

domenica 5 febbraio, la formazione Under 15 dell’Akragas di mister Giuseppe Vigneri sarà di scena allo stadio “Colaci”, in provincia di Lecce, per affrontare i pari età della formazione giallorossa, capolista del girone, per la quarta giornata di ritorno del campionato nazionale “Giovanissimi”.
La partita è in programma alle ore 10 e i giocatori convocati sono i seguenti:
Costantino, Curaba, Antinoro, Buonocore, Cardella, Corio, Cuffaro, Iacono, Pontini, Giorgio, Giunta, Greco, Meta, Urso, Vella, Pardo, Catania, Presti.
“LE REGIONI SEGUANO LA LINEA DELLA LIGURIA A TUTELA DELLE IMPRESE BALNEARI ITALIANE” Trent’ anni di proroga come Spagna e Portogallo
Nella Giornata di ieri Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria ha partecipato con una sua delegazione, composta dal Presidente Fabrizio Licordari e dai colleghi Andreino Croce, Paolo Ferraresi e Roberto Aliboni, ad un incontro convocato dalla Amministrazione Toti che ha rese note le sue intenzioni e le sue proposte a tutela e sostegno delle imprese balneari Liguri.
L’ Assessore Marco Scajola, delegato dal Presidente Giovanni Toti ad occuparsi della vicenda delle concessioni demaniali marittime ai fini turistico ricreativi, ha spiegato che la decisione di assumere una iniziativa legislativa per dare certezze alle aziende liguri è scaturita dalla delusione di quanto il Governo ha proposto con il suo Disegno di Legge, sia per le modalità ma soprattutto per i contenuti. Infatti la spiegazione dell’ Assessore Scajola ha evidenziato le difficoltà riscontrate nelle relazioni con il Governo nell’ affrontare l’ argomento concessioni che, in buona sostanza, non ha neanche tenuto da conto le indicazioni dell’ ordine del giorno approvato all’ unanimità dalla Conferenza Stato Regioni, di cui è anche Coordinatore nazionale per la materia.
Per questo motivo il numero uno dell’ Urbanistica ligure ha reso noto i principi ispiratori di due provvedimenti legislativi regionali che sono finalizzati l’ uno al consolidamento della figura dell’imprenditore balneare ligure, l’altro a stabilire una proroga di trent’ anni per le concessioni in essere sull’ esempio di quanto ha fatto la Spagna con la sua Ley de Costas del 2013.
Il presidente Licordari, nel corso dell’ incontro ha espresso la sua personale soddisfazione e quella di tutta Assobalneari Italia perché questa iniziativa regionale è un forte segnale nei confronti della categoria non solo Ligure ma di tutta la Penisola poiché la Liguria è un riferimento per tutto il comparto balneare italiano sia per il suo ruolo istituzionale, sia per la sua storia. Il provvedimento di una proroga di trent’ anni, per il Presidente di Assobalneari è molto importante perché non è fine a se stesso ma si colloca in un più ampio contesto normativo già adottato da Spagna e Portogallo che hanno già da anni norme a tutela delle proprie imprese difendendole dall’ aggressione di norme Europee che sempre di più limitano la sovranità legislativa nazionale. Licordari ha espresso anche il suo personale compiacimento poiché la linea che sta portando avanti la Regione capofila per il demanio è quella che Assobalneari Italia ha percorso con convinzione e tenacia in questi anni ponendo l’ attenzione su quanto i Paesi Iberici hanno fatto per scelta politica a sostegno delle loro imprese e che invece il nostro Governo oggi dimostra di volere azzerare.
Siamo consapevoli ha affermato il Presidente di Assobalneari Italia che il provvedimento non avrà un percorso facile e canali preferenziali, ma fin da ora siamo a disposizione dell’ Assessorato guidato da Marco Scajola offrendo la nostra piena collaborazione e tutto il materiale tecnico in nostro possesso per consentire a tutto lo staff giuridico legislativo della Regione Liguria che sulla materia ha davvero maturato una elevata preparazione, per addivenire alla formulazione di un testo che possa essere sostenuto anche in eventuale fase di analisi della Corte Costituzionale.
