Novembre 2022 - Pagina 35 di 45 - Sicilia 24h
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E’ stato pubblicato il settimanale, quanto atteso, sondaggio condotto da Swg sull’orientamento di voto nazionale. Secondo i dati non si arresta la scalata di Fratelli d’Italia. Infatti adesso il partito di Giorgia Meloni è al 29,4%, più 0,3 rispetto al 29,1% del 31 ottobre. Poi il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte aumenta di mezzo punto, da 16,3% a 16,8%, e supera il Partito Democratico che precipita al 16%, meno 0,3 rispetto al 16,3% del 31 ottobre. Poi Azione-Italia Viva all’8,4%, meno 0,2% rispetto all’8,6% del 31 ottobre. Lega al 7,7%, meno 0,2, e Forza Italia al 6,3%, meno 0,2. Poi Verdi e Sinistra italiana dal 4,1% al 4%, +Europa dal 3% al 2,7%, e Unione popolare di Luigi De Magistris dall’1,4% all’1,6%.

Ad Agrigento, lungo la strada statale 640, nei pressi dei bivio per Maddalusa, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia stradale, si sono scontrate un’automobile Chevrolet Aygo, con un uomo alla guida, e una Fiat Punto, con a bordo una coppia. La Chevrolet dopo l’impatto s’è ribaltata su un fianco, e il conducente è rimasto incastrato. Lo hanno estratto i Vigili del fuoco. I tre feriti con le ambulanze sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Non versano in gravi condizioni. La strada in tale tratto è scarificata, in attesa di essere asfaltata.

Ad Agrigento è accaduto che di un’anziana donna ultrasettantenne non vi è stata più traccia. I vicini di casa si sono insospettiti perché lei non rispondeva alla porta della sua abitazione, in via Garibaldi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e un’ambulanza. Lei è caduta a terra e non è riuscita più ad alzarsi. Forse è stata colta da un improvviso malore, forse è scivolata scendendo dal letto. E’ stata rinvenuta in condizioni molto critiche, ed è morta nonostante i soccorsi del personale del 118, anche tramite un defibrillatore.

Ad Agrigento criminali ancora a lavoro nel centro cittadino. Dopo il recente colpo ad una tabaccheria in piazza Pirandello, tra circa 300 euro, stecche si sigarette e “Gratta e vinci” di bottino, adesso è stato bersaglio un bar a Porta di Ponte. Ignoti sono entrati furtivamente all’interno e hanno arraffato i soldi in cassa, poco più di 60 euro. Indagano i Carabinieri.

E a Racalmuto, in via Garibaldi, ignoti si sono intrufolati all’interno di un magazzino, e hanno rubato un miscelatore, un gruppo elettrogeno, un flex e una prolunga di 20 metri, per un valore di circa 2mila euro. Il proprietario, un imprenditore di Racalmuto di 66 anni, ha sporto denuncia ai Carabinieri.

E a Grotte, nella sagrestia della chiesa Madre, all’arciprete è stato rubato il telefono cellulare. Lui lo ha poggiato su una scrivania. Ed è sparito. I Carabinieri sono impegnati nel visionare eventuali video delle telecamere di sorveglianza nella zona.

A Canicattì 3 colpi di pistola sono stati esplosi contro la Renault Clio, parcheggiata, di proprietà di un pensionato ma utilizzata dal figlio di 33 anni. E’ stata sporta denuncia ai poliziotti del locale Commissario dal figlio, il quale avrebbe raccontato di avere avuto, poche ore prima, un diverbio per questioni di viabilità con il conducente di una Lancia Delta. Un proiettile ha raggiunto il paraurti posteriore, uno lo sportello posteriore sinistro, e un altro il portellone. Sul cofano è stata rinvenuta una ogiva metallica presumibilmente di una calibro 7,65.

La Sicilia intera è in mobilitazione contro l’oppressione del caro bollette. Il presidente Schifani lavora alla moratoria Irfis. L’intervento di ConfCommercio.

