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Home / 2021 / Novembre (Pagina 23)

Favara, alcolici a minori, denunciati due titolari di attività commerciali

23 Novembre 2021
09:01
Secondo Piano
Redazione Ag
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I Carabinieri della Tenenza di Favara, all’esito degli accertamenti eseguiti nell’ambito di verifiche nei confronti degli esercizi pubblici, in relazione alla somministrazione di alcol in favore di minori, hanno denunciato in stato di libertà due titolari di attività commerciali entrambi di Favara di 47 anni  In particolare, sono stati ispezionati diversi distributori automatici disseminati per le vie della città, alcuni dei quali sono risultati  manomessi in modo da consentire l’erogazione di bevande alcoliche senza alcun preventivo controllo dei documenti. L’attività di controllo ha riguardato anche un bar che si è rivelato sprovvisto delle autorizzazioni necessarie per la somministrazione di cibi e bevande. Sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per oltre 5 mila euro per violazioni legate alla normativa di insediamento degli esercizi pubblici. L’ipotesi di reato contestata ai titolari riguarda la somministrazione di bevande alcoliche ai minori, mentre le violazioni amministrative riguardano l’esercizio abusivo di attività commerciali e la somministrazione di cibi e bevande senza autorizzazione.

“Montante”, tra Venturi, Crocetta, Ardizzone e Orfanello

23 Novembre 2021
08:56
Secondo Piano
Angelo Ruoppolo
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Conclusa al processo “Montante” la testimonianza di Marco Venturi: “Lumia mi chiese soldi per Crocetta. Ardizzone l’assunzione della figlia. E Montante altri soldi per Orfanello”.

Innanzi al Tribunale di Caltanissetta si è conclusa un’altra udienza del processo ordinario, tecnicamente il “Cuva più 16”, a carico di 17 imputati nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Montante”, ovvero presunti gregari dell’ex presidente di ConfIndustria Sicilia, Antonello Montante.

Ebbene, in calendario è stato l’esame di uno dei principali testimoni citati dalla Procura, e uno dei principali accusatori di Montante, ossia l’ex assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi. Lui si è soffermato, in particolare, sui finanziamenti illeciti che avrebbero pagato alcuni imprenditori a sostegno, nel 2012, della campagna elettorale dell’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta. E anche lui, Venturi, sarebbe stato invitato a pagare un contributo. E ha raccontato: “Beppe Lumia venne a trovarmi nella mia azienda per chiedermi un contributo. E poi al telefono mi disse che sarebbe passata a trovarmi la segretaria di Crocetta. In effetti la segretaria venne a trovarmi ma io mi rifiutai. Poi ne ho parlato con Montante il quale mi disse che anche altri imprenditori, come Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù, Carmelo Turco e Totò Navarra, avevano dato un contributo per sostenere la campagna elettorale di Crocetta. Montante mi disse che Catanzaro e Navarra avevano versato 150mila euro, altri avevano versato tra i 10 e i 20mila euro. Avrei dovuto prendere i soldi e portarli nella casa di Crocetta a Tusa. Io mi rifiutai”.

E poi Marco Venturi ha ricordato altre proposte di cortesie, negate o concesse. E ha raccontato: “Il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, il colonnello Gianfranco Ardizzone, mi chiese se potevo assumere sua figlia che si era trasferita da poco a Caltanissetta. Dissi che non potevo. Chiamai l’imprenditore Massimo Romano e gli chiesi se aveva disponibilità. Poi so che Romano l’assunse al consorzio Confidi di Caltanissetta. E quanto al maggiore Ettore Orfanello so che la sua compagna, in precedenza alle dipendenze di un supermercato di Caltanissetta di Massimo Romano, venne assunta dallo stesso Romano al Confidi di Caltanissetta”.

E poi, ancora in riferimento al maggiore delle Fiamme Gialle, Ettore Orfanello, Marco Venuti ha raccontato: “Nella mia azienda fu fatta una verifica ispettiva della Guardia di Finanza coordinata proprio dal maggiore Orfanello. La verifica si chiuse regolarmente, visto che non era stata riscontrata alcuna irregolarità. Qualche mese dopo passeggiavo in centro a Caltanissetta con Antonello Montante, e lui mi disse che anche l’imprenditore di Gela, Carmelo Turco, aveva subito una verifica ispettiva della Guardia di Finanza, e aveva versato somme di denaro all’Orfanello affinché lui ‘chiudesse un occhio’ su alcune irregolarità che erano state riscontrate nel corso dell’ispezione. A quel punto Montante mi fece presente che avrei dovuto pagare la somma di 2.500 euro al maggiore Orfanello, lasciandomi intendere che anche nel mio caso era stato chiuso un occhio grazie ai suoi rapporti con Orfanello, ma mi rifiutai, anche perché durante l’ispezione non era stata riscontrata alcuna anomalia in relazione alla mia azienda. Tutto ciò provocò un forte disappunto di Montante che aveva poi lasciato cadere il discorso”.

