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La replica, all’articolo pubblicato su La Repubblica Palermo del 25 febbraio 2017 della presidente della Associazione Amici di Agrigento e rappresentante del Movimento Noi Liberi, composto da 10 associazioni appartenenti alla provincia di Agrigento.
Dall’abbandono al sospetto!
Si apprende con stupore che il Palazzo d’Orleans finalmente ha deciso di occuparsi dei disabili gravissimi di tutta la Sicilia e, soprattutto di quelli residente in provincia di Agrigento, al fine di accertare se la loro disabilità sia vera o sia stata accertata con leggerezza!
Nell’interesse dei disabili, la scrivente, unitamente a tutte le associazioni della provincia di Agrigento, innanzi all’inerzia della pubblica amministrazione e alla loro inefficienza nell’erogazione dei servizi da garantire ai disabili attraverso il FNA  anni 2014/2015 – ormai protratta quindi da diversi anni – si è rivolta al Presidente Crocetta per chiedergli aiuto: evidentemente non si è stati abbastanza chiari!
Con il presente comunicato la scrivente rende noto, a chi avesse ancora qualche dubbio, che nessuna indagine, nessuna, potrà far arretrare di un solo passo il lungo e tortuoso cammino –  intrapreso dalla scrivente e da altre associazioni – diretto ad assicurare  la “Libertà” e un “vero progetto di vita” ad ogni persona diversamente abile assistita.
Ormai si è stanchi, ciò che serve dallo Stato e dalla Regione sono fatti concreti, aiuti immediati.
Il Distretto Socio Sanitario D1 – capofila Agrigento –  “ i cui disabili sono miracolosamente moltiplicati” ancora oggi il progetto  gravissimi anno 2013 è bloccato ; i disabili gravissimi hanno già da tempo segnalato alle competenti autorità giudiziarie, i disservizi da parte degli enti e chiesto di accertare le cause connesse agli stessi.
Chiaramente anche il Presidente Crocetta è a conoscenza di tale sgradevole fatto!
I disabili hanno chiesto, ancora, alla VI Commissione Regione Sicilia di essere ascoltati in ordine alle scelte operate per il riparto del Fondo di non autosufficienza anno 2015, il quale risulta, a parere di chi scrive, discriminatorio nei confronti delle persone disabili che hanno diritto a beneficiare di parte del fondo, in misura eguale ad altre persone affette da altre forme di disabilità.
Purtroppo nel Distretto Socio Sanitario D1 vi sono molte persone, affette da disabilità gravissima, dimenticate dallo Stato e dalla Regione Sicilia; chi scrive sarebbe ben felice di sapere che un ragazzo gravemente disabile non lo sia più o lo sia meno: purtroppo ciò non potrà accadere!
Queste persone hanno un nome e un cognome e chiedono rispetto, un rispetto che viene negato da una Regione che prevede, per i disabili, continue sottoposizioni a visite innanzi alle commissioni mediche.
Ed infatti: la commissione che ha esaminato i disabili gravissimi “ miracolosamente moltiplicati” , è una commissione medica dell’ASP di Agrigento, che  visita le medesime persone disabili più volte durante l’anno, ritenuto che per ogni richiesta di fruizione di servizi pubblici, è necessario ( ai fini dell’erogazione del servizio stesso) sottoporsi a visita medica.
In sintesi, ciò comporta che: i disabili, a causa delle loro gravissime condizioni, che tra l’altro necessitano di continui ricoveri e di assistenza continua, non riescano a presentare alcuna istanza o a sottoporsi alla visita medica richiesta ai fini dell’erogazione; questo farraginoso sistema, determina, di certo,
un risparmio di spesa per la Regione che non dovrà assistere i disabili impossibilitati, loro malgrado, a rispettare con rigore tutta la procedura richiesta;
la mancata fruizione di un servizio per il disabile che lo avrebbe certamente aiutato.
Ciò che stupisce in realtà, non è il  “miracolo della moltiplicazione dei disabili” né l’indagine che sarà avviata dalla Regione o da altri, bensì l’assenza della Regione Sicilia per la tutela dei deboli.
