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Lusinghiero successo per il Giardino Botanico del Libero Consorzio di Agrigento che nella classifica nazionale del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal Fondo Ambiente Italiano, si è classificato al primo posto in provincia di Agrigento e all’ottavo in Sicilia.
I risultati del censimento sono stati comunicati stamani dal Fai, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Milano. Nella classifica, pubblicata online sul sito “Iluoghidelcuore.it”,  il Giardino Botanico si è posizionato al primo posto in provincia di Agrigento,  con 3911 voti (superando siti come  la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi) e ottavo in Sicilia.
“Il successo ottenuto dal Giardino Botanico – ha detto il  Commissario straordinario del Libero Consorzio Roberto Barberi – premia il lavoro svolto nel corso del tempo, dall’ex provincia per la tutela, salvaguardia e valorizzazione di un bene di grande valenza naturalistica, nel cuore della Valle dei Templi”.
Il Giardino Botanico rappresenta un “polmone verde” per  Agrigento, una sorta di museo a cielo aperto delle essenze e piante della macchia mediterranea esteso circa sette ettari (circa 70mila metri quadrati) incastonati nel cuore della Valle dei Templi, in via Demetra, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell’antica Akragas e del Parco archeologico.
Al Giardino Botanico sono presenti circa 20mila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze diverse espressioni tipiche della vegetazione mediterranea.
Oltre a questo inestimabile patrimonio vegetale, sono inoltre presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne naturali visitabili, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza.
All’interno del Giardino sono inoltre visitabili una serie “terrazze” che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori un’ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi.
È visitabile inoltre un “erbario” con centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai visitatori.
Il censimento “I Luoghi del Cuore”promosso dal Fondo Ambiente Italiano dal 2003 è rivolto a tutti i cittadini italiani e stranieri ed è finalizzato a segnalare i luoghi italiani che gli stessi amano e che vorrebbero vedere difesi, valorizzati, recuperati.
L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico, artistico, naturalistico del Paese.
Attraverso il censimento, il Fai sollecita periodicamente le istituzioni locali e nazionali competenti affinché riconoscano l’interesse dei cittadini italiani verso le bellezze locali e mettano a disposizione le forze necessarie per il recupero di uno o più luoghi segnalati.
Le immagini del Giardino sono inoltre visionabili sul sito del Libero Consorzio (link YouTube) e sul profilo Facebook dell’Ente “Urp informa Agrigento”.

I Luoghi del Cuore: il Giardino botanico di Agrigento primo in provincia    Con 3911 voti si piazza davanti alla Valle dei Templi e alla Scala dei Turchi
Lusinghiero successo per il Giardino Botanico del Libero Consorzio di Agrigento che nella classifica nazionale del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal Fondo Ambiente Italiano, si è classificato al primo posto in provincia di Agrigento e all’ottavo in Sicilia. I risultati del censimento sono stati comunicati stamani dal Fai, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Milano. Nella classifica, pubblicata online sul sito “Iluoghidelcuore.it”,  il Giardino Botanico si è posizionato al primo posto in provincia di Agrigento,  con 3911 voti (superando siti come  la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi) e ottavo in Sicilia. “Il successo ottenuto dal Giardino Botanico – ha detto il  Commissario straordinario del Libero Consorzio Roberto Barberi – premia il lavoro svolto nel corso del tempo, dall’ex provincia per la tutela, salvaguardia e valorizzazione di un bene di grande valenza naturalistica, nel cuore della Valle dei Templi”.Il Giardino Botanico rappresenta un “polmone verde” per  Agrigento, una sorta di museo a cielo aperto delle essenze e piante della macchia mediterranea esteso circa sette ettari (circa 70mila metri quadrati) incastonati nel cuore della Valle dei Templi, in via Demetra, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell’antica Akragas e del Parco archeologico.Al Giardino Botanico sono presenti circa 20mila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze diverse espressioni tipiche della vegetazione mediterranea.Oltre a questo inestimabile patrimonio vegetale, sono inoltre presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne naturali visitabili, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza.All’interno del Giardino sono inoltre visitabili una serie “terrazze” che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori un’ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi.È visitabile inoltre un “erbario” con centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai visitatori.Il censimento “I Luoghi del Cuore”promosso dal Fondo Ambiente Italiano dal 2003 è rivolto a tutti i cittadini italiani e stranieri ed è finalizzato a segnalare i luoghi italiani che gli stessi amano e che vorrebbero vedere difesi, valorizzati, recuperati.L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico, artistico, naturalistico del Paese.Attraverso il censimento, il Fai sollecita periodicamente le istituzioni locali e nazionali competenti affinché riconoscano l’interesse dei cittadini italiani verso le bellezze locali e mettano a disposizione le forze necessarie per il recupero di uno o più luoghi segnalati.Le immagini del Giardino sono inoltre visionabili sul sito del Libero Consorzio (link YouTube) e sul profilo Facebook dell’Ente “Urp informa Agrigento”.

