Febbraio 2017 - Pagina 25 di 101 - Sicilia 24h
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“L’assessore Gianluca Miccichè ha fatto bene a dimettersi, ma secondo me andrebbe cacciato via dall’Ars a calci nel sedere”. Lo ha detto all’Adnkronos Pif, l’attore e regista che questa mattina partecipa a una protesta dei disabili davanti alla Regione. Presenti anche i fratelli Alessio e Gianluca Pellegrino, i due giovani disabili che non erano stati ricevuti dall’ormai ex assessore alle Politiche sociali della Sicilia, Gianluca Miccichè, che dopo le polemiche sollevate dalla trasmissione delle Iene, ieri si è dimesso. “Non bastano le dimissioni – dice Pif – deve lasciare lo scranno dell’Ars a undicimila euro al mese”. “Oggi mi sarebbe piaciuto andare a Mondello a prendermi il sole – dice Pif – ma sono qui perché porto avanti da tempo questa battaglia per i disabili. Il problema è che devi urlare, questa non è una emergenza. L’assessore Miccichè è indegno perché uno che ricatta moralmente due tetraplegici non merita di stare all’Ars”. Pif fa riferimento alla visita fatta dall’ex assessore Miccichè ai due fratelli disabili, nel corso della quale, senza sapere di essere filmato, ha detto ai due fratelli: “Aiutatemi a restare”. “Quello che ha fatto Miccichè non è da cristiani – dice – non è degno di rappresentare il popolo”. “La colpa non è di Miccichè ma di chi lo vota – dice – se fa questo con dei disabili cosa fa con le persone normodotate? Il diritto qui diventa una merce di scambio”. “Oggi siamo qui perché chiediamo quando partirà il servizio all’assistenza che gli spetta di diritto – dice – io non ci dormo la notte. Ieri mi sono svegliato all’alba pensando a Miccichè. Non è possibile. E lui è solo un simbolo”.

La Terza Commissione del Csm ha indicato il pm di Palermo Nino Di Matteo per uno dei 5 posti di sostituto alla Direzione nazionale antimafia. In passato, invece, il pm del processo Stato-mafia era stato escluso dalla rosa di candidati proposti al plenum. Dovra’ essere il plenum di Palazzo dei Marescialli a dare il via libera definitivo, in una delle prossime riunioni, al passaggio di Di Matteo alla Procura guidata da Franco Roberti.

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Moms meeting: uno spazio per le mamme
raggiunge l’obiettivo economico prefissato con il crowdfunding
e parte con la realizzazione concreta del progetto
Palermo, 21 febbraio 2017 – E’ giunta al termine la raccolta per il crowdfunding attivata nell’ambito di C10 – Insieme a Coca-Cola per 10 città italiane: il progetto pilota promosso da Coca-Cola Italia – con il supporto dei partner tecnici DeRev e Fondazione EYU – volto a stimolare e supportare il cambiamento realizzando concretamente campagne di inclusione sociale in grado di contribuire al miglioramento della qualità della vita degli abitanti di una comunità o di un quartiere.
“Moms meeting: uno spazio per le mamme” – che vuole offrire un ambiente accogliente per le mamme immigrate e creare uno spazio in cui svolgere incontri e attività dedicate all’integrazione delle donne straniere – è riuscito nell’intento di raccogliere metà dell’investimento necessario ad avviare le attività proposte in fase di candidatura.
Di conseguenza, nel pieno rispetto delle promesse fatte, il progetto ha anche ottenuto il cofinanziamento da parte di Coca-Cola Italia: un contributo tangibile che premia l’impegno dimostrato dall’Associazione promotrice Santa Chiara con il raggiungimento del traguardo prefissato e che mira a garantire la cifra totale richiesta.
Da oggi parte quindi l’impegno dell’Associazione Santa Chiara per la realizzazione concreta di “Moms meeting: uno spazio per le mamme”, che vedrà la luce nel corso del 2017.
