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di Annamaria Martorana
Continua a restare critica la situazione davanti ai cancelli della discarica di Siculiana. Non si sblocca infatti, quella sorta di “imbuto” in cui si trova la strada che conduce all’impianto di contrada materana dove confluiscono i rifiuti di 40 comuni siciliani, 25 dell’agrigentino e 15 della provincia di Caltanissetta, capoluoghi compresi. Da domenica notte infatti, gli automezzi sono costretti a mettersi in fila per potere scaricare i rifiuti all’interno dell’impianto della Catanzaro Costruzioni. I mezzi dei 40 comuni, sono incolonnati ormai da quattro giorni e per ognuno di loro che riesce a scaricare, ne arrivano altri 3 o 4 che sono in attesa di farlo. Il risultato è che anche oggi, ci sono in fila una cinquantina di automezzi già pronti per domani mattina visto che l’impianto, anche stamane ha chiuso poco dopo le 9.30 dopo avere raggiunto le 500 tonnellate di rifiuti trattabili.
Dalla Regione non arriva alcun provvedimento risolutivo che potrebbe essere un’ordinanza temporanea anche di qualche giorno con cui grossi comuni della zona est della provincia come Canicattì, Licata e la stessa Caltanissetta, possano scaricare a Lentini dove la discarica di Coda di Volpe della Sicula Trasporti, ha un’ampia capacità di biostabilizzazione. In questo modo, si darebbe ai comuni più piccoli e al capoluogo agrigentino, la possibilità di riuscire a svuotare tutti i mezzi nel giro di 3 o 4 giorni e fare tornare a regime il servizio di raccolta e smaltimento.
Oggi intanto, ad Agrigento i mezzi hanno potuto effettuare parte della raccolta solo a metà giornata una volta tornati da Siculiana dove solo alcuni compattatori hanno avuto l’accesso in discarica. E così sarà ancora per giorni e giorni se qualcuno non si deciderà ad intervenire.
Il corto circuito del comparto rifiuti, questa volta, è stato causato dalla chiusura per tre giorni dell’impianto di Siculiana per dei controlli che la Catanzaro doveva effettuare all’impianto di biostabilizzazione temporaneo. Chiusura per la quale non è stata operata alcuna alternativa con i risultati sotto gli occhi di tutti.

Continua la raccolta a singhiozzo in due provinceOltre 50 automezzi in fila in attesa di scaricare i rifiuti a Siculiana
di Annamaria Martorana
Continua a restare critica la situazione davanti ai cancelli della discarica di Siculiana. Non si sblocca infatti, quella sorta di “imbuto” in cui si trova la strada che conduce all’impianto di contrada materana dove confluiscono i rifiuti di 40 comuni siciliani, 25 dell’agrigentino e 15 della provincia di Caltanissetta, capoluoghi compresi. Da domenica notte infatti, gli automezzi sono costretti a mettersi in fila per potere scaricare i rifiuti all’interno dell’impianto della Catanzaro Costruzioni. I mezzi dei 40 comuni, sono incolonnati ormai da quattro giorni e per ognuno di loro che riesce a scaricare, ne arrivano altri 3 o 4 che sono in attesa di farlo. Il risultato è che anche oggi, ci sono in fila una cinquantina di automezzi già pronti per domani mattina visto che l’impianto, anche stamane ha chiuso poco dopo le 9.30 dopo avere raggiunto le 500 tonnellate di rifiuti trattabili. Dalla Regione non arriva alcun provvedimento risolutivo che potrebbe essere un’ordinanza temporanea anche di qualche giorno con cui grossi comuni della zona est della provincia come Canicattì, Licata e la stessa Caltanissetta, possano scaricare a Lentini dove la discarica di Coda di Volpe della Sicula Trasporti, ha un’ampia capacità di biostabilizzazione. In questo modo, si darebbe ai comuni più piccoli e al capoluogo agrigentino, la possibilità di riuscire a svuotare tutti i mezzi nel giro di 3 o 4 giorni e fare tornare a regime il servizio di raccolta e smaltimento.  Oggi intanto, ad Agrigento i mezzi hanno potuto effettuare parte della raccolta solo a metà giornata una volta tornati da Siculiana dove solo alcuni compattatori hanno avuto l’accesso in discarica. E così sarà ancora per giorni e giorni se qualcuno non si deciderà ad intervenire. Il corto circuito del comparto rifiuti, questa volta, è stato causato dalla chiusura per tre giorni dell’impianto di Siculiana per dei controlli che la Catanzaro doveva effettuare all’impianto di biostabilizzazione temporaneo. Chiusura per la quale non è stata operata alcuna alternativa con i risultati sotto gli occhi di tutti.