Avviato processo a carico di un presunto stalker di 90 anni

23 Novembre 2021
08:51
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Redazione Ag
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Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Agata Genna, ha avviato il dibattimento al processo a carico di un pensionato di Aragona, Gaetano Faija, 90 anni di età, imputato di stalking allorchè si sarebbe invaghito di una donna più giovane di lui di 40 anni, e l’avrebbe perseguita e molestata anche umiliandola in occasione del suo matrimonio, raccontando agli invitati di essere l’amante di lei. La donna, che lo ha denunciato ai Carabinieri, si è costituita parte civile in giudizio. L’anziano è difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica. Le ipotesi di reato contestate risalgono al periodo compreso tra l’agosto del 2018 e il giugno del 2020.

Miccichè: “Non smantellare l’antenna Rai di Caltanissetta perchè rappresenta un simbolo per i siciliani”

23 Novembre 2021
07:29
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Redazione Palermo
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“L’antenna Rai di Caltanissetta è un simbolo della Sicilia che non può e non deve essere abbattuto. Per decenni ha irradiato i programmi della radio, nazionali e regionali, raggiungendo le località più remote della nostra Isola.
La scorgiamo da ogni parte della Sicilia, perfino dagli aerei di linea; dall’alto dei suoi 288 metri e’ anche un riferimento geografico oltre ad essere un simbolo identitario dei nisseni e un manufatto tecnico di rara bellezza e imponenza. L’Antenna Rai di Caltanissetta rischia di essere rimossa perché i proprietari di Rayway la considerano un costo, un peso insostenibile. L’Assemblea Regionale Siciliana, al contrario la considera una risorsa e un simbolo a cui i siciliani non possono rinunciare. Sarebbe come se nel 1889 a conclusione della Esposizione universale di Parigi, avessero smontato la Torre Eiffel. Intraprenderemo ogni azione non soltanto per il mantenimento, ma anche per la sua valorizzazione sperando che ognuno faccia la sua parte a partire dall’amministrazione comunale di Caltanissetta che deve in ogni modo bloccare qualsiasi azione di dismissione. Invito l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, ad occuparsi del problema”.

Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha commentato il rischio della demolizione dell’antenna Rai di Caltanissetta.

Appello Siaart: “Siamo in piena 4 ondata, le terapie intensive tra un mese rischiano il collasso