L’ auspicio che noi rivolgiamo, nell’ interesse che le imprese balneari costituiscono per l’ economia turistica nazionale, conclude Fabrizio Licordari, è che altre importanti Regioni possano seguire l’ esempio della Liguria. Non si tratta di una competizione a chi arriva primo ma di una sfida del buon senso per sottrarre un comparto economico che gli altri Stati ci invidiano ad una fine provocata da norme partorite da burocrati che non hanno neppure l’ idea di cosa significhi essere tutti i giorni in prima linea a misurarsi con le difficoltà del lavoro reale.
Stefano Costantini, caporedattore della Cronaca di Repubblica Roma, è senza dubbio la persona giusta alla quale porre qualche domanda a caldo, a seguito della sentenza di condanna con l’aggravante del metodo mafioso, per gli imputati nel processo di primo grado, circa l’illecita gestione degli appalti pubblici e delle concessione degli stabilimenti balneari del litorale di Ostia.
D: Dott. Costantini qual è stato il primo pensiero che le è venuto a far visita appena ha appreso della sentenza?
R: Sono stato doppiamente contento, sia come cittadino che come giornalista. E’stata una sentenza importante, che ha ad oggi un peso ancor più significativo considerato che per la prima volta viene riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso ad Ostia, e che dunque è una conferma che ad Ostia c’è la mafia. Tra l’altro il comune di Ostia è commissariato e pertanto questa sentenza è molto, molto significativa.
D: Lei guida la redazione della cronaca di Roma e lavora ogni giorno fianco a fianco con Federica Angeli, la giornalista la cui inchiesta è stato il vero punto di partenza che poi ha condotto alla sentenza di poche ore fa. Com’è stata la prima conversazione tra di voi, subito dopo la sentenza?
R: C’era grande tensione, ma l’ho sentita molto soddisfatta, come era giusto che fosse. Il suo lavoro fatto con competenza e coraggio ha portato a questo risultato e la sua soddisfazione è stata anche la mia, che guido la redazione, e di tutto il giornale.
D: Dott. Costantini com’è lavorare con una professionista che ad oggi ha un grande seguito sui social, ha una grande notorietà, ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti per il lavoro svolto e per il coraggio che la contraddistingue?
R: Federica Angeli ha un carattere forte, è una persona solare, malgrado la situazione difficile che la riguarda. Non dimentichiamo che vive sotto scorta, che non è solo una giornalista di Repubblica, ma è anche una madre, pertanto la situazione è doppiamente difficile. Si lavora insieme con sinergia e con una perfetta gestione dei ruoli.
D: Mi viene da chiederle quanto importanti siano secondo lei, le inchieste come quella condotta dalla Angeli su Ostia, quanto importante siano sia per un giornale come Repubblica, che per il lettore.
R: Bella, domanda. Rispondo dicendole che non è solo importante; è corroborante, è un vero e proprio “carburante” per il lavoro che facciamo dedito alla notizia, alla verità e alla capacità che questi risultati hanno, di cambiare le cose. Inchieste svolte così come ha fatto Federica Angeli, danno proprio la misura dell’importanza del giornale, in un momento come questo, nel quale si legge meno, ma l’informazione è sempre più importante. Questi risultati, queste sentenze, servono a togliere ogni dubbio sull’importanza di fare bene questo lavoro, semmai qualche collega abbia ancora qualche dubbio. E poi non ci dimentichiamo che questi risultati possono davvero fare la differenza. Sono fondamentali per il cittadino, che può sentirsi incoraggiato a collaborare per la giustizia, comprendendo l’importanza della denuncia.
D: Dott. Costantini, lo sguardo sui fatti di Ostia dunque, è sempre stato molto alto, vero?