“Ho avuto assicurazione dal Prefetto di Agrigento Nicola Diomede che mi ha dato disponibilità a  convocare una riunione operativa per valutare lo stato della viabilità interna e stabilire come affrontare le criticità”. Lo dice il vice presidente del gruppo Pd all’Ars e sindaco di Bivona Giovanni Panepinto.
“ Purtroppo le ultime piogge hanno peggiorato la viabilità delle strade di collegamento tra i comuni dell’area interna della provincia di Agrigento ed i principali assi di collegamento, – continua – ed ho ritenuto doveroso avvisare il Prefetto sui possibili rischi avendo la disponibilità è a convocare una riunione con il Commissario ed i tecnici del Libero Consorzio di Agrigento, i dirigenti dell’Anas, i sindaci ed i tecnici della protezione civile.

Agrigento Cisl e Anolf Progetto Fiducia.
Corso per “Mediatrice familiare integrata”, riservato esclusivamente alle donne straniere presenti sul territorio.
La formazione si baserà su quattro moduli:
-giuridico-legale, con normative sull’integrazione, sui contratti collettivi di lavoro colf-badanti e normative sulle assunzioni dei lavoratori stranieri;
-psico-sociale;
-sanitario;
-comunicazione sociale.
Il fine è quello di preparare le utenti come assistenti familiari “integrate” ossia concepite come modello assistenziale volto ad assicurare l’erogazione coordinata e continuativa di prestazioni sanitarie e sociali ed assicurare capacità di mediazione con tutti i componenti del nucleo familiare ospitante.
Il corso si svolgerà nella sala conferenze Anolf Cisl, in piazza Pirandello 18, Agrigento e sarà di 36 ore.
Al termine della formazione verranno offerti due Buoni Lavoro, di 4 mesi ciascuno, da utilizzare per l’assistenza presso famiglie preventivamente contattate e selezionate secondo i criteri utilizzati dai Comuni ai fini dell’erogazione dei benefici previsti dal Sostegno per l’Inclusione Attiva.
Il requisito principale  richiesto ai partecipanti è una discreta conoscenza della lingua italiana e l’interesse verso questa tipologia di lavoro.
Il corso è tenuto dalla responsabile dello sportello Anolf Fiducia Ornella Rosso.
Maurizio Saia
Segretario Cisl

Sui fondi del Parco archeologico di Agrigento l’assessore
regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio si comporta come
“mandrake”. Trovo grave che le risorse incassate nel parco agrigentino
tramite i ticket di ingresso per i servizi di fruizione turistica,
esempio unico in Sicilia di valorizzazione dei beni culturali, vengano
spostati per finanziare il bilancio della regione e addirittura i
parchi meno virtuosi. Con l’emendamento del governo all’articolo 26
della legge finanziaria si è toccato davvero il fondo. L’assessore
Vermiglio, dopo questa scelta folle, farebbe bene a dimettersi ed a
tornare alla sua professione”. Lo afferma Michele Cimino, portavoce di
Sicilia Futura e deputato all’assemblea regionale siciliana.