Solo per fare un esempio: con documentazione alla mano, la scrivente ha segnalato al Presidente Crocetta un dato che, per ovvie ragioni, non corrisponde alla realtà: con riguardo al Distretto Socio Sanitario D9  – comune capofila Gela – dalla tabella in allegato del DDG n. 2598 del 4 ottobre 2016  non risulta alcun disabile a cui erogare il servizio.
Ciò è un dato che non potrà mai essere coerente con la realtà e, su questo, il Presidente Crocetta sarà perfettamente d’accordo ritenuto che: Gela è il comune italiano in cui è nato, in cui ha rivestito la qualità di primo cittadino, che vanta una popolazione di circa 80.000 abitanti e per cui, il Presidente avrà certamente avuto l’onore e l’onere di conoscere qualche persona disabile! Magari qualcuno che ha bussato alla sua porta per chiedergli assistenza, per il riconoscimento di un diritto previsto dalla Costituzione!
Ed ancora: ciò su cui si dovrebbe indagare sono le ragioni connesse alla mancata fruizione da parte di alcuni distretti dei Progetti di “Vita Indipendente” oggi applicati in soltanto 15 ambiti territoriali come perfettamente  risulta dal D:D:320/s5del 1 marzo 2016.
Tra questi 15 ambiti territoriali il Distretto D1 capofila Agrigento non compare! Sarebbe bello capire perché non compare visto che i disabili nel distretto D1 esistono e, senza alcun dubbio, hanno diritto ad accedere ai Progetti di Vita Indipendente.
Tutto questo è incredibile, nel senso autentico del termine!
Indaghiamo, indaghiamo su tutto però!
Le persone disabili nascono tali, non per volontà propria, e la loro assistenza dev’essere obbligatoria e costituire il fine primario di ogni istituzione pubblica.

La replica, all’articolo pubblicato su La Repubblica Palermo del 25 febbraio 2017 della presidente della Associazione Amici di Agrigento e rappresentante del Movimento Noi Liberi, composto da 10 associazioni appartenenti alla provincia di Agrigento.
Dall’abbandono al sospetto!
Si apprende con stupore che il Palazzo d’Orleans finalmente ha deciso di occuparsi dei disabili gravissimi di tutta la Sicilia e, soprattutto di quelli residente in provincia di Agrigento, al fine di accertare se la loro disabilità sia vera o sia stata accertata con leggerezza!  Nell’interesse dei disabili, la scrivente, unitamente a tutte le associazioni della provincia di Agrigento, innanzi all’inerzia della pubblica amministrazione e alla loro inefficienza nell’erogazione dei servizi da garantire ai disabili attraverso il FNA  anni 2014/2015 – ormai protratta quindi da diversi anni – si è rivolta al Presidente Crocetta per chiedergli aiuto: evidentemente non si è stati abbastanza chiari! Con il presente comunicato la scrivente rende noto, a chi avesse ancora qualche dubbio, che nessuna indagine, nessuna, potrà far arretrare di un solo passo il lungo e tortuoso cammino –  intrapreso dalla scrivente e da altre associazioni – diretto ad assicurare  la “Libertà” e un “vero progetto di vita” ad ogni persona diversamente abile assistita.Ormai si è stanchi, ciò che serve dallo Stato e dalla Regione sono fatti concreti, aiuti immediati. Il Distretto Socio Sanitario D1 – capofila Agrigento –  “ i cui disabili sono miracolosamente moltiplicati” ancora oggi il progetto  gravissimi anno 2013 è bloccato ; i disabili gravissimi hanno già da tempo segnalato alle competenti autorità giudiziarie, i disservizi da parte degli enti e chiesto di accertare le cause connesse agli stessi.Chiaramente anche il Presidente Crocetta è a conoscenza di tale sgradevole fatto!  