IL PROGETTO MOMS MEETING: UNO SPAZIO PER LE MAMME
“Moms meeting: uno spazio per le mamme” si propone di migliorare, con nuovi arredi e servizi igienici, le condizioni di due stanze del Centro Infanzia Migrante, che, una volta ristrutturate, verranno messe a disposizione dei volontari per attività dedicate alle mamme.
Il progetto mira a sviluppare l’interazione tra stranieri per favorire l’inclusione sociale, in particolare delle donne, che spesso si ritrovano relegate in casa, con poche occasioni di socializzazione e scarse opportunità di emancipazione.
“Moms meeting” ha come obiettivo quello di diventare uno spazio di incontro dedicato alle donne e alle giovani mamme immigrate dove condividere esperienze e fare amicizia, ma anche curare il benessere e la salute, attraverso colloqui con assistenti sociali e psicologi, oltre a visite mediche con specialisti in pediatria e ginecologia.
A livello concreto il progetto prevede l’adeguamento di alcuni spazi da dedicare alle donne, in particolare alle madri dei ragazzi accolti presso il Centro Infanzia Migrante, che diversamente non avrebbero altri luoghi di socializzazione e confronto. Gli spazi rinnovati verrebbero messi a disposizione delle mamme che potrebbero usufruire dei servizi di consulenza medico-sanitaria e utilizzare il centro come punto di incontro.
“Moms meeting: uno spazio per le mamme” è un progetto che verrà avviato non appena saranno conclusi i lavori di risistemazione dei locali dedicati alle mamme: una sala per colloqui, una sala per attività di gruppo e i servizi igienici. A partire dall’inaugurazione dei nuovi spazi verrà attivano un servizio di consulenza con assistenti sociali e personale medico due volte la settimana.
Gli appuntamenti di incontro e consulenza resterebbero attivi a tempo indeterminato come servizi aggiuntivi a quelli già offerti alla comunità dall’Associazione Santa Chiara.
Il progetto “Moms meeting: uno spazio per le mamme” è stato candidato al bando C10 dall’Associazione Santa Chiara, realtà attiva dal 1995 sul territorio del quartiere dell’Albergheria-Ballarò a Palermo. L’associazione Santa Chiara ha finalità di promozione sportiva, socioculturale, turistico-sociale, e di attività assistenziali, educative, formative, a favore soprattutto dei giovani, con particolare attenzione ai minori a rischio e agli immigrati, è legata all’Opera Salesiana e si avvale della collaborazione volontaria di sette educatori che operano all’oratorio, quattro operatrici ed educatrici che conducono il Centro Infanzia Migranti, una psicologa, un assistente sociale e due confratelli salesiani che coordinano tutte le attività educative del Centro.
Per maggiori informazioni sul progetto:
· Coca-Cola Journey – http://www.coca-colaitalia.it/storie/palermo-moms-meeting-uno-spazio-per-le-mamme
· DeRev – https://www.derev.com/moms-meeting

Cinque  rinvii a giudizio sono stati chiesti dalla Procura della Repubblica di Agrigento, nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, di omicidio colposo, simulazione di reato, favoreggiamento personale, abusivismo edilizio e violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Coinvolti nella vicenda Maria Grazia Cuva, 52 anni, Antonio Ferraro, 55 anni, Roberto Lauricella Donisi, 47 anni, Giovanni Garlisi, 36 anni, e Gioacchino Caracciolo, 40 anni.  Secondo la Procura agrigentina, la morte sul lavoro di un operaio, Giuseppe Gioacchino Bordonaro, 52 anni, sarebbe stata nascosta allorchè Garlisi, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori relativi ad un manufatto abusivo, avrebbe raccontato ai medici dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì di avere investito col proprio furgone Bordonaro, che sarebbe stato a lavoro in nero, colto in strada a raccogliere erbacce.