La Sicilia intera è in mobilitazione contro l’oppressione del caro bollette, tra imprese, lavoratori, le famiglie, i cittadini con le associazioni di categoria, le sigle sindacali, i responsabili dei movimenti e gli esponenti della politica e delle istituzioni territoriali, soprattutto i sindaci. Il presidente della Regione, Renato Schifani, tenta di correre ai ripari e annuncia: “Gli uffici stanno lavorando alla moratoria Irfis. Sarà sospeso il pagamento della quota capitale della rata in scadenza del mese di dicembre dei mutui”. Il governatore ha tra le mani un documento – appello unitario firmato dai delegati regionali di tutte le categorie produttive, costrette a fronteggiare i costi energetici e delle materie prime. E Schifani assicura: “L’attenzione resterà massima sia nei confronti delle imprese che dei singoli cittadini. Contemporaneamente alle iniziative del governo nazionale, non ci sottrarremo dal fare la nostra parte. Al momento stiamo studiando delle modalità di utilizzo di alcuni fondi su due fronti: il primo è un rimborso sugli aumenti percentuali delle tariffe energetiche, e il secondo è un incentivo al ricorso a impianti di nuova generazione che possano garantire risparmi grazie a sistemi più moderni e innovativi”. E poi il presidente prospetta: “Sulla lunga durata vogliamo puntare su una maggiore autonomia energetica: una volta insediato il governo, elaboreremo insieme delle iniziative che possano permettere di usare al meglio le risorse della nostra Isola. Mi batterò anche per avere un ritorno economico da ciò che viene estratto per ottenere delle risorse finanziare da mettere a disposizione della Sicilia”. Ed il presidente regionale di ConfCommercio, Gianluca Manenti, non demorde: “La nostra preoccupazione aumenta. E non possiamo stare tranquilli. Dobbiamo, però, sforzarci, tutti assieme, di essere positivi, di pensare al futuro con un ritorno alla normalità di programmare, di progettare, di crescere e non di sopravvivere come stiamo facendo adesso. Tutte le categorie economiche prese a riferimento pagano nella nostra isola, a parità di consumi e di potenza impegnata, una bolletta elettrica notevolmente più elevata: alberghi, bar, ristoranti e negozi alimentari hanno una spesa elettrica mediamente superiore del 27% rispetto alle imprese spagnole e addirittura di quasi il 70% rispetto a quelle francesi. Non è possibile, non è giusto, non è corretto. Perché dobbiamo continuare a subire quelli che sembrano gli effetti di una manovra speculativa? Perché dobbiamo continuare a togliere risorse alle nostre imprese, alle nostre famiglie, ai nostri figli? E’ questo quello che ci meritiamo dopo anni e anni di sacrifici? E’ questo quello che ci meritiamo dopo essere riusciti a mantenere la barra dritta durante gli anni del Covid? Al peggio non c’è mai fine. Così dice il proverbio. E noi lo stiamo provando sulla nostra pelle, pagando a caro prezzo. Pensavamo con il covid di avere toccato il fondo, economicamente parlando. Con il caro bollette è pure peggio. Ma perché nessuno fa niente in maniera tempestiva e urgente? I provvedimenti servivano da ieri, oggi sono già in ritardo, domani non serviranno più”.

Salvatore Baiardo, che ha gestito la latitanza dei fratelli Graviano, ospite de “La7”. E si sofferma sui boss di Brancaccio, l’ergastolo ostativo e Matteo Messina Denaro.

Salvatore Baiardo è il gelataio piemontese di origini siciliane che all’inizio degli anni ’90 ha gestito la latitanza dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano. E’ appena stato ospite di uno speciale di “Non è l’Arena”, intitolato “Fantasmi di mafia”, in onda su La7. Rispondendo alle domande del conduttore, Massimo Giletti, si è soffermato tra l’altro sull’ergastolo ostativo (ovvero il no ai benefici carcerari per gli ergastolani per mafia che non collaborano con la Giustizia), su cui si pronuncerà tra pochi giorni la Corte Costituzionale dopo il decreto legge approvato dal governo Meloni. E ha affermato: “L’unica speranza per i Graviano, sinceramente me lo auguro anche io per loro perché sono giovani, è che sia abrogato questo ergastolo ostativo. C’è anche un nuovo governo e chi lo sa che non arrivi un regalino. E chissà che magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa per consegnarsi lui stesso per fare un arresto clamoroso? Potrebbe succedere come una vecchia trattativa, come è stata fatta nel ’93… Magari servirà ancora … infatti non è che lo Stato lo stia prendendo… Presumo che sia una resa sua”. Ed ancora in riferimento a Matteo Messina Denaro, Baiardo già in altre occasioni ha riflettuto così: “Chi dice che è sparito o morto… fa comodo dirlo… poi al limite che lo si cerca e lo si trova si fa in modo di non trovarlo. Evidentemente… è la storia che ci insegna… guardi Provenzano, quante volte hanno detto che doveva essere arrestato e non lo hanno mai arrestato. Si vede che alla scadenza giusta… ci sarà una scadenza magari anche per Messina Denaro, vedremo. Si vede che sono cose prestabilite. Dicono che la storia insegna, perciò magari fra 20 anni quel personaggio fa comodo magari prenderlo”. Baiardo ha poi ricordato il periodo di latitanza dei Graviano: “Loro erano molto tranquilli, soprattutto Giuseppe. Non aveva bisogno di coperture all’inizio… le uniche precauzioni erano quelle di non uscire i documenti di Giuseppe Graviano… ma non è che avesse auto blindata o scorta… lo accompagnavo io… Se io magari ero impegnato gli lasciavo la macchina. Ma lui si spostava su Milano. Ovviamente per muoversi erano necessari dei documenti puliti, ottenuti grazie ad un ex vigile urbano che ha fatto il sindaco per diverse legislature e che sarebbe ancora sindaco”. In tv Baiardo non ha rilevato il nome, ma lo avrebbe già indicato ai magistrati. E poi, sollecitato sull’arresto dei Graviano nel gennaio del ’94, Salvatore Baiardo è certo che vi sia stata una “soffiata”, e ha risposto: “Non credo ai carabinieri. Anche perché poi ho delle prove recenti”. E ha sottolineato: “Ma io chi sono per giudicare loro? L’hanno fatto realmente? Non lo hanno fatto? Io posso giudicare il comportamento che i Graviano hanno avuto nei miei confronti… e per me sono delle degne persone, delle brave persone”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

