Febbraio 2017 - Pagina 14 di 101 - Sicilia 24h
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Tre uomini di Licata sono stati denunciati, a piede libero, dai carabinieri della locale Compagnia. L’accusa per loro è di aver rivenduto auto che gli erano state sequestrate. I mezzi erano stati, dopo la confisca, affidati temporaneamente ai proprietari, che hanno pensato di rivenderli. Da qui la denuncia alla Procura di Agrigento.

I carabinieri di Agrigento denunciato, alla Procura della Repubblica della Città dei Templi, un uomo di 37 anni, per l’ipotesi di reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Lo stesso, a seguito di perquisizione veicolare, al Villaggio Mosè, è stato trovato in possesso di 13 grammi di marijuana.

A seguito del rientro nei limiti previsti per la conformità dell’acqua agli standard previsti dal Decreto legislativo n° 31 del 2001, con provvedimento adottato in data odierna, il Sindaco Angelo Cambiano, ha revocato la propria ordinanza n° 7 del 21 gennaio scorso, con la quale aveva inibito all’uso potabile l’acqua erogata in città, in quanto presentava della contaminazioni.
Dopo l’interdizione, e il ritorno alla normalità dei valori, da oggi, quindi, sarà nuovamente possibile utilizzare l’acqua erogata anche per fini potabili.

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Si condivide in pieno la richiesta, da parte della Cisl, della costituzione di un “tavolo tecnico urgente” che coinvolga le organizzazioni Sindacali, il mondo imprenditoriale, la politica a livello Nazionale, Regionale e Comunale, affinché si possa addivenire ad una seria proposta di rilancio industriale dell’intera area. Bisogna tenere alta l’attenzione sulla intera vicenda emarginando chi, con sterili ed inopportune dichiarazioni, cerca di creare solo confusione NON facendo gli interessi degli ex lavoratori.
Il rilancio dell’area è ormai improcrastinabile.
L’azienda, se pur proprietaria dell’area su cui insiste l’insediamento industriale, deve dimostrare grande disponibilità ad interfacciarsi con chi ha voglia di investire in quell’area. Solo con l’insediamento di nuove realtà produttive si potrà dire fine a questa triste vicenda.


Girgenti Acque comunica che, considerata l’Ordinanza Sindacale n. 52 del 23 febbraio 2017, con la quale viene parzialmente revocata l’Ordinanza n. 16 del 01/02/2017, si ripristina l’utilizzo dell’acqua ad uso potabile limitatamente al tratto di Via De Sica compreso tra l’intersezione con Via Attilio Zuccagnini Orlandini ed il civico n° 26.
Si rileva che il Gestore, già in data 30/01/2017, ha comunicato agli Enti preposti, che i campioni d’acqua prelevati ed analizzati avevano evidenziato parametri conformi al D.lgs. 31/01 in detta zona.

Domani mattina, sabato 25 febbraio il senatore Giuseppe Marinello, Presidente della commissione Ambiente e Territorio al Senato, effettuerà un sopralluogo presso la Scala dei turchi di Realmonte , uno dei gioielli ambientali della Sicilia. Il Presidente della Commissione Ambiente alle ore 9,30 farà visita alla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle e successivamente, accompagnato dal comandante della Capitaneria e da Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento si recherà alla Scala dei turchi per un sopralluog


Il giudice di Palermo Patrizia Ferro ha condannato tra medici,infermieri e impiegati amministrativi 9 persone per essersi assentati dal lavoro pur risultando presenti. Questa è l’ennesimo scandalo di assenteismo che ultimante ha preso il sopravvento  anche nella città di Palermo, e si è preso atto di una pesante condanna di due anni di carcere ,pena sospesa, e ad 800 euro di multa. al dott. Matracia, ex medico del Palermo Calcio. Stessa pena per Carmela Termini. Fenomeno che si è ripresentato nel capoluogo siciliano, dopo che nei mesi scorsi un analogo casi si è verificato al Buccheri la Ferla, dove tre infermieri sono stati licenziati per aver usufruito della mensa tramite una manipolazione di badge e senza riportare l’addebito nello stipendio.
Questo sistema dei furbetti del cartellino, rimane un sistema penoso e ignobile verso tanta gente che non ha la fortuna di avere un lavoro, o di non avere a cuore le sorti di pensare a svolgere bene il proprio dovere, ma come sempre purtroppo ci si accoda “all’usanza” di pensare di essere superiore o più scaltro dell’altro …….
Antonio David