Lo spray all’Oleoresin Capsicum, meglio conosciuto come “spray al peperoncino” entra, da oggi, ufficialmente nella dotazione dei poliziotti dell’U.P.G.S.P. della Questura di Agrigento e dei Commissariati di P.S.
Dopo una scrupolosa attività didattico – formativa dedicata all’addestramento all’uso di detto strumento di dissuasione e autodifesa, i poliziotti potranno avvalersi del citato dispositivo per neutralizzare temporaneamente un comportamento aggressivo.
Dopo una prima fase di sperimentazione, che si è positivamente conclusa in alcune città campione, si è voluto dotare gli operatori della Polizia di Stato, impiegati nell’attività di prevenzione e di controllo del territorio, che sono più esposti a reazioni violente di malintenzionati, di questo ulteriore strumento.
In considerazione delle caratteristiche peculiari dell’Oleoresin Capsicum, tutti i poliziotti che ne potrebbero farne uso sono stati istruiti sulle relative norme di sicurezza e sulle precauzioni da osservare, nonché sulle procedure da seguire nei casi in cui lo spray al peperoncino sia stato utilizzato verso i malintenzionati che, una volta messi in sicurezza, saranno sottoposti alle procedure di decontaminazione, mediante l’apposito kit in dotazione agli agenti.
Lo spray Capsicum sarà usato dagli operatori della Squadra Volante e dei Commissariati di P.S della provincia nei casi previsti dalla norma che disciplina l’uso dei mezzi di coazione fisica da parte delle Forze dell’Ordine, al fine di evitare che un comportamento aggressivo possa essere portato ad ulteriori conseguenze.

Sarà la magia della Valle dei Templi, la stessa che per due anni di seguito è stata scelta come esclusivo scenario per feste e convention di Google, a rappresentare l’Italia nella corsa al Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa. Vince su 97 candidature il progetto «Agri Gentium: landscape regeneration» attuato dal Parco archeologico e scelto dal ministero dei Beni culturali per la ricognizione nel territorio italiano di progetti volti alla tutela e alla valorizzazione sia del paesaggio sia del patrimonio materiale e immateriale.
Il giardino degli dei

Euforico, fra i pendii sui quali svettano il Tempio della Concordia e il Tempio di Giunone il direttore del Parco, l’architetto Giuseppe Parello, interlocutore diretto di docenti ed esperti dell’università di Palermo, della facoltà di agraria, delle aziende Val Paradiso, della cantina Cva di Canicattì, delle «Ferrovie Kaos» e del Fai, il Fondo ambiente italiano, tutti partner del progetto. Una sorta di rete che consente ad ogni angolo della valle di splendere. A cominciare dall’area sottostante i templi, la Kolimbetra, il «giardino degli dei» ristrutturato dal Fai con il ripristino di piscine, ruscelli, viali odorosi di agrumi, colorati dai melograni, come lo descrisse Luigi Pirandello anche in una novella pubblica nel 1913 sulla terza pagina del Corriere della Sera.

I 150 anni di Pirandello

Fiero del riconoscimento per questo riconoscimento che proietta la vecchia Girgenti nella corsa europea il sindaco Lillo Firetto, impegnato a presentare la Festa del mandorlo in fiore in programma per marzo e, con il Distretto turistico Valle dei Templi, il Festival della Strada degli scrittori, da maggio a giugno, in coincidenza con il centocinquantesimo anniversario dalla nascita di Pirandello. Un progetto che valorizza i luoghi natii, da Racalmuto a Porto Empedocle, di Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, dello stesso Pirandello e di tanti altri scrittori.

Le menzioni

I 97 progetti presentati secondo il regolamento di un apposito bando del ministero sono stati valutati da una Commissione presieduta da Fabio De Chirico e composta da personalità note per il loro impegno nel settore della cultura e del paesaggio, Paolo Pejrone, Bartolomeo Pietromarchi, Marino Sinibaldi, Andrea Sisti, Carlo Tosco e Pietro Valentino. Attribuite due menzioni speciali al Parco Nord di Milano per «la città verde» e al comune di Ostana , nel Cuneese, per il «coinvolgimento delle forze sociali nel contrasto dello spopolamento e dell’abbandono». Determinanti per la scelta della candidatura di Agrigento gli obiettivi raggiunti per la riqualificazione dei luoghi attraverso la valorizzazione di tutte le componenti storico-culturali materiali e immateriali che caratterizzano la Valle. Appunto, dagli ameni percorsi lungo i viali della Kolimbetra, il giardino promosso dal Fai come suo “luogo del cuore”, alle escursioni sui treni storici delle Ferrovie, fino alle novità enogastronomiche di una Valle dove gli ulivi secolari producono un prelibato olio, come succede per i vigneti sotto i templi con un nettare imbottigliato a Canicattì, il Diodoro.

