
“ Il 45,3%delle famiglie a rischio di default, intacca i risparmi per arrivare a fine mese a causa del rialzo fuori controllo dei prezzi dei generi alimentari. Urge adottare adeguate politiche occupazionali, salariali e previdenziali.”
Le prossime elezioni faranno i conti con un crescente profondo disagio sociale delle famiglie siciliane. Migliaia di esse in affanno ad arrivare a fine mese, non riuscendo a pagare le bollette di luce e gas,sono costrette a ridurre i consumi ed a indebitarsi per fronteggiare le spese necessarie..
Urge che le forze politiche e gli amministratori della cosa pubblica,prendano coscienza di ciò, poiché se non si interverrà subito,si andrà incontro inesorabilmente ad una profonda recessione. Proprio come quella che, in un triste passato, si è già abbattuta sulla famiglia italiana.
Per questo, da subito,l’Unione Nazionale Consumatori ha denunciato l’irrisorietà del bonus di 200 euro deciso dal Governo, per affrontare il caro vita. Una misura che seppur vada nella giusta direzione,non basta nemmeno a far fronte ai rincari della sola spesa dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche; passata dal +6,4% tendenziale di aprile al +7,5% di maggio, con una variazione mensile dell’1,3%. Tradotto in termini di aumento del costo della vita,solo per mangiare e bere si registra su base annua,una stangata in aumento pari a euro 418 per una famiglia media, euro 505 per una coppia con 1 figlio, euro 561,50 per una coppia con due figli,euro 615 per una coppia con 3 figli o più.
Il record dei rincari dei prodotti alimentari spetta all’olio diverso da quello di oliva, che si impenna del 70,2% rispetto a maggio 2021 e che risente dell’effetto Ucraina e del blocco dell’import dell’olio di girasole, segnando così un balzo del 5,7% in appena un mese.
Al secondo posto il burro che svetta in aumento del 22,6% e che è al 1° posto per i rialzi alimentari mensili con +6,7%; sul gradino più basso del podio si colloca la farina che sale del 18,6% in un anno, così tanto da non sprecare più neanche una briciola di pane!
Al quarto posto la pasta,simbolo dell’Italia, che lievita del 16,6%. Seguono pollame, che costa il 13,8% in più su base annua, la margarina (+12,6%), le Uova (+12,3%), all’ottavo posto i Frutti di mare freschi (+11,5%).
Per non parlare dei gelati che con l’estate alle porte,aumentano dell’11,2%. Chiudono la top ten i vegetali freschi con +11%.
Non è andata di certo meglio per chi a maggio ha trascorso dei giorni di vacanza.Infatti, nonostante non ci fossero ponti,i rincari sono apparsi molto consistenti. Proprio in vista delle prossime ferie estive,tale dato preoccupa non poco il settore turistico-alimentare.
In testa alla top ten delle vacanze si colloca il raddoppio dei prezzi dei voli internazionali che decollano del 103,3% su maggio 2021. Medaglia d’argento per il trasporto marittimo, +22,7%; al 3° posto il noleggio di mezzi di trasporto e affitto di garage e posti auto con +22,1%.Seguono i Voli nazionali giunti a quota 21,4%. In prospettiva dell’ estate, il rialzo più allarmante è quello di alberghi, motel e pensioni che,con +14,1%,registrano primato dei rialzi mensili tra tutte le voci del paniere con +7,2% . In aumento altresì i Pacchetti vacanza internazionali con +8,6%, musei, parchi e giardini con +5,3%. Non ci si salva neanche in trattoria ed al ristorante, +4,6% o andando al cinema o ad un concerto, +2,3%.Va meglio, per il momento, ma si sa che questi aumenti scattano da giugno e svettano a luglio e agosto, per piscine e stabilimenti balneari, che segnano, per ora, un rincaro inferiore al 2%. A breve assisteremo certamente ai vertiginosi aumenti del caro spiagge.
E’ auspicabile riflettere con attenzione sui bisogni di cittadini, utenti, consumatori, in favore dei quali oramai urgono adeguate politiche sociali, in direzione del lavoro, dei salari e delle pensioni. Famiglie, consumatori e utenti, attendono……
Manlio Cardella