La sezione agrigentina dell’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, condivide e rilancia l’appello di Confidustria Sicilia al Governo Draghi, ovvero: non si cerchi la collaborazione delle sigle di categoria se questa è solo una ‘foglia di fico’ per giustificare scelte non condivise che vanno solo a danno del territorio e degli imprenditori. Il presidente dell’Ance Agrigento, Carmelo Salamone, afferma: “Le imprese dovranno, questo mese, versare i contributi previdenziali in misura piena per, come dicono gli imprenditori siciliani, l’incapacità delle istituzioni di dare seguito a un provvedimento del dicembre 2020, che prevedeva la de-contribuzione al 30%. Da tempo denunciamo come le politiche realizzate a livello nazionale siano mirate a danneggiare profondamente e irrimediabilmente il tessuto produttivo del Paese. Oggi si vive di incertezza e precarietà, e ogni nuova misura adottata non fa che peggiorare il quadro complessivo. Per questo sposiamo la linea di Sicindustria di ferma resistenza ad ogni coinvolgimento di sola facciata nei processi decisionali: mentre a Roma si continua a discutere Sagunto viene espugnata” – conclude Carmelo Salamone
Ordinanza di custodia cautelare in carcere e di arresti domiciliari, emessa dal gip di Caltanissetta, nie confronti di 11 persone accusate di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Ordinanza eseguita dai carabinieri di Caltanissetta, Catania Canicattì e Mussoleni, il personale dello squadrone eliporti Cacciatori di Sicilia, le unità cinofile di Palermo Villagrazia e di Nicolosi e dalla squadra della CIO del 12° reggimento Sicilia.
Le indagini, partite da alcune dichiarazioni rilasciate nel gennaio 2019 da un collaboratore di giustizia affiliato al clan Cappello di Catania, circa una fornitura di sostanze stupefacenti e un mercato clandestino, hanno permesso di sgominare un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti a Caltanissetta, San Cataldo e Catania. Gli investigatori si sono concentrati sulla fiduga di Giuseppe Fiume, pregiudicato di Caltanissetta e di suo genero, Mario Ragusa, pregiudicato per reati inerenti alla droga. Secondo gli investigatori, l’organizzazione criminale, era specializzata nello spaccio di cocaina, che arrivava da due canali, Catania e Canicattì. In queste ore sono in corso perquisizioni nelle case degli indagati.
In carcere come da ordinanza: Giuseppe Fiume, 51 anni di Catania; Eros Fabrizio Fiume, residente a Caltanissetta; Alessandro Fiume, 37 anni residente a Caltanissetta; Mario Ragusa, 28 anni residente a Caltanissetta; Michele Ventura, 40 anni di Caltanissetta; Isidoro Di Stefano, 40 anni di Catania; Santo Puglisi, 50 anni Catania; Emanuele Cosimo Tringali, 40 anni di Catania; Diego Milazzo, 37 anni di Canicattì; Maurizio Emanuel Santoro, 31 anni di Caltanissetta; G. D. (arresti domiciliari)