Aprile 2021 - Pagina 30 di 62 - Sicilia 24h
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Il coordinatore regionale dell’Udc, Decio Terrana, informa che la Sicilia, insieme a Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e Umbria, hanno negato l’intesa in conferenza Stato-Regioni alla proposta del Ministro Patuanelli che, su indicazione del gruppo regioni del Nord, vorrebbe ridurre i fondi dello sviluppo rurale che sono destinati dall’Unione Europea secondo parametri di ruralità e marginalità economica dei nostri territori. Nella tabella di riferimento la Sicilia è tra le Regioni più svantaggiate da tale provvedimento. Decio Terrana commenta: “Il Ministro Patuanelli propone che i soldi destinati all’agricoltura finiscano alle aziende produttive del modello agricolo emiliano, lombardo e veneto, dove già incassano lautamente 800 euro ad ettaro contro i 250 di un agricoltore siciliano. Aiutateci in questa nostra battaglia: tutto il sud Italia deve essere unito e compatto, senza colore politico di alcun genere, per difendere quanto ci appartiene e non è stato ancora depredato dal tessuto economico del nord Italia. Il sud Italia non vuole vivere di sussidi, ma di sano e onesto lavoro”.

Proseguono le opere di bonifica da parte della Provincia di Agrigento. Un intervento di rilievo è stato effettuato lungo la strada provinciale Agrigento – Cattolica Eraclea, per la rimozione di una maxi discarica contenente soprattutto inerti e altri materiali in amianto. La bonifica è stata effettuata dall’impresa Mediterranea Servizi, aggiudicataria dell’accordo quadro biennale per la rimozione dei rifiuti su tutto il territorio provinciale. L’associazione ambientalista Mareamico di Agrigento, che ha segnalato la presenza della discarica, ha ringraziato il Settore Ambiente della Provincia per la tempestività e la professionalità. Solo nel 2020 la Provincia di Agrigento ha rimosso e posto in sicurezza oltre 40 tonnellate di amianto.

A fronte di una richiesta di condanna da parte della Procura di Agrigento a 2 anni e 4 mesi di reclusione, il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Antonio Genna, ha assolto Giacomo Greco, 58 anni, operaio, arrestato il 15 aprile del 2016 per detenzione e produzione illecita di sostanza stupefacente a fine di spaccio e detenzione illegale di armi bianche. Greco fu sorpreso in possesso di 22 piantine di marijuana, 10 grammi di cocaina, divisi in 8 dosi preconfezionate con carta stagnola, un bilancino di precisione, 11 grammi di marijuana e 7 coltelli di genere vietato.

La dott.ssa G.V., giornalista quarantatreeenne, nell’ottobre del 2019, partecipava alla procedura concorsuale per il reclutamento di sei Istruttori direttivi dell’Ufficio stampa della Regione Siciliana, svolgendo la prima prova scritta consistente in un test a risposta multipla.

Nel dicembre dello stesso anno, venivano pubblicati gli esiti della prova concorsuale che attestavano l’esclusione della dott.ssa G.V., in quanto la stessa aveva ottenuto un punteggio che, per l’errore relativo a sole due domande, non consentiva il superamento della prima prova del concorso.

Tuttavia, dalla documentazione concorsuale emergeva che alcune domande fossero state formulate e corrette erroneamente e che taluni argomenti oggetto di prova fuoriuscissero dal programma di materie indicato dal bando di concorso.

A questo punto la dott.ssa G.V., assistita dagli Avvocati Girolamo Rubino, Calogero Marino e Giuseppe Gatto, proponeva ricorso davanti al TAR Palermo, sostenendo l’illegittima formulazione e/o correzione di svariati quesiti somministrati nell’ambito della prima prova del concorso in questione.

Con ordinanza del febbraio 2020, il TAR Palermo riteneva di non ammettere la dott.ssa G.V. alla seconda prova concorsuale.

Pertanto, la dott.ssa G.V., con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, proponeva ricorso in appello davanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa, chiedendo la riforma della pronuncia di primo grado e, conseguentemente, l’ammissione alla seconda prova del concorso per Istruttore direttivo dell’Ufficio stampa regionale.

In particolare, l’Avv. Rubino sosteneva l’erronea formulazione e/o correzione di 4 quesiti e l’estraneità alle materie indicate dal bando di 7 domande, evidenziando come la modifica del punteggio anche di due sole domande, per la dott.ssa G.V., sarebbe risultata decisiva ai fini del superamento della prima prova.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, condividendo le tesi dell’Avv. Rubino, accoglieva, con Ordinanza n. 442 del 22.05.2020, l’appello cautelare presentato dalla dott.ssa G.V., disponendo l’ammissione con riserva della G.V. alla seconda prova concorsuale e condannando l’Assessorato a pagare le spese di lite in favore della dott.ssa G.V.