ingresso Tempio di Giunone
A precisazione di quanto comunicato ieri in merito all’adesione alla campagna “M’illumino di meno”, si chiarisce che non è previsto l’ingresso del pubblico all’interno del Parco archeologico della Valle dei templi.
Sarà invece svolta una breve manifestazione davanti l’ingresso del Tempio di Giunone.

Il Lions club Agrigento host invita i cittadinialla festa del risparmio energetico venerdì 24 febbraio, ore 17.30, ingresso Tempio di Giunone
A precisazione di quanto comunicato ieri in merito all’adesione alla campagna “M’illumino di meno”, si chiarisce che non è previsto l’ingresso del pubblico all’interno del Parco archeologico della Valle dei templi.
Sarà invece svolta una breve manifestazione davanti l’ingresso del Tempio di Giunone.

Sono scattate stamani, all’alba, le manette per quattro persone ritenute responsabili del reato, in concorso, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per le quali il Giudice per le indagini preliminari, Monica Marino, su richiesta del Procuratore aggiunto  Sebastiano Ardita e del Sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Fabrizio Monaco, ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Trattasi di: Salvatore Condò, 29 anni; Claudio Condò, 24 anni entrambi di Locri (Rc); Gaetano Errigo,25 anni di  Reggio Calabria e Vincenzo Sergi, 46 anni di Careri (Rc)

Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile di Messina, coordinate dal Sostituto procuratore Monaco, hanno fatto emergere evidenti responsabilità in merito al trasporto di ingenti quantitativi di marijuana che gli odierni arrestati, tutti di origine calabrese, trasferivano dalla Calabria in Sicilia.
Intercettazioni telefoniche e ambientali raccontano dei trasferimenti della marijuana in carichi che si aggiravano, ogni volta, sui 5 chili, facilmente trasportabili in valigie e trolley sui traghetti che collegano le due sponde.
Risale al 6 ottobre del 2015 l’arresto di Gaetano Errigo, sorpreso agli imbarcaderi messinesi dai poliziotti della Squadra mobile con più di 5 chili di erba pronta ad essere smerciata. Era stato fermato presso la rada San Francesco, a piedi, con al seguito un comune trolley nero. Dentro i poliziotti avevano trovato 9 confezioni sotto vuoto ed una avvolta in un sacco di plastica contenenti 5 chilogrammi e duecento circa di derivato della canapa indiana, il tutto custodito in un sacco di carta per mangimi.
Il quadro d’insieme ricostruito dai poliziotti conferma che non si era trattato di un caso isolato.
Gli odierni arrestati, tre dei quali studenti universitari presso la locale facoltà d’Economia e di fatto residenti a Messina, non erano spacciatori improvvisati.
Le conversazioni intercettate, per quanto camuffate da un linguaggio criptico e dall’uso di termini relativi a capi d’abbigliamento che sostituivano quelli relativi a qualità e peso della sostanza stupefacente da trasportare, rivelano un ripetuto traffico di valigie di “robbe nuove”, e dei rischi e degli escamotages da usare nel caso di controlli delle forze di polizia o di poliziotti in transito su traghetti e aliscafi.
I quattro arresti sono stati eseguiti stamani dai poliziotti della Squadra mobile di Messina, coadiuvati da quelli della Squadra mobile di Reggio Calabria, del Reparto prevenzione crimine Calabria meridionale e dei Commissariati di Pubblica Sicurezza presenti nella provincia di Reggio Calabria. Al momento, altre due persone interessate dall’odierna ordinanza di misura cautelare sono irreperibili ed attivamente ricercati.
Nel corso degli arresti di stamani, i poliziotti hanno trovato in casa dei fratelli Condò, a Messina, un chilo e 800 grammi di marijuana e l’occorrente per il confezionamento delle singole dosi: un bilancino di precisione, buste in cellophane e una macchinetta per il sottovuoto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due sono stati trasferiti in carcere.