22 Novembre 2021
19:34
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Redazione AG
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Il raggiungimento dei 10mila nuovi casi di persone contagiate dal Covid.19, con un +95% di ricoveri ed un + 8% di presenze in terapie intensive sono segnali sempre più gravi e importanti che indicano ormai che siamo all’interno della “quarta ondata” della pandemia da SARS-CoV2.
“Con queste cifre e con questa tendenza preoccupante, che cade nel periodo autunnale e invernale in cui le aree critiche sono già sotto pressione, nel giro di un mese il sistema ospedaliero delle terapie intensive rischia pericolosamente l’intasamento”, ha dichiarato il professor Antonino Giarratano, presidente Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva-SIAARTI, “Occorre sicuramente dire che per fortuna non ci troviamo nella situazione drammatica che abbiamo vissuto l’inverno scorso: oggi abbiamo i vaccini che stanno difendendo in maniera importante la salute di milioni di italiani. Questo significa che oggi i ricoverati sono soprattutto persone che hanno rifiutato la vaccinazione e altre che invece – anche se vaccinate – presentano condizioni di particolare fragilità ed alti fattori di rischio e stanno uscendo dopo 10 mesi dalla copertura piena dal contagio. Ma questa situazione si andrà presto a sommare all’influenza stagionale che causa circa 8.000 morti tra i pazienti più fragili e che nelle prossime settimane inizierà a circolare nel nostro Paese conducendo ad un affollamento di ricoveri pericoloso e probabilmente insostenibile”.
Prosegue Giarratano: “Occorre ripeterlo in forma chiara: a seguito del ricovero in terapia intensiva i pazienti hanno una possibilità di decesso che va dal 30 al 75%. Dobbiamo evitare il più possibile questo tipologia di ricoveri. Il nostro appello come Società scientifica degli anestesisti-rianimatori, e quindi dei professionisti che più di chiunque ha vissuto e vive la pandemia in prima linea, è pertanto chiaro e preciso: chiediamo a tutti gli italiani di vaccinarsi e ai vaccinati da più di 6 mesi di fare la terza dose – ricordando che ancora alcuni milioni di italiani non hanno ancora fatto neppure la prima per motivi diversi, a volte ideologici, altre volte per paure – e di attenersi con estrema attenzione alle norme di prevenzione, mi riferisco all’uso delle mascherine ed alla frequente disinfezione delle mani. Chiediamo al governo di mettere in atto già da subito la manovre necessarie per una maggior attenzione socio-sanitaria, senza non attendere il colore ‘GIALLO’ che significa già 15% di ricoveri in più e nuovi morti ”.
“In presenza di numeri sempre più alti di ricoveri noi dovremo riservare posti in terapia intensiva per i ricoverati COVID.19, riducendo quindi i posti letto disponibili per pazienti cronici riacutizzati, chirurgici anche oncologici, cardiopatici, politraumatizzati e tutti quelli con sindromi acute che compromettono funzioni vitali”, conclude il presidente SIAARTI, “Noi tutti siamo investiti della responsabilità organizzativa, personale e sociale che questa situazione sia evitata. Per questo speriamo che in tutto il Paese siano velocizzati i tempi delle decisioni sul potenziamento della campagna di vaccinazione anche con terza dose: non possiamo permetterci oggi di vanificare tutto l’immenso lavoro che, in particolare in Italia, i sanitari e le organizzazioni sanitarie sul territorio hanno compiuto sino ad ora. Consideriamo con grande attenzione un fatto preoccupante: con le terapie intensive intasate, l’anno prossimo potremmo essere costretti alla tragica conta di tanti decessi avvenuti tra pazienti non COVID.19 per ritardata o mancata assistenza”.

Progetto “Zero molestie”, Sinalp contro la violenza sulle donne

22 Novembre 2021
19:31
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Redazione AG
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Dal 1999, grazie all’ONU, ogni anno il 25 novembre si ricorda che la violenza di genere è purtroppo ancora una realtà diffusa da combattere, e che la strada da percorrere è ancora lunga e difficile.

Spesso si pensa che questa violenza sia diffusa solo in quei paesi dove vige un regime dittatoriale o dove vi siano consuetudini, anche religiose, che ammettono e giustificano la violenza sulle donne.

Ma nella realtà non è purtroppo così. Oltre alle nazioni nelle condizioni come sopra accennate, anche il “civilissimo” mondo occidentale vive questa piaga sociale e stenta ad affrancarsene.

La violenza non è solo quella fisica, che esiste e nessuno la può negare, ma esiste anche una violenza psicologica e subdola che viene costantemente perpetrata nei luoghi di lavoro nei confronti delle donne.

Consapevoli di queste disuguaglianze di genere perpetrate in diversi ambienti di lavoro la Direzione Regionale del Sinalp Sicilia con il suo Segretario Dr. Andrea Monteleone già nel 1999 ha dato vita al progetto, “ZERO MOLESTIE” in difesa delle donne che sul lavoro ancora oggi subiscono violenza sia fisica che psicologica.

Questo Progetto, voluto fortemente da tutti i dirigenti sindacali di Sinalp Sicilia ha scoperchiato una realtà negativa e le donne Siciliane hanno finalmente uno strumento in più per difendersi.

Chiaramente nessuno pensa che il Progetto “ZERO MOLESTIE” sia la soluzione perfetta al problema.

Molti aspetti possono e devono essere migliorati, ma riuscire a dare oggi una assistenza sindacale concreta e mettere a disposizione delle donne, che chiedono il nostro aiuto, una squadra di avvocati dell’Ufficio Legale del Sinalp Sicilia è certamente un primo passo concreto verso la reale uguaglianza tra uomo e donna nel mondo del lavoro.

Ma oltre a tali servizi, grazie al Progetto ZERO MOLESTIE il Sinalp è in grado di assistere ed aiutare le donne in difficoltà anche attraverso i Commercialisti ed i Consulenti del lavoro che hanno dato la loro disponibilità a partecipare attivamente a questa iniziativa.