Ebbene, in esecuzione del suddetto provvedimento, l’Assessorato regionale delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica ammetteva la Dott.ssa G.V. alla seconda prova del concorso in questione, non liquidandole, però, le spese del giudizio.

Ed allora, la dott.ssa G.V., sempre assistita dall’Avv. Girolamo Rubino, si vedeva costretta a ricorrere nuovamente in giudizio, al fine di ottenere l’esecuzione dell’ordinanza nella parte in cui, appunto, il Consiglio di Giustizia Amministrativa aveva condannato l’Assessorato regionale al pagamento in suo favore delle spese processuali.

Successivamente alla presentazione del ricorso, l’Assessorato provvedeva ad erogare le somme individuate nell’Ordinanza n. 442/2020, ad eccezione delle ulteriori somme dovute a titolo di rimborso spese generali, Cassa Previdenza Avvocati e IVA.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, condividendo le tesi dell’Avv. Rubino, con Ordinanza del 15.04.2021, ha condannato l’Assessorato al pagamento degli oneri accessori di legge, affermando che la condanna alle spese che non si esprime sugli oneri accessori deve intendersi riferita all’importo base cui vanno sommati gli oneri accessori, a meno che l’organo giudicante chiarisca che l’importo determinato sia da intendersi comprensivo di ogni ulteriore voce di spesa.

Inoltre, con il medesimo provvedimento ed in considerazione del fatto che il pagamento parziale delle spese legali è avvenuto dopo la presentazione di un nuovo ricorso, il Giudice amministrativo d’appello ha condannato nuovamente l’Assessorato al pagamento delle spese legali di tale ultimo contenzioso.

Ad Agrigento a bordo di un autobus urbano ha viaggiato un soggetto positivo al covid. Pertanto, il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Vittorio Spoto, invita i passeggeri, che hanno viaggiato ieri venerdì 16 aprile sull’autobus urbano della Tua in servizio lungo la tratta che è partita alle ore 13 circa da piazzale Fratelli Rosselli in direzione ospedale di Agrigento, a contattare l’Azienda sanitaria al 339.6738639 oppure ai fissi 0922/407192 o 0922/407536.

La Delegata della Diocesi di Agrigento, la professoressa Fina Rizzo Pancamo, annuncia che domani, domenica 18 aprile, si celebra, come ogni anno, la Giornata, ed è la 97esima, per l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La stessa Rizzo Pancamo spiega: “Nel 1924 i fondatori vollero che, alla terza domenica di Pasqua, in ogni parrocchia d’Italia si manifestasse ancora più stretto ed affettuoso il legame fra l’Ateneo e tutti i Cattolici italiani. La prossima sarà una domenica speciale. È la giornata in cui l’Università, chiedendo ad ogni cattolico la vicinanza nella preghiera ed un gesto di generosità, presenterà nuovamente se stessa e mostrerà ciò che essa continua a fare nel suo specifico servizio alla Chiesa ed alla società italiana con le sue sedi universitarie e di ricerca, attuando un nuovo umanesimo di una società più equa e più giusta, e favorendo inoltre la diffusione di strumenti che possano trasformare la fede in cultura.”

Il governo Musumeci, tramite la Protezione civile regionale, ha definito la procedura con il ministero dell’Ambiente per ammettere a finanziamento 11 progetti di riqualificazione e bonifica ambientale per lo smaltimento dell’amianto e dei manufatti eternit derivanti dallo smantellamento delle baraccopoli nei paesi delle province di Agrigento, Trapani e Palermo. A disposizione vi sono oltre 9 milioni di euro. A breve dunque inizieranno i lavori di riqualificazione nelle province più colpite dal sisma del 1968. Più nel dettaglio, nell’Agrigentino sono stati ammessi a finanziamento quattro progetti: a Montevago per la riqualificazione della Chiesa e dell’ex poliambulatorio, e per la bonifica ambientale dei villaggi Bergamo, Tempo e Trieste. E ciò per complessivi 1 milione e 412mila euro. A Santa Margherita del Belice sono finanziati i lavori nell’ex baraccopoli di via Po, per circa un milione e mezzo di euro, e lo smaltimento delle discariche abusive di cemento amianto, per un importo di 600mila euro.