Il deputato nazionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, in occasione dell’esame del decreto “Milleproroghe” alla Camera, ha presentato un ordine del giorno, approvato come raccomandazione, “al fine – afferma Gallo – di rappresentare, ancora una volta, all’attenzione del Governo e del Parlamento l’esigenza non più rinviabile di tutelare migliaia di lavoratori precari che da tanti anni prestano servizio negli Enti Locali della Regione Siciliana, e i cui contratti di lavoro sono scaduti lo scorso 31 dicembre 2016. I lavoratori Lsu siciliani – aggiunge Riccardo Gallo –   attendono da anni di essere stabilizzati attraverso una misura legislativa del Governo e dell’Assemblea regionale siciliana. Aspettiamo il prossimo decreto Madia sulla pubblica amministrazione, per avere la conferma se, come è stato annunciato dal Ministro, saranno previsti interventi in favore del bacino dei lavoratori socialmente utili della Regione Siciliana, titolari di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. Occorre vigilare sull’operato del Governo e di quanto accade alla Regione Sicilia, affinché finalmente possa definirsi positivamente una vicenda che si protrae da troppi anni e che coinvolge migliaia di lavoratori e di famiglie, che attendono un segnale positivo in merito alla stabilizzazione dei posti di lavoro. Continuerò a impegnarmi per evitare ulteriori tensioni sociali con una  definitiva soluzione strutturale ad un problema socio-economico che interessa una vasta platea di soggetti precari dell’Isola.”


Agrigento –“ I tragediatori sono coloro che vestono la maschera dei puri per celare il volto dei collusi”. Così, presso la biblioteca “Mario La Rocca”, per iniziativa dell’Amministrazione del sindaco Lillo Firetto, l’ex presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Francesco Forgione,  ad Agrigento per la presentazione del suo libro, ha spiegato al pubblico il perché di quel testo, considerato scomodo, di denunzia contro la mafia e soprattutto contro un certo qual modo “sospetto” di fare antimafia. Alla presentazione del volume era presente uno dei simboli dell’antimafia dell’isola, Giovanni Impastato del Centro Impastato di Cinisi, che nel suo intervento ha invitato i giovani ad essere ottimisti, circa la possibilità di debellare la cultura mafiosa presente nel territorio.
“ Questo libro – ha invece spiegato Forgione – è un invito affinchè  l’antimafia smetta di essere appannaggio di pochi per ritornare ai tanti ragazzi e alle tante risorse della società civile che in questi anni, spesso in silenzio o nell’indifferenza generale, hanno continuato a lottare e operare per estirpare il cancro delle mafie dalla società”. Giovanni Impastato, fratello del giornalista Peppino che nel 1978 pagò con la vita la lotta alla mafia e le denunzie contro il boss dell’epoca Tano Badalamenti ha testimoniato l’impegno civile del Centro, aperto a tutti,  ricordando la figura di mamma Felicia cui oggi è dedicata la casa memoria a Cinisi.
A coordinare l’incontro è stato il giornalista Gero Tedesco.
Il volume “ I tragediatori ” si trova a disposizione dei lettori presso la biblioteca comunale “La Rocca”.

“Flat tax per i contribuenti e riconoscimento, da parte dello Stato, dei commercialisti quali titolari di pubblica funzione, come per i notai. Sono necessarie queste due svolte per salvare il nostro sistema fiscale”. Cosi’ il deputato della Lega-Noi con Salvini, Alessandro PAGANO, che stamattina ha partecipato a un convegno nazionale a Palermo organizzato da alcune sigle sindacali dei commercialisti italiani. “Di fronte a un popolo vampirizzato dal fisco – spiega PAGANO – la soluzione e’ prevedere una Fiat Tax al 20%, in modo tale da sgravare i contribuenti dall’assurda persecuzione che li affligge affinche’ rinasca la propensione al consumo, all’investimento e al risparmio. Sul piano organizzativo, i commercialisti sono diventati una figura indispensabile per la gestione dei tributi, senza di loro il sistema crollerebbe. Per questo serve un pieno riconoscimento giuridico della loro funzione pubblica”.