I disabili hanno chiesto, ancora, alla VI Commissione Regione Sicilia di essere ascoltati in ordine alle scelte operate per il riparto del Fondo di non autosufficienza anno 2015, il quale risulta, a parere di chi scrive, discriminatorio nei confronti delle persone disabili che hanno diritto a beneficiare di parte del fondo, in misura eguale ad altre persone affette da altre forme di disabilità.Purtroppo nel Distretto Socio Sanitario D1 vi sono molte persone, affette da disabilità gravissima, dimenticate dallo Stato e dalla Regione Sicilia; chi scrive sarebbe ben felice di sapere che un ragazzo gravemente disabile non lo sia più o lo sia meno: purtroppo ciò non potrà accadere!Queste persone hanno un nome e un cognome e chiedono rispetto, un rispetto che viene negato da una Regione che prevede, per i disabili, continue sottoposizioni a visite innanzi alle commissioni mediche.Ed infatti: la commissione che ha esaminato i disabili gravissimi “ miracolosamente moltiplicati” , è una commissione medica dell’ASP di Agrigento, che  visita le medesime persone disabili più volte durante l’anno, ritenuto che per ogni richiesta di fruizione di servizi pubblici, è necessario ( ai fini dell’erogazione del servizio stesso) sottoporsi a visita medica. In sintesi, ciò comporta che: i disabili, a causa delle loro gravissime condizioni, che tra l’altro necessitano di continui ricoveri e di assistenza continua, non riescano a presentare alcuna istanza o a sottoporsi alla visita medica richiesta ai fini dell’erogazione; questo farraginoso sistema, determina, di certo, un risparmio di spesa per la Regione che non dovrà assistere i disabili impossibilitati, loro malgrado, a rispettare con rigore tutta la procedura richiesta;la mancata fruizione di un servizio per il disabile che lo avrebbe certamente aiutato.Ciò che stupisce in realtà, non è il  “miracolo della moltiplicazione dei disabili” né l’indagine che sarà avviata dalla Regione o da altri, bensì l’assenza della Regione Sicilia per la tutela dei deboli.Solo per fare un esempio: con documentazione alla mano, la scrivente ha segnalato al Presidente Crocetta un dato che, per ovvie ragioni, non corrisponde alla realtà: con riguardo al Distretto Socio Sanitario D9  – comune capofila Gela – dalla tabella in allegato del DDG n. 2598 del 4 ottobre 2016  non risulta alcun disabile a cui erogare il servizio. Ciò è un dato che non potrà mai essere coerente con la realtà e, su questo, il Presidente Crocetta sarà perfettamente d’accordo ritenuto che: Gela è il comune italiano in cui è nato, in cui ha rivestito la qualità di primo cittadino, che vanta una popolazione di circa 80.000 abitanti e per cui, il Presidente avrà certamente avuto l’onore e l’onere di conoscere qualche persona disabile! Magari qualcuno che ha bussato alla sua porta per chiedergli assistenza, per il riconoscimento di un diritto previsto dalla Costituzione! Ed ancora: ciò su cui si dovrebbe indagare sono le ragioni connesse alla mancata fruizione da parte di alcuni distretti dei Progetti di “Vita Indipendente” oggi applicati in soltanto 15 ambiti territoriali come perfettamente  risulta dal D:D:320/s5del 1 marzo 2016. Tra questi 15 ambiti territoriali il Distretto D1 capofila Agrigento non compare! Sarebbe bello capire perché non compare visto che i disabili nel distretto D1 esistono e, senza alcun dubbio, hanno diritto ad accedere ai Progetti di Vita Indipendente. Tutto questo è incredibile, nel senso autentico del termine! Indaghiamo, indaghiamo su tutto però! Le persone disabili nascono tali, non per volontà propria, e la loro assistenza dev’essere obbligatoria e costituire il fine primario di ogni istituzione pubblica.


Anche Noi con Salvini, con il suo segretario nazionale Angelo Attaguile, ha preso parte stamane alla manifestazione “Liberiamo Corso Sicilia dall’abusivismo e dal degrado” con tanto di raccolta firme tra i residenti esasperati e i commercianti penalizzati. Un evento che ha visto tutte le forze di centrodestra unite e compatte così come sta avvenendo al tavolo regionale.