R: Verissimo. Come giornale siamo stati sempre sulla notizia, come nel caso della marcia contro la proroga del commissariamento del X Municipio, marcia nella quale hanno sfilato contemporaneamente i militanti di destra e di sinistra. E abbiamo preso una posizione forte, sulla vicenda, così come si evince dalla cronaca che abbiamo raccontato.
Ho ringraziato il Dott. Stefano Costantini per aver risposto alle mie domande per il Sicilia24h.it e dopo avergli augurato buon lavoro, ho realizzato quanto sia importante che alla guida di una redazione ci sia la persona giusta, che con competenza e lucidità mediatica gestisca giornalisti che, come Federica Angeli, ogni giorno danno l’esempio di come si possano “cambiare le cose”, così come il Dott. Costantini ci ha raccontato.
Simona Stammelluti
Stefano Costantini, caporedattore della Cronaca di Repubblica Roma, è senza dubbio la persona giusta alla quale porre qualche domanda a caldo, a seguito della sentenza di condanna con l’aggravante del metodo mafioso, per gli imputati nel processo di primo grado, circa l’illecita gestione degli appalti pubblici e delle concessione degli stabilimenti balneari del litorale di Ostia.
D: Dott. Costantini qual è stato il primo pensiero che le è venuto a far visita appena ha appreso della sentenza?
R: Sono stato doppiamente contento, sia come cittadino che come giornalista. E’stata una sentenza importante, che ha ad oggi un peso ancor più significativo considerato che per la prima volta viene riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso ad Ostia, e che dunque è una conferma che ad Ostia c’è la mafia. Tra l’altro il comune di Ostia è commissariato e pertanto questa sentenza è molto, molto significativa.
D: Lei guida la redazione della cronaca di Roma e lavora ogni giorno fianco a fianco con Federica Angeli, la giornalista la cui inchiesta è stato il vero punto di partenza che poi ha condotto alla sentenza di poche ore fa. Com’è stata la prima conversazione tra di voi, subito dopo la sentenza?
R: C’era grande tensione, ma l’ho sentita molto soddisfatta, come era giusto che fosse. Il suo lavoro fatto con competenza e coraggio ha portato a questo risultato e la sua soddisfazione è stata anche la mia, che guido la redazione, e di tutto il giornale.
D: Dott. Costantini com’è lavorare con una professionista che ad oggi ha un grande seguito sui social, ha una grande notorietà, ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti per il lavoro svolto e per il coraggio che la contraddistingue?
R: Federica Angeli ha un carattere forte, è una persona solare, malgrado la situazione difficile che la riguarda. Non dimentichiamo che vive sotto scorta, che non è solo una giornalista di Repubblica, ma è anche una madre, pertanto la situazione è doppiamente difficile. Si lavora insieme con sinergia e con una perfetta gestione dei ruoli.
D: Mi viene da chiederle quanto importanti siano secondo lei, le inchieste come quella condotta dalla Angeli su Ostia, quanto importante siano sia per un giornale come Repubblica, che per il lettore.
R: Bella, domanda. Rispondo dicendole che non è solo importante; è corroborante, è un vero e proprio “carburante” per il lavoro che facciamo dedito alla notizia, alla verità e alla capacità che questi risultati hanno, di cambiare le cose. Inchieste svolte così come ha fatto Federica Angeli, danno proprio la misura dell’importanza del giornale, in un momento come questo, nel quale si legge meno, ma l’informazione è sempre più importante. Questi risultati, queste sentenze, servono a togliere ogni dubbio sull’importanza di fare bene questo lavoro, semmai qualche collega abbia ancora qualche dubbio. E poi non ci dimentichiamo che questi risultati possono davvero fare la differenza. Sono fondamentali per il cittadino, che può sentirsi incoraggiato a collaborare per la giustizia, comprendendo l’importanza della denuncia.