Il Gip del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, su proposta del pubblico ministero, Brunella Sardoni, a seguito dell’udienza camerale tenutasi il 19.12.2016, ha emesso un’ordinanza di archiviazione del procedimento per diffamazione a mezzo stampa a carico di Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap, e di Marco Venturi, ex assessore regionale delle attività produttive, difesi dall’ avv. Annalisa Petitto (ordinanza notificata il 20.02.2017), scaturito da una denuncia presentata nel 2012 da Stefano Catuara, ex presidente del Consorzio Asi di Agrigento, Giovanni Manganella, Filippo Panarisi, Giovanni Cani, Aldo Piscopo e Salvatore Gangi, ex amministratori del Consorzio.
Nell’ordinanza di archiviazione il Gip, in sintesi, evidenzia l’esercizio del diritto di cronaca; che la Corte dei Conti ha condannato per danno erariale gli ex vertici consortili, così dimostrando che le dichiarazioni rese da Cicero e Venturi non erano destituite di fondamento e che si sono riferiti a fatti e situazioni che hanno avuto il loro rilievo in termini di attendibilità. Inoltre, il Gip ha rilevato che non vi è nessun dubbio sulla esistenza e rilevanza dell’interesse pubblico collegato alle dichiarazioni di Cicero e Venturi.
Catuara e gli altri ex amministratori nel 2012 avevano querelato Cicero e Venturi per alcune dichiarazioni diffuse dalla stampa: Cicero aveva denunciato alla stampa: “Le gravissime responsabilità del disastro Asi di Agrigento, sommerso dai debiti, segnato da violazioni di legge e possibili compiacenze con la criminalità organizzata, sono addebitabili sia agli ex vertici consortili che a tutta la dirigenza del consorzio..”; “Una gestione dell’Asi di Agrigento a dir poco opaca”; “Lo spaccato delle nomine effettuate senza i requisiti di legge, la disastrosa gestione situazione economica e altri di inquietante sta emergendo dall’Asi di Agrigento..”, Venturi, in sintesi, aveva denunciato alla stampa: “Gli ex vertici consortili ed il colletti bianchi avevano lasciato indisturbate le imprese in odore di mafia..”; “Pagamenti effettuati in violazioni alle leggi, indebite maggiorazioni alle indennità degli amministratori e dei vertici burocratici, innalzamento dei livelli dirigenziali..”.
Cicero e Venturi, inoltre, hanno chiesto al pubblico ministero di verificare gli estremi del reato di calunnia a carico di Catuara e degli altri ex amministratori per altri fatti come esposti nella suddetta denuncia, valutando la trasmissione d’ufficio degli atti alla Procura della Repubblica di Agrigento.


Conclusi, lo scorso fine settimana, i primi due giorni di festa, si prepara il secondo momento del Carnevale di Sciacca. Si arriverà alla ripresa dei cortei mascherati, con due eventi collaterali. Il primo è previsto giovedì prossimo 23 febbraio 2017 con “Maschere Speciali a San Michele”. L’appuntamento è in piazza Gerardo Noceto, dalle ore 16 alle 19.
“Obiettivo principale dell’iniziativa – dicono gli assessori David Emmi e Salvatore Monte – è l’integrazione sociale, la partecipazione attiva di tutti, nessuno escluso. In piazza Noceto assisteremo a uno spettacolo con musica e balli che avrà per protagonisti dei ragazzi speciali, con diverse abilità. Ci saranno anche i ragazzi del gruppo mascherato del Peppe Nappa e momenti di degustazione, con spremute d’arance e panini con salsiccia”.
L’evento è organizzato dagli assessorati alle Politiche Sociali e allo Spettacolo, con la collaborazione della Casa di Cura “Santa Maria del Giglio” di Sciacca e la partecipazione di diversi enti e associazioni di volontariato impegnate nel sociale: Crescere Insieme, Agape, Orchidea, Istituto Walden, comunità “Il Giglio” di Mazara del Vallo, Avis, CittadinanzAttiva,  il comitato di Sciacca della Croce Rossa Italiana, Universo Donna/Laboratorio dei Sogni, comitato di quartiere di San Michele e l’ufficio UO S6 10 Agrometeorologia – servizi innovativi e ricerca in agricoltura dell’Assessorato regionale Agricoltura.