“L’abusivismo commerciale e la contraffazione, che camminano a braccetto, secondo uno studio di Confcommercio producono al settore un danno di ben 17,2 miliardi di euro all’anno di fatturato, per una perdita di imposte dirette e contributi pari a 1,5 miliardi di euro. Una vera e propria piaga – commenta l’on. Angelo Attaguile- che si può eliminare solo agendo con grande determinazione. Quella che non si vede qui a Catania, specie al corso Sicilia, dove in pieno giorno e in pieno centro gli abusivi fanno affari d’oro alla faccia dei commercianti onesti oppressi con una tassazione record proprio da quello Stato che dall’abusivismo dovrebbe tutelarli”.
E Angelo Attaguile lancia anche una proposta concreta: “istituiamo in prefettura un coordinamento locale fra Comuni, associazioni di categoria, Forze dell’Ordine, Agenzia dell’Entrate e ASL per rafforzare le azioni sinergiche di lotta all’abusivismo in tutte le sue forme”.
Il segretario nazionale di Noi con Salvini, ricorda anche gli altri punti del programma di “Salvini premier” studiati per rilanciare anche un settore in piena crisi come il commercio: “un fisco giusto basato sulla flat tax, la famosa aliquota unica che noi vediamo come ottimale al 15%. L’abolizione progressiva di tutte le tasse slegate dal reddito reale, in primis IRAP e tasse sulla casa. E, infine, uno dei cavalli di battaglia salviniani ossia l’abolizione degli studi di settore, idea tanto apprezzata da artigiani, commercianti, liberi professionisti e commercialisti“.


Il Dr.M.S. di 41 anni ,nato a Palma di Montechiaro,  aveva partecipato alla procedura concorsuale su base regionale  finalizzata al reclutamento del personale docente di scuola secondaria di primo e secondo grado per la classe di concorso “Laboratori di scienze e tecnologie meccaniche”; nell’ambito di tale procedura concorsuale lo stesso sosteneva  la prova scritta a Palermo e le prova pratica a Trapani. La commissione riteneva non sufficiente il punteggio complessivo attribuito al docente palmese, tant’è che lo stesso non veniva inserito nell’elenco dei candidati ammessi a sostenere la prova orale, con conseguente esclusione dalla procedura concorsuale; ma il docente palmese, non condividendo l’operato della commissione, e ritenendo illegittimo il bando di concorso, ha proposto un ricorso davanti al TAR del Lazio, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Mario La Loggia,contro il Ministero dell’istruzione, per l’annullamento sia del provvedimento di esclusione del ricorrente dalle prove orali, sia del decreto ministeriale avente ad oggetto il bando di concorso, nella parte in cui sono stati individuati i criteri e le modalità per la valutazione delle prove e dei titoli. In particolare gli avvocati Rubino e La Loggia hanno sostenuto che la normativa di riferimento prevede che le commissioni giudicatrici dispongono di cento punti , di cui quaranta per le prove scritte, quaranta per la prova orale e venti per i titoli, citando all’uopo copiosa giurisprudenza del Consiglio di Stato ; mentre il bando di concorso aveva alterato il principio di cui sopra, attribuendo trenta punti per la valutazione delle prove scritte e altri dieci punti per le prove pratiche, con ciò frazionando arbitrariamente le prove ed il relativo punteggio, al fine di creare un ulteriore momento di selezione non consentito dalla normativa vigente. Si è costituito in giudizio il Ministero dell’istruzione, in persona del Ministro, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, per chiedere il rigetto del ricorso. Il Tar del Lazio, Sezione terza bis, condividendo integralmente le censure formulate dagli avvocati Rubino e La loggia, ha accolto il ricorso ed ha annullato i provvedimenti impugnati, dichiarando il principio secondo cui deve essere mantenuta l’equiparazione tra l’insieme delle prove scritte e la prova pratica, con conseguente spalmatura dei quaranta punti conseguibili sulle diverse tipologie di prove, con conseguente annullamento del bando di concorso. Pertanto , per effetto della sentenza resa dal Tar del Lazio, scaturisce l’obbligo per l’amministrazione scolastica di procedere ad una nuova correzione delle prove scritte e pratiche effettuate dal ricorrente; operando una media aritmetica dei punteggi attribuiti al ricorrente, si ottiene un punteggio complessivo espresso in quarantesimi ben superiore alla soglia minima per accedere alle prove orali. Pertanto il candidato palmese verrà ammesso a sostenere la prova orale, mentre il Ministero dell’Istruzione soccombente dovrà provvedere alla rifusione del contributo unificato al ricorrente.