Teatro e scrittori

Tutte tappe obbligate di quella Strada degli scrittori che ha il cuore nella Valle dove continua lo scavo per fare venire alla luce, dopo secoli di ricerca, il Teatro greco finalmente individuato la scorsa estate. Meta di turisti richiamati così da un’offerta sempre più ampia mentre sul piano giudiziario procede, seppure lentamente, l’abbattimento di una parte delle costruzioni abusive realizzate ai margini del Parco. Un’attenzione massima che impedisce comunque ogni altro nuovo abuso, come sottolinea l’architetto Parello: «Un segnale importante per affermare un nuovo rapporto con il territorio fondato sulla legalità e sulla tutela dei valori culturali. Procedendo attraverso il “restauro attivo del paesaggio”, coinvolgendo pienamente comunità e istituzioni…». Un meccanismo virtuoso sottolineato dalla funzionaria responsabile della selezione al ministero, Magda Alessandro, che parla di «un effetto domino» pensando all’insieme del progetto che spazia fra giardini, treni, attività economiche e culturali attivate dentro e fuori l’area dei Templi: «Un’apertura che non tradisce, ma esalta la cultura della tutela».
fonte corriere.it

Non poteva finire così, senza stanarla la verità, e la pazienza e la tenacia di Donata Bergamini, della sua famiglia e dei suoi legali con a capo l’avvocato Fabio Anselmo che mai sono state riposte, adesso sono state ricompensate, almeno in parte.

Dopo l’ennesima inchiesta archiviata nel dicembre del 2015, il procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, ha chiesto al Gip la riapertura delle indagini sulla morte del giocatore del Cosenza, deceduto in circostanze ancora misteriose il 18 novembre del 1989 sulla SS 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico.

foto di nunzio garofalo

Il procuratore ritiene ci siano gli elementi per riaprire il caso e analizzare nuovamente i fatti. Ci sarebbero dunque una serie di elementi che non erano stati completamente valutati in precedenza. Inoltre c’è la possibilità di utilizzare nuove e sofisticate tecnologie per eseguire accertamenti medico-legali che dovrebbero togliere ogni dubbio sulla morte del calciatore, per sapere come morì, sperando di poter conoscerne anche il vero perché. Il corpo di Denis Bergamini sarà così riesumato e sottoposto a nuove valutazioni del caso.

La richiesta della Procura di riaprire il caso è arrivata a seguito dall’istanza dei legali della famiglia Bergamini che mai hanno accettato la prima versione, secondo la quale Denis era morto suicida.

E’ proprio Donata, sorella del calciatore a rilasciare una dichiarazione al Sicilia24h che reca in se speranza ma anche cautela: “Sono contenta ma molto cauta. Ho piena fiducia nel procuratore capo Eugenio Facciolla. E’ un momento molto doloroso ma indispensabile, questo. Il mio avvocato Fabio Anselmo fin da subito, aveva capito che il nodo della vicenda era nelle perizie medico legali e per questo ci si è informati circa le nuove e ultime tecnologie in questo campo, considerato che si tratta di dover riesumare un corpo sepolto quasi 28 anni fa. Non voglio un altro caso Cucchi, anche se il corpo di Stefano ha parlato sin da subito, proprio come quello di Denis. Ed è propri seguendo il caso Cucchi che si evince l’importanza fondamentale del lavoro svolto con le nuove tecnologie dal professor Fineschi, che non conosce il caso di mio fratello, ma che contattammo per chiedergli se dopo così tanti anni, ci fossero strumenti tecnologici che potessero essere utili su un corpo sepolto da così a lungo. Credo che questo a mio fratello, gli sia dovuto

Ed è lo stesso avvocato Fabio Anselmo, raggiunto telefonicamente a confermare l’importanza di questa decisione: “Siamo molto soddisfatti. Attendiamo il provvedimento del Gip con fiducia. Sarà delicata e fondamentale l’eventuale nomina dei periti che dovranno svolgere gli accertamenti necessari”.