Gli assessori David Emmi e Salvatore Monte nell’invitare cittadini e turisti a partecipare allo spettacolo, ringraziano gli enti, le associazioni, i comitati e le attività commerciali di San Michele che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.
Le sfilate dei gruppi mascherati e dei carri allegorici, posizionati al Viale della Vittoria, riprenderanno sabato prossimo 25 febbraio e proseguiranno fino a martedì 28 febbraio, per quattro giorni consecutivi.

Ripiomba nel silenzio assoluto la vertenza Porto Empedocle.
Dopo la convocazione del consiglio comunale straordinario,
consiglieri e amministratori si sono assopiti, probabilmente
pensando, a torto, che il  loro compito si esaurisse con gli
interventi nell’assisse.
La lentezza della politica, fa a pugni con l’emergenza dei
lavoratori, dei cittadini e dell’intera collettività, che richiedono
un cambio di passo.
Probabilmente mancano le idee, l’esperienza, ma in quel consiglio
comunale alcune proposte ci sono state.
Dalla necessità di un tavolo tecnico urgente che incontrasse i
vertici della ex Italcementi per chiedere il progetto industriale per
Porto Empedocle e la bonifica delle aree non utilizzate, che
porterebbe tanto lavoro, alla istituzione di una commissione di
indagine ambientale, necessaria alla luce delle dichiarazioni
dell’amministrazione che lamentava un alto tasso di malattie e
inquinamento.
Definire il progetto Porto Empedocle, programmare linee strategiche
per attrarre investimenti (vedi i patti attuativi del Masterplan per
il mezzogiorno) e far fronte alle numerose emergenze, acqua, rifiuti,
bonifiche e dissesto idrogeologico, deve essere la missione
dell’amministrazione comunale.
L’area industriale di Porto Empedocle, rischia di restare fuori dalle
risorse disponibili 5,7 miliardi previsti per la Sicilia nei Patti
regionali già siglati.
Lavoratori e cittadini sono stanchi di performance sui social network
e polemiche continue, il tempo è scaduto è arrivato il momento di
mettere in campo impegno e conoscenze insieme alla capacità di
creare aggregazione su interessi specifici di interesse collettivo.
Pertanto allo scopo di stimolare le azioni dell’amministrazione
comunale per accedere ai fondi nazionali ed europei e concentrarsi
sulla realizzazione di progetti esecutivi, chiediamo con la massima
urgenza la costituzione di un tavolo tecnico urgente che coinvolga le
organizzazioni sindacali dei lavoratori e altri attori sociali
interessati allo sviluppo industriale, nonché le istituzioni del
territorio.
Maurizio Saia
Segretario Cisl

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Oggetto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA IN MERITO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA CON PARTICOLARE RIGUARDO AL RITIRO DEI CASSONNETTI NELLE ZONE DI CAMPAGNA.
PREMESSO CHE:
• la raccolta differenziata porta a porta è un sistema di gestione dei rifiuti che prevede il periodico ritiro a domicilio della spazzatura, al fine di incrementare l’incidenza della raccolta differenziata;
• vengono generalmente ritirati i diversi tipi di rifiuti (organico destinato al compostaggio, vetro-alluminio, carta-cartone, plastica, secco non riciclabile) in giorni e contenitori diversi. I rifiuti solidi urbani indifferenziati vengono solitamente ritirati solamente una o due volte a settimana e vengono rimossi dalle strade di tutta l’area interessata i cassonetti per i rifiuti indifferenziati, in modo da indurre i cittadini a riciclare la maggior quantità possibile per non dover tenere i rifiuti in casa per parecchi giorni;
• chi abita in campagna ha un kit di contenitori che deve mettere sulla strada statale;
• ciò è in contrasto con le norme vigenti;
• è impossibile attuare il porta a porta per le sopra evidenziate utenze e, pertanto, bisognerebbe collocare grossi cassonetti diversamente colorati ed idonei a ricevere i rifiuti, previa individuazione di aree destinate, in centri di raccolta accessibili a tutti;
RILEVATO CHE:
• quanto è stato rappresentato sopra è frutto di numerosissime segnalazioni da parte dei cittadini;
• gli utenti devono poter contare su una funzionalità del servizio oltre che su una capillare azione informativa (ubicazione dei centri, orari di apertura, cosa è possibile conferire, modalità di fruizione, regolamento);
CONSIDERATO CHE:
la tempestiva individuazioni di centri di raccolta accessibili a tutti, al fine di collocarvi grossi cassonetti colorati in base alla tipologia di rifiuto, è necessaria ed urgente per tutte le motivazioni sopra esposte.