“La Capitaneria pensa che questa invasione di ruggine nel bagnasciuga della scala dei turchi sia causata dalle piogge che hanno trasportato il materiale ferroso dalla collina che sovrasta la spiaggia.
Il Direttore dell’ARPA pensa che la responsabilità sia delle navi che trasportano il sale che, mentre aspettavano di entrare in porto, hanno lavato le stive e poi lo scirocco ha fatto il resto”. Lo scrive l’Associazione ambientalista Mareamico, Delegazione di Agrigento, sulla sua pagina Facebook. La stessa Associazione chiede: “Venga bonificata la spiaggia al più presto”.

Questa sera, aderendo all’iniziativa “Mi illumino di meno”, il tempio di Giunone, alla Valle dei Templi di Agrigento, resterà al buio. L’iniziativa ripresa nella città dei Templi dal Lions Club è partita dalla trasmissione radiofonica “Cartepillar” e subito adottata dalle maggiori istituzioni nazionali. La stessa ha come obiettivo la sensibilizzazione al risparmio energetico. L’ingresso alla Valle sarà gratuito.

Spiacevole episodio per un alunno della scuola media “Federico II” nel quartiere di Villaggio Mosè.
Il giovane studente – durante l’ora di educazione fisica – è caduto rovinosamente al suolo riportando diverse escoriazioni su mani e gambe. Qualche graffio e niente più ma – giunti al momento di medicare le ferite – l’amara scoperta: non c’è la cassetta di pronto intervento e neanche il disinfettante.
Così, segnalano i familiari.
Il ragazzo ha – quindi – dovuto chiamare i genitori per essere prelevato da scuola ed essere medicato.
Fortunatamente l’episodio si è limitato a qualche escoriazione e niente più ma – oltre ad essere un obbligo di legge – è importante soprattutto in una scuola avere sempre l’indispensabile per prestare il primo soccorso.

Una donna di Licata, di 34 anni, è finita nei guai per aver segnalato, mediate i fari della propria auto, un posto di blocco in prossimità della cittadina marinara. La donna ha cercato di avvertire le auto che provenivano dalla parte opposta ma non si è accorta di aver dato l’”allerta” proprio ad una pattuglia di carabinieri. A quel punto gli stessi l’hanno inseguita, fermata e multata. La donna è stata, tra l’altro trovata sprovvista di patente di guida e il mezzo era senza assicurazione. Il tutto ha comportato una sanzione di 6.000 euro.

Tre uomini, nello specifico, Franco Lo Manto, 43 anni, e Francesco Orlando, 22 anni, di Palma di Montechiaro e Gioacchino Bellavia, 43 anni, di Favara, sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione del Villaggio Mosè ,e dai colleghi del Nucleo Radio Mobile di Agrigento, perchè accusati di furto. I tre sono fermati in in contrada Chimento-Fagotto “mentre erano intenti a rubare matetriale ferroso” da un deposito della zona all’interno i Militari dell’Arma hanno trovato un camion sospetto con una grù. L’arresto è avvenuto nel pomeriggio di ieri.

Un uomo di 35 anni, di Palma di Montechiaro, è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Agrigento, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e tentata estorsione. L’uomo avrebbe fatto prostituire una donna rumena, con la quale avrebbe poi ripreso una relazione, e per impedirle di tornare nella sua patria, le avrebbe sottratto il passaporto. Era stata la donna stessa a denunciare il compagno.

Furto in una villetta sulla S.S. 115 in territorio di Palma di Montechiaro. Ignoti hanno preso di mira la dimora di un imprenditore edile del luogo e, approfittando dell’assenza temporanea della famiglia di quest’ultimo, si sono intrufolati dentro per poi razziare tutto quanto vi fosse di valore. Dai primi riscontri pare che il malvivente, o i malviventi, abbiano portato via qualcosa come 10 mila euro in contanti e altro materiale. Il valore del bottino sfiorerebbe i 20.000 euro. Del atto si stanno occupando le forze dell’ordine.