Adesso tocca attendere, ma tanto si attende da decenni. Ma soprattutto non si molla.

Simona Stammelluti


Non poteva finire così, senza stanarla la verità, e la pazienza e la tenacia di Donata Bergamini, della sua famiglia e dei suoi legali con a capo l’avvocato Fabio Anselmo che mai sono state riposte, adesso sono state ricompensate, almeno in parte.
Dopo l’ennesima inchiesta archiviata nel dicembre del 2015, il procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, ha chiesto al Gip la riapertura delle indagini sulla morte del giocatore del Cosenza, deceduto in circostanze ancora misteriose il 18 novembre del 1989 sulla SS 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico.

foto di nunzio garofalo


Il procuratore ritiene ci siano gli elementi per riaprire il caso e analizzare nuovamente i fatti. Ci sarebbero dunque una serie di elementi che non erano stati completamente valutati in precedenza. Inoltre c’è la possibilità di utilizzare nuove e sofisticate tecnologie per eseguire accertamenti medico-legali che dovrebbero togliere ogni dubbio sulla morte del calciatore, per sapere come morì, sperando di poter conoscerne anche il vero perché. Il corpo di Denis Bergamini sarà così riesumato e sottoposto a nuove valutazioni del caso.
La richiesta della Procura di riaprire il caso è arrivata a seguito dall’istanza dei legali della famiglia Bergamini che mai hanno accettato la prima versione, secondo la quale Denis era morto suicida.
E’ proprio Donata, sorella del calciatore a rilasciare una dichiarazione al Sicilia24h che reca in se speranza ma anche cautela: “Sono contenta ma molto cauta. Ho piena fiducia nel procuratore capo Eugenio Facciolla. E’ un momento molto doloroso ma indispensabile, questo. Il mio avvocato Fabio Anselmo fin da subito, aveva capito che il nodo della vicenda era nelle perizie medico legali e per questo ci si è informati circa le nuove e ultime tecnologie in questo campo, considerato che si tratta di dover riesumare un corpo sepolto quasi 28 anni fa. Non voglio un altro caso Cucchi, anche se il corpo di Stefano ha parlato sin da subito, proprio come quello di Denis. Ed è propri seguendo il caso Cucchi che si evince l’importanza fondamentale del lavoro svolto con le nuove tecnologie dal professor Fineschi, che non conosce il caso di mio fratello, ma che contattammo per chiedergli se dopo così tanti anni, ci fossero strumenti tecnologici che potessero essere utili su un corpo sepolto da così a lungo. Credo che questo a mio fratello, gli sia dovuto
Ed è lo stesso avvocato Fabio Anselmo, raggiunto telefonicamente a confermare l’importanza di questa decisione: “Siamo molto soddisfatti. Attendiamo il provvedimento del Gip con fiducia. Sarà delicata e fondamentale l’eventuale nomina dei periti che dovranno svolgere gli accertamenti necessari”.
Adesso tocca attendere, ma tanto si attende da decenni. Ma soprattutto non si molla.
Simona Stammelluti

A causa dell’esondazione del fiume Salso nel territorio di Licata il Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale ha chiuso al traffico con provvedimento d’urgenza due strade provinciali, la SP n. 38 Licata – Contrada Cascino – Montesole – SS 115 e la SP n. 67 Licata – Poggio Carrubbella – Pisciotto – Torre di Gaffe.
Il transito delle auto è assolutamente interdetto per ovvi motivi di sicurezza e sino a cessata emergenza.

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Il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciche’ ha incontrato, insieme al capogruppo all’Ars Marco Falcone, i deputati  azzurri a Palazzo dei Normanni, per discutere delle elezioni regionali. Nel corso dell’incontro, che ha visto un articolato confronto tra tutti i partecipanti, si è discusso del rafforzamento delle liste nelle circoscrizioni provinciali, affinché Forza Italia abbia una significativa affermazione a livello territoriale. Si è posto altresì l’accento sul programma, che sarà stilato sia a livello regionale che provinciale. Il commissario Micciche’ ha infine confermato l’incontro, per lunedì prossimo, con i partiti alleati con i quali sarà tracciato il percorso per le consultazioni regionali.