D: Dott. Costantini, lo sguardo sui fatti di Ostia dunque, è sempre stato molto alto, vero?
R: Verissimo. Come giornale siamo stati sempre sulla notizia, come nel caso della marcia contro la proroga del commissariamento del X Municipio, marcia nella quale hanno sfilato contemporaneamente i militanti di destra e di sinistra. E abbiamo preso una posizione forte, sulla vicenda, così come si evince dalla cronaca che abbiamo raccontato.
Ho ringraziato il Dott. Stefano Costantini per aver risposto alle mie domande per il Sicilia24h.it e dopo avergli augurato buon lavoro, ho realizzato quanto sia importante che alla guida di una redazione ci sia la persona giusta, che con competenza e lucidità mediatica gestisca giornalisti che, come Federica Angeli, ogni giorno danno l’esempio di come si possano “cambiare le cose”, così come il Dott. Costantini ci ha raccontato.
Simona Stammelluti
“I nostri alleati sappiano che chiediamo rispetto e pari
dignità per le Amministrative, per le elezioni Politiche e soprattutto
per le Regionali. Sicilia Futura non aspetta di sapere chi sarà il
candidato alla Presidenza della Regione, piuttosto proporrà un proprio
esponente alla coalizione, anche nella logica di garantire la
necessaria discontinuità chiesta oggi a viva voce dal popolo
siciliano”. Così si è espresso il segretario regionale di Sicilia
Futura, Nicola D’Agostino, durante la riunione della Direzione
regionale del partito a Caltanissetta, spronando la base ad
organizzarsi in vista delle tante ed importanti scadenze elettorali.
PRIMO TEMPO. Una prima frazione che si conclude a reti inviolate quella tra Francavilla e Akragas. Mister Di Napoli conferma la “linea verde” che ha ben figurato contro il Fondi: dentro i “baby” Rotulo,Cochis, Sicurella. Tra i titolari anche il neo acquisto Mileto.
I padroni di casa, vera rivelazione del campionato con l’attuale sesto posto ed in corsa per un posto ai play off alla prima stagione in assoluto in Lega Pro, hanno più di un motivo per fare bella figura davanti al proprio pubblico: una classifica che si è fatta interessante, oltre le più rosee aspettative, e una “vendetta” che si attende dal girone d’andata quando all’Esseneto l’Akragas ottenere l’unica vittoria proprio sui pugliesi.
Biancazzurri di casa che partono con il piede sull’acceleratore e, dopo appena 120 secondi, colpiscono una traversa con Alessandro. E’ il Francavilla a fare la partita ma – raramente – sa rendersi pericolosa dalle parti di Pane. L’Akragas – invece – erge un muro davanti al proprio estremo difensore mettendo in chiaro quale sarà la strategia: l’obiettivo è quello di tornare ad Agrigento con almeno un punto. Nulle le occasioni da gol per gli agrigentini, troppo sterili le poche avute dai pugliesi.
SECONDO TEMPO.
Il fortino agrigentino resiste sino al 54 poi cede di schianto. E’ Abate che di testa porta in vantaggio i padroni di casa che nonostante la rete continuano a macvinare gioco e ad attaccare frallendo clamorose palle gol.
Il secondo gol dei padroni di casa segnato da Pastor2
All’86’ Pastore mette fine alla contesa riprendendo sotto porta una deviazione di un difensore agrigentino.
L’Akragas di oggi non ci è parso all’altezza della situazione.
Virtus Francavilla: Albertazzi, Pino, Idda, Abruzzese, Triarico (72’ De Toma), Alessandro, Galdean, Prezioso, Pastore, Abate, Nzola (77’ Ayina). In panchina: Casadei, Montagnolo, Vetrugno, Gallù, Biason, Tundo, Albertini, Turi, Monopoli, Finazzi. All. Antonio Calabro
Chiusura al traffico di via dei Fiumi
L’ordinanza sindacale di ieri, la numero 34 impone la chiusura al traffico veicolare della via dei Fiumi e della via Simeto ad eccezione dei residenti con la limitazione di velocità di 20 Km/h.Impone il pagamento della TOSAP alla Girgenti Acque configurando la chiusura della strada come un’occupazione di suolo pubblico data la sua “manomissione”.