Tutto ciò premesso, rilevato e considerato
SI INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
• Se e quali interventi intende assumere questa Amministrazione Comunale;
• Se si è già provveduto a fare un sopralluogo nelle aree di campagna abitate per individuare centri di raccolta, conformi alle disposizioni vigenti, accessibili a tutti;
• Quando prevede di compiere tali interventi.
Porto Empedocle, lì 18/02/2017
Il Consigliere
Rino Lattuca


Al termine dell’udienza preliminare tenutasi ieri, presente il pubblico ministero Alessandra Russo, il Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha disposto un nuovo rinvio a giudizio per l’avv. Giuseppe Arnone per i reati di inosservanza dell’ordine dell’Autorità, oltraggio e resistenza al Pubblico Ufficiale, nonché diffamazione pluriaggravata in danno del capo del Commissariato di pubblica sicurezza di Licata, Marco Alletto e dell’attuale sindaco di Agrigento, Lillo Firetto.
La vicenda prende le mosse dalla manifestazione per l’anniversario della liberazione del 25 aprile 2016, tenutasi a Licata, nel corso della quale l’Arnone, con tre suoi sodali, anch’essi rinviati a giudizio, secondo l’accusa, ha turbato il sereno svolgimento della manifestazione, mediante l’esposizione di un manifesto contenente accuse di mafia e di corruzione in danno del sindaco Firetto.
Nell’occasione lo stesso, nel disattendere l’invito rivoltogli dagli Agenti della Polizia di Stato, di non turbare lo svolgimento della manifestazione, non esitava, secondo l’accusa, ad inveire contro gli stessi, anche con frasi ingiuriose, resistendo agli ordini che gli venivano legalmente impartiti.
Il dibattimento, innanzi al Giudice del Tribunale di Agrigento, Giancarlo Caruso, avrà inizio il 26 aprile.
Lo stesso Gup, ha invece emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti dello stesso avv. Arnone, con riferimento al reato contestatogli, di svolgimento di manifestazione  pubblica senza preventivo avviso al Questore.
Il rinvio a giudizio segna l’epilogo delle innumerevoli istanze di astensione e ricusazione, una delle quali già dichiarata inammissibile dalla Corte di Appello di Palermo, che l’avv. Arnone ha proposto, al fine di impedirgli di giudicarlo, nei confronti del Gup Francesco Provenzano, che ha invece dimostrato di volere garantire la stabilità e il corretto funzionamento dell’Ufficio Giudiziario.
A finire sotto processo, dunque, oltre ad Arnone, anche Gaetano Gaglio, Vania Palillo e Marco La Mendola.
Si spera, adesso, che l’avvocato Arnone, sia estremamente contento del fatto che proprio i due quotidiani on line da lui accusati di occultare le notizie per non meglio specificati motivi, inveendo sui social ad ogni più sospinto, abbiano pubblicato la presente notizia.
Così come lo stesso Gaglio, imperituro frequentatore di facebook, il quale nella sua bacheca ha stilato pagelle dei buoni e dei cattivi, fra apparati della magistratura e giornalisti. Ovviamente il sottoscritto e questo giornale appartengono alla seconda categoria e assicuriamo che gli insulti non sono mai mancati. Stavolta è toccato scrivere a noi senza insultare alcuno.
Da vedere, infine, per la gioia di Arnone, se il resto di tutta la stampa agrigentina pubblicherà questa notizia.