 

Lo ha detto il governatore Renato Schifani nel corso dell’incontro, questa mattina, a Palazzo d’Orléans con una delegazione della associazioni promotrici del corteo contro il caro-bollette a Palermo. I rappresentanti hanno voluto consegnare al presidente un documento unitario contenente una serie di richieste contro il rincaro dei costi energetici e delle materie prime. All’incontro erano presenti anche il ragioniere generale della Regione Siciliana, Ignazio Tozzo, il dirigente generale del dipartimento delle Attività produttive, Carmelo Frittitta e il direttore generale dell’Irfis, Calogero Guagliano.

«Ho preso atto della manifestazione che è sintomo di un grandissimo malessere – ha aggiunto il governatore – Anche sul tema del caro-bollette, l’attenzione resterà massima sia nei confronti delle imprese che dei singoli cittadini. Contemporaneamente alle iniziative del governo nazionale, non ci sottrarremo dal fare la nostra parte. Al momento stiamo studiando delle modalità di utilizzo di alcuni fondi su due fronti: il primo, un rimborso sugli aumenti percentuali delle tariffe energetiche e il secondo, l’incentivo al ricorso a impianti di nuova generazione che possano garantire risparmi grazie a sistemi più moderni e innovativi».

«Sulla lunga durata – ha concluso il presidente della Regione – vogliamo puntare su una maggiore autonomia energetica: una volta insediato il governo, elaboreremo insieme delle iniziative che possano permettere di usare al meglio le risorse della nostra Isola. Mi batterò anche per avere un ritorno economico da ciò che viene estratto per ottenere delle risorse finanziare da mettere a disposizione della Sicilia».

Il Presidente Pira: “Cambiato il rapporto spazio-tempo: importante curare mente e corpo. Il nostro impegno per il territorio”

Un vero successo, oltre ogni previsione, sabato 5 e domenica 6 novembre,  il Service “Benessere & Salute”, organizzato dal Lions Club Valle dei Templi, presieduto dal Prof. Francesco Pira, presso il Centro Commerciale “Città dei Templi” di Agrigento. Duecentocinquanta le persone che sono state trattate nello spazio benessere, molti i bambini che hanno partecipato ai laboratori creativi ed espressivi per  liberare la fantasia ed esprimersi gioiosamente con attività a loro dedicate ricche di significato e contenuto.

“Siamo ampiamente soddisfatti – ha commentato a margine dell’evento il Presidente del Club Francesco Pira – perché crediamo fortemente che la missione lionistica è quella di realizzare attività di servizio alla nostra Comunità. Consapevoli che è cambiato il rapporto spazio-tempo e che dobbiamo dedicarci a pratiche per la mente ed il corpo che ci permettano di vivere meglio. Voglio ringraziare la Direttrice del Centro, dottoressa Elisa La Rocca, per gli spazi messi a disposizione nell’ambito del protocollo d’intesa che abbiamo sottoscritto, il nostro socio professor Gaetano Liotta, anima del service, osteopata di grandi qualità e tutte le persone che con lui hanno collaborato. Siamo davvero lieti che l’iniziativa sia stata apprezzata e che abbiamo restituito il sorriso a molte persone”.

Ed proprio Liotta spiegare il senso dell’evento: “L’Osteopatia rimette in moto le capacità che ha il corpo di autoguarire. Spesso abbiamo dolore per fatti che sono emozionali ed è stato bello vedere persone con un viso sereno dopo essersi alzate dal lettino”.

Presente in entrambi i giorni anche la Presidente della Zona 26 del Lions Club International, dottoressa Mariella Antinoro, che ha espresso parole di apprezzamento per la riuscita del service.

Grazie alla collaborazione e disponibilità dei terapisti Gaetano Liotta (Osteopatia), Elena Baldini, Stella Pagano, Lia Lo Bue, Filippo Cipolla (Shiatsu), ai terapisti del Centro Medico Benessere srl e del Centro Polispecialistico FKT Benessere srl (Fisioterapia e Riabilitazione) tutto è andato alla perfezione. I laboratori dedicati al “Benessere dei bambini” sono stati curati da Elena Baldini e Damiano.

Il Service si è posto, ed ha centrato, l’obiettivo di migliorare la salute ed il benessere fisico grazie alla Fisioterapia ed, anche, alla “medicina alternativa” delle “terapie olistiche” quale altro metodo di benessere, attraverso la correzione dello squilibrio del corpo creatosi a seguito del sintomo doloroso, ristabilendo l’armonia, riequilibrando le tensioni e rimettendo in moto la capacità di autoguarigione del corpo.