Nella imminente Sagra del Mandorlo in Fiore e’ stato organizzato il 20° anniversario di fondazione de “ I Piccoli del Val d’Akragas “ presso il Parco Letterario a Casa Pirandello.
La Sagra del 1997 e’ stata la prima per i Piccoli artisti del Val d’Akragas.
Una storia d’amore iniziata nel 1996 dalla passione della Famiglia Casesa per il folklore ed oggi, rappresenta il vivaio e la palestra di tanti giovani bambini diventati adulti componenti del Val d’Akragas.
Una iniziativa che intende sottolineare il significato sociale e culturale in un territorio, come quello agrigentino, nel quale e’ difficile sviluppare momenti aggregativi in mancanza di spazi ed impianti adeguati.
Grazie, infatti, alla sensibilità della Dirigente del plesso scolastico “Agrigento centro”, prof.ssa Antonella Rizzopinna, cio’ e’ stato possibile per aver concesso spazi e continuità artistica.
La scuola svolge in maniera gratuita le prove dei bambini coordinati da Clara Pace, Martina Lo Nobile e Martina Parisi guidati dal Presidente Dino Romano e dal suo staff.
Fra qualche settimana i Piccoli saranno impegnati alla Sagra del Mandorlo in fiore ed in questa circostanza ci piace ricordare e festeggiare il 20° anniversario dei Piccoli insieme al Val d’Akragas, presente, quest’anno all’evento, dopo 10 anni di assenza .

Nella imminente Sagra del Mandorlo in Fiore e’ stato organizzato il 20° anniversario di fondazione de “ I Piccoli del Val d’Akragas “ presso il Parco Letterario a Casa Pirandello.La Sagra del 1997 e’ stata la prima per i Piccoli artisti del Val d’Akragas.Una storia d’amore iniziata nel 1996 dalla passione della Famiglia Casesa per il folklore ed oggi, rappresenta il vivaio e la palestra di tanti giovani bambini diventati adulti componenti del Val d’Akragas.Una iniziativa che intende sottolineare il significato sociale e culturale in un territorio, come quello agrigentino, nel quale e’ difficile sviluppare momenti aggregativi in mancanza di spazi ed impianti adeguati.Grazie, infatti, alla sensibilità della Dirigente del plesso scolastico “Agrigento centro”, prof.ssa Antonella Rizzopinna, cio’ e’ stato possibile per aver concesso spazi e continuità artistica. La scuola svolge in maniera gratuita le prove dei bambini coordinati da Clara Pace, Martina Lo Nobile e Martina Parisi guidati dal Presidente Dino Romano e dal suo staff.Fra qualche settimana i Piccoli saranno impegnati alla Sagra del Mandorlo in fiore ed in questa circostanza ci piace ricordare e festeggiare il 20° anniversario dei Piccoli insieme al Val d’Akragas, presente, quest’anno all’evento, dopo 10 anni di assenza .

Anche quest’anno, la Giunta comunale ha deliberato il finanziamento di 1.000 euro a favore dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” per la realizzazione del Progetto Trinity, promosso dall’assessorato alla Pubblica Istruzione per i ragazzi che frequentano le nostre scuole.
