Messina Denaro, e, in particolare, Leo Sutera, storico capomafia di Sambuca di Sicilia. L’arresto di Sutera, il 26…

Il Caso Tandoy da venerdì 11 a domenica 13 novembre al Teatro Pirandello

Dopo il lusinghiero debutto a Roma, al Teatro Quirino, ed il banco di prova a Palermo al teatro Al Massimo, “Il caso Tandoy” di Michele Guardì, prima produzione nazionale della Fondazione Teatro Pirandello di Agrigento, debutta in città inaugurando la nostra stagione 2022-2023. Alla luce delle grandi attese e delle incessanti richieste da parte del nostro pubblico, di concerto col regista Michele Guardì, col direttore artistico Francesco Bellomo e con l’intera compagnia, abbiamo deciso di aggiungere un’ulteriore data alle due calendarizzate e previste per il 13 e 13 novembre prossimi.…

Fortitudo Agrigento, e sono tre…

La Fortitudo Agrigento è tornata e questa non è più una grande novità ma quello che piace ancor di più è la grinta ed il cuore che la squadra mette in ogni partita, reduce da due rimonte importanti in trasferta e la vittoria di oggi tra le mura amiche del Palamoncada, un fortino da sempre. Una vittoria sofferta per lunghi tratti ma molto diversa rispetto alle precedenti dove la Fortitudo sbagliava l’approccio alle partite, questa volta la fa sua sin dall’inizio e nonostante diversi errori da tre e nei tiri…

Casteltermini, figlio violento fuori di casa

Il Tribunale di Agrigento ha imposto la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese a carico di un disoccupato di 23 anni di Casteltermini. Lui, come denunciato ai Carabinieri, perché ormai esasperati, dal padre pensionato e dalla sorella studentessa, li avrebbe più volte picchiati fino a rendere impossibile la convivenza.