Incidente stradale mortale a Ribera, nel quartiere San Francesco, nel centro cittadino, dove a Filippo Campanella, 26 anni, per cause in corso di accertamento, è sfuggito il controllo della propria motocicletta ribaltandosi fuori strada. Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi, compreso un elicottero del 118. I tentativi dei sanitari di rianimare Campanella si sono rivelati inutili. Sul luogo del sinistro si è recato anche il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, per confortare i familiari.

“Un patto corruttivo permanente. Un mercimonio dei beni sequestrati e delle amministrazioni giudiziarie”: depositate le motivazioni della sentenza di condanna di Silvana Saguto.

Il 28 ottobre del 2020 l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, è stata condannata ad 8 anni e 6 mesi di reclusione. Severe condanne sono state inflitte anche al presunto “cerchio magico” della Saguto, tra amministratori giudiziari ed esponenti delle istituzioni. Ebbene, adesso i giudici della sezione del Tribunale di Caltanissetta, presieduta da Andrea Catalano, hanno depositato le motivazioni della sentenza di condanna. Ordunque, tra l’altro i magistrati giudicanti scrivono: “Da questo processo è emerso il mercimonio della gestione dei beni sequestrati e l’approfittamento, a vari livelli, del ruolo istituzionale ricoperto. E’ stata posta in essere una serie eterogenea di reati, mediante una così grave distorsione delle funzioni giudiziarie – per tempi, modalità e protrazione delle condotte – da avere arrecato, oltre che danni patrimoniali molto ingenti all’erario e alle amministrazioni giudiziarie, anche un discredito gravissimo all’amministrazione della giustizia”. E poi, tra le 1306 pagine depositate, si legge: “E’ emerso un quadro di desolante strumentalizzazione della funzione giurisdizionale a favore di una gestione privatistica, caratterizzata da un intreccio di rapporti personali e di condotte fondate sul dato costante dell’assoluta marginalizzazione dell’interesse pubblico connesso alle funzioni giurisdizionali”. E poi, su Silvana Saguto, già radiata dalla magistratura, si legge: “Poteva contare sistematicamente sulla disponibilità dell’avvocato e amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara prima, e poi del professor Carmelo Provenzano, ex docente alla “Kore” di Enna e amministratore giudiziario anche lui: soggetti comprensibilmente inclini ad assecondare le pretese della Saguto per conseguire vantaggi che non le sarebbero spettati”. In sintesi, lei avrebbe affidato gli incarichi delle amministrazioni giudiziarie, e loro avrebbero ricambiato con favori di vario genere. E a tal proposito i giudici sottolineano: “Non era un’associazione a delinquere, ma un patto corruttivo permanente”. Ed ancora a tal proposito, al vaglio dei giudici ha anche retto il contestato episodio dei 20mila euro consegnati una sera del giugno 2015 alla Saguto, tutti in banconote da 50 euro, da Cappellano Seminara dentro un trolley. Ed in riferimento a ciò i magistrati scrivono: “Le risultanze delle indagini preliminari hanno dimostrato come la principale fonte di reddito di Lorenzo Caramma, ingegnere e marito di Silvana Saguto, negli anni dal 2006 al 2015 siano proprio i compensi corrisposti da Cappellano Seminara quale libero professionista e quale amministratore giudiziario”. E poi i giudici aggiungono: “Cappellano Seminara non riceveva lucrosi incarichi dalla Saguto per le sue indiscusse capacità professionali quanto invece perché lo stesso poteva ricambiare attraverso il conferimento di incarichi al marito e attraverso le dazioni di utilità indebite. Ed il docente Carmelo Provenzano otteneva incarichi dagli amministratori nominati dalla Saguto, e in cambio si sarebbe adoperato per spianare la strada universitaria al figlio di lei Emanuele, e aiutarlo a raggiungere l’agognato traguardo della laurea”. Infine, “le amministrazioni giudiziarie sarebbero diventate agenzie di collocamento di amici, parenti o persone segnalate dalla giudice Saguto e dai vari amministratori giudiziari nominati”.

 

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

La zona rossa si allontana dalla Sicilia nonostante il numero di contagi resti abbastanza alto: lo spiraglio per evitare che tutta l’Isola da lunedì diventi rossa si è improvvisamente aperto, dal momento che l’indice Rt ha subito una flessione rispetto all’1,22 del 29 marzo scorso: ora è di poco superiore a 1 (1,03), mentre a livello nazionale si attesta a 0,85, ancora in flessione rispetto allo 0,92 della precedente rilevazione. Per il presidente della Regione Nello Musumeci “Il peggio sta passando anche grazie all’implementazione del numero di vaccinazioni e a maggio andrà sempre meglio”.