L’anno scorso, grazie a questo contributo, è stato possibile attivare un corso specifico pomeridiano madrelingua di quaranta ore e trenta studenti di terza media della “Pietro D’Asaro” di Racalmuto hanno potuto così superare a pieni voti il terzo livello dell’esame d’inglese TRINITY.
L’esaminatrice inglese è rimasta molto soddisfatta della preparazione raggiunta dagli studenti, complimentandosi con i docenti della scuola prof. Concetta Marranca, prof. Marisa Busuito e con l’esperta madrelingua Elisabetta Cipolla.
Per chi frequenta le scuole medie o superiori è consigliata una certificazione Cambridge ESOL o Trinity – dichiara l’assessore alla pubblica istruzione dott.ssa Carmela Matteliano. Il trinity è un esame sulla lingua inglese riconosciuto in tutto il mondo da scuole pubbliche ed università. Gli esami Trinity sono riconosciuti come esami di accertamento delle competenze linguistiche. Il Trinity College London è un ente certificatore britannico e accreditato dal Ministero dell’Istruzione Italiana. E’ una certificazione riconosciuta a livello europeo ed è pertanto un elemento che conferisce maggiore veridicità alle conoscenze linguistiche della persona all’interno di un curriculum. E’ uno stimolo e una motivazione per imparare. E’ una opportunità.”
Abbiamo il dovere di investire sul futuro dei nostri ragazzi,  di favorire progetti per la formazione che aiutino gli studenti in un momento particolare della loro crescita e del loro sviluppo.- continua il Sindaco Avv. Emilio Messana. La Scuola, i ragazzi e le famiglie che la frequentano e la sostengono sono i nostri naturali interlocutori. Come amministrazione, abbiamo da sempre creduto  nell’importanza della conoscenza delle Lingue Comunitarie e ci siamo attivati, affinché ne fosse più agevole l’acquisizione, non solo finanziando il progetto Trinity, ma anche con il progetto Madrelingua che ci ha consentito di mettere a disposizione della scuola due esperti per potenziare e consolidare l’apprendimento delle lingue straniere. Inoltre, presso il Centro Sociale “Prof. Alfonso Scimè” abbiamo organizzato laboratori d’inglese per i nostri ragazzi.

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Una sconfitta che brucia. L’Akragas tiene 89 minuti al cospetto della vice capolista Foggia che – allo scadere – conquista i tre punti con l’ex Di Piazza.
Gli agrigentini vedono infrangersi un pareggio che era stato acciuffato con le unghia e con i denti contro un avversario che – valori alla mano – appare superiore. C’è il rammarico per una sconfitta partorita dopo una partita di gran sacrificio culminata con il rigore parato da Addario all’82°. Contestato dagli ex tifosi Di Piazza che – al gol segnato – ha lanciato un gesto di sfida nei confronti del pubblico dell’Esseneto.
Adesso la squadra dei Templi dovrà digerire velocemente questa bruciante sconfitta e pensare alla prossima trasferta – la prima delle due consecutive – in quel di Andria contro la Fidelis.

In attesa di avere un incontro con il Governo Regionale il prossimo 3 e 6 Marzo,i forestali attendono e sperano giorno dopo giorno un cambiamento radicale sulle sorti del loro futuro. Pensando e mettendo in atto che ad oggi niente di più sconcertante si possa ottenere o vedere e le repentine e continue attese, dove i forestali non riescono ad inserire la giusta marcia per ribaltare le sorti del comune vivere, sarebbe opportuno pensare di cambiare strategia. Forse è il caso di prendere altre vie per una possibile soluzione a riguardo, mettendo in conto che, il fatto stesso possa “far ridere” qualcuno, cioè quella di affidarsi ad un santo in terra….