Riscontriamo ancora una volta la mancanza di comunicazione ai cittadini che, fino al momento in cui scriviamo, non è presente sull’argomento neppure sulla home del sito istituzionale nè leggiamo comunicati. I cittadini si troveranno la strada sbarrata? Come si farà per l’entrata e l’uscita delle scuole?
Chiediamo ancora una comunicazione più immediata e solerte per i cittadini che subiscono queste emergenze.L’amministrazione deve rispondere a tutti i dubbi sulla salute pubblica riscontrati per gli inquinamenti, compreso quello tuttora oggetto di altra ordinanza in via De Sica.L’amministrazione si chieda e indaghi sugli episodi di inquinamento che si manifestano da questa estate al Villaggio Mosè.Sono dovute ad analisi più accurate o frequenti?Si dovranno cambiare tutte le condotte visto che le analisi difformi si riferiscono a zone diverse?E’ importante che il Cittadino non si senta solo ma che trovi sempre a sua tutela le istituzioni preposte.
Il Comune di Racalmuto aveva indetto un pubblico incanto per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria dell’Istituto Comprensivo Generale Macaluso , per un importo a base d’asta di 499.000 euro. La gara era stata aggiudicata all’Impresa MR costruzioni con sede in Mussomeli ; ma la società SAMA srl, seconda classificata, presentava un reclamo, che veniva però rigettato dalla Commissione di gara presieduta dall’Ing. Francesco Puma. Da qua la decisione dell’impresa Sama di proporre un ricorso davanti al TAR Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara, per l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione definitiva, nonchè per il risarcimento dei danni subiti; i difensori hanno censurato il provvedimento impugnato lamentando il mancato possesso dei requisiti prescritti in capo all’aggiudicataria alla data dell’aggiudicazione. Si è costituita in giudizio la ditta aggiudicataria MR per chiedere il rigetto del ricorso; non si è costituito in giudizio il Comune di Racalmuto. Con ordinanza istruttoria il Tar Sicilia aveva disposto incombenti istruttori; esaminando il merito della controversia il Tar ha ritenuto fondato il ricorso patrocinato dagli avvocati Rubino e Cucchiara , condividendo la censura inerente il mancato possesso dei requisiti prescritti in capo all’aggiudicataria alla data dell’aggiudicazione. Poichè la ricorrente era classificata al secondo posto in graduatoria, la predetta sarebbe divenuta aggiudicataria dell’appalto; il TAR ha ritenuto pertanto provato il danno ingiusto subito dalla ricorrente. Per quanto concerne la quantificazione del risarcimento, il TAR ha ritenuto equo commisurare tale danno nella misura del 5%del prezzo a base d’asta, ridotto della percentuale di ribasso contenuta nell’offerta della ricorrente; per quanto concerne il cd. “danno curriculare”, espressamente richiesto dagli avvocati Rubino e Cucchiara, lo stesso è stato invece quantificato nell’1% di detta cifra. Su tali somme dovranno essere calcolati rivalutazione monetaria ed interessi legali; dall’annullamento dell’aggiudicazione definitiva è scaturita anche la condanna alle spese a carico del Comune di Racalmuto, che ha dato causa al contenzioso. Pertanto, per effetto della sentenza resa dal Tar, l’Impresa Sama srl con sede in Aragona avrà diritto al risarcimento dei danni subiti per effetto dell’illegittima aggiudicazione disposta in favore dell’Impresa MR, mentre il Comune di Racalmuto, oltre al risarcimento dei danni dovrà pagare anche le spese giudiziali all’impresa ricorrente.