Il Segretario Sinalp Sicilia Andrea Monteleone ama poter dichiarare che oltre alle belle iniziative di solidarietà ed alle belle parole di circostanza il Sinalp agisce nel concreto e ci mette la “faccia” nella difficile battaglia per la reale integrazione professionale tra uomo e donna.

Lo Sportello del Progetto ZERO MOLESTIE è a disposizione di tutte le donne che vogliono un aiuto concreto o anche semplicemente una consulenza gratuita per capire quali siano i reali atteggiamenti corretti all’interno dell’azienda dove lavorano.

Bisogna avere la forza di combattere la paura e di denunciare, solo avendo consapevolezza di questo si vincerà la difficile battaglia dell’eguaglianza di genere.

Covid in Sicilia, 514 nuovi positivi

22 Novembre 2021
18:12
Secondo Piano SICILIA
Redazione Palermo
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514 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia a fronte di 13.927 tamponi processati. L’incidenza sale al 3,7% ieri era al 2,5%. L’isola è al sesto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 10.778 con un aumento di 393 casi. I guariti sono 118 mentre. Sul fronte ospedaliero sono adesso 393 ricoverati, in terapia intensiva sono 41.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 175 casi, Catania 174, Messina 55, Siracusa 32, Ragusa 24, Trapani 7, Caltanissetta 12, Agrigento 25, Enna, 10.

Sciacca, a Sovareto sbarco fantasma. Rintracciati 8 tunisini ma nessuna traccia del natante

22 Novembre 2021
17:34
In evidenza
Redazione Ag
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Nuovo sbarco fantasma a Sciacca. I carabinieri hanno rintracciato 8 tunisini ma del natante nessuna traccia. Sarebbero sbarcati in contrada Sovareto.  Sono intervenuti Guardia costiera e carabinieri dopo una segnalazione che riferiva di alcuni uomini che si trovavano sulla terraferma. I militari sono riusciti a rintracciare 8 tunisini, adoperandosi per soccorrerli. Sono stati trasferiti stamattina al centro di prima accoglienza di Porto Empedocle. La loro posizione è al vaglio della questura.

Musumeci: l’obbligo vaccinale è una necessità, non c’è alternativa

22 Novembre 2021
17:30
Agrigento Secondo Piano SICILIA
Redazione Ag
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“L’obbligo vaccinale è una necessità, non è più una opzione. Quanti morti ancora devono esserci perché qualcuno si convinca che al vaccino , quanti”. Lo dice il presidente della Regione Nello Musumeci. Oggi, intanto, in Sicilia iniziano le somministrazioni della terza dose per la fascia d’età 40-59 anni come disposto l’assessorato regionale alla Salute, in base a quanto previsto dall’ultima circolare del commissario nazionale per l’emergenza Covid-19. Anche in questo caso, per ricevere la dose booster dovranno essere trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione. Basterà recarsi direttamente in uno dei punti vaccinali attivi oppure prenotarsi attraverso la piattaforma dedicata e raggiungibile selezionando l’apposito banner del sito https://www.siciliacoronavirus.it o direttamente all’indirizzo https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it

Crolla balcone, muore anziano dopo la caduta

22 Novembre 2021
17:28
Secondo Piano
Redazione Ag
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E’ morto al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia un anziano di 82 anni precipitato dopo il crollo del suo balcone in via Abbate I, nel centro storico di Caltanissetta.

Le condizioni dell’ottantaduenne, arrivato nel nosocomio cosciente ma con diversi traumi, inizialmente non sembravano particolarmente gravi.

Poi però, dopo poche ore, è andato in arresto cardiaco. I medici e gli infermieri presenti in sala hanno provato a rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. L’incidente si è verificato intorno a mezzogiorno.

L’anziano, che abitava in uno stabile fatiscente, e viveva in pessime condizioni igienico-sanitarie si era affacciato sul balcone, il cui pavimento era formato da assi di legno, finendo di sotto. A quanto pare era stato lui stesso a mettere le tavole di legno, per sostituire il pavimento del balcone crollato in precedenza. Le assi però, forse anche per via della pioggia di questi giorni, non hanno retto. A ricostruire quanto accaduto i poliziotti della sezione Volanti della Questura intervenuti sul posto.

(ANSA)

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