Visto “il successo” avuto recentemente da PIF sulla questione dei disabili a Palermo,con dimissioni dell’Assessore Miccichè e “sputtanamento” totale sull’attuale Presidente Crocetta, l’idea di ripetere una simile azione non sarebbe da scartare se il caro e stimato PIF prendesse a cuore le sorti di migliaia di famiglie forestali siciliane. Sembra paradossale, ma visto che nessuno riesce a battere i pugni sul tavolo, la rabbia e la caparbietà del regista e reporter  palermitano certamente non è da scartare ! Carattere forte e vivo quello del ragazzo che conosce il popolo conterraneo e che mette agonismo e tanto impegno quando vuole ottenere qualcosa. Idea non male se ad oggi nessuno è riuscito ad interloquire (sindacati di base,confederali,operai) attivamente e concretamente ai problemi dei forestali, dove nessuno ha avuto il coraggio di mettere i puntini sulle “i” e mettere in tavola le vere realtà che purtroppo si sentono e vedono di anno in anno.
L’idea di intercedere per conto degli operai forestali non è da sottovalutare ,vista la rabbia messa da PIF durante l’incontro con Crocetta, dove in tanti hanno apprezzato la durezza e fermezza del problema sottovalutato , e l’impegno preso dal Governatore davanti le telecamere non è passato inosservato e difficile da non mantenere.  Quindi perché non provare con i forestali e vedere come si comporterà con la categoria più precaria di sempre ?
Antonio David

In attesa di avere un incontro con il Governo Regionale il prossimo 3 e 6 Marzo,i forestali attendono e sperano giorno dopo giorno un cambiamento radicale sulle sorti del loro futuro. Pensando e mettendo in atto che ad oggi niente di più sconcertante si possa ottenere o vedere e le repentine e continue attese, dove i forestali non riescono ad inserire la giusta marcia per ribaltare le sorti del comune vivere, sarebbe opportuno pensare di cambiare strategia. Forse è il caso di prendere altre vie per una possibile soluzione a riguardo, mettendo in conto che, il fatto stesso possa “far ridere” qualcuno, cioè quella di affidarsi ad un santo in terra….  Visto “il successo” avuto recentemente da PIF sulla questione dei disabili a Palermo,con dimissioni dell’Assessore Miccichè e “sputtanamento” totale sull’attuale Presidente Crocetta, l’idea di ripetere una simile azione non sarebbe da scartare se il caro e stimato PIF prendesse a cuore le sorti di migliaia di famiglie forestali siciliane. Sembra paradossale, ma visto che nessuno riesce a battere i pugni sul tavolo, la rabbia e la caparbietà del regista e reporter  palermitano certamente non è da scartare ! Carattere forte e vivo quello del ragazzo che conosce il popolo conterraneo e che mette agonismo e tanto impegno quando vuole ottenere qualcosa. Idea non male se ad oggi nessuno è riuscito ad interloquire (sindacati di base,confederali,operai) attivamente e concretamente ai problemi dei forestali, dove nessuno ha avuto il coraggio di mettere i puntini sulle “i” e mettere in tavola le vere realtà che purtroppo si sentono e vedono di anno in anno. L’idea di intercedere per conto degli operai forestali non è da sottovalutare ,vista la rabbia messa da PIF durante l’incontro con Crocetta, dove in tanti hanno apprezzato la durezza e fermezza del problema sottovalutato , e l’impegno preso dal Governatore davanti le telecamere non è passato inosservato e difficile da non mantenere.  Quindi perché non provare con i forestali e vedere come si comporterà con la categoria più precaria di sempre ?
Antonio David

Dopo l’incontro e lo scontro con Pif, il presidente della Regione intende mantenere la promessa del reperimento dei fondi per i disabili. E Rosario Crocetta, che al momento ha in tasca anche la delega delle Politiche sociali, si è rivolto al suo assessore alla cassa Alessandro Baccei, e, usando un rituale insolito, gli ha scritto una lettera. Subito i numeri: attualmente i soldi in bilancio per i disabili sono 20 milioni di euro. E Crocetta pretende che siano aumentati fino a 36 milioni di euro entro martedì prossimo, 28 febbraio, quando il testo di proroga a marzo dell’esercizio provvisorio di Bilancio sarà approvato dall’Assemblea regionale. E Crocetta scrive a Baccei: “So che potresti anche pensare che ci sono altre spese da affrontare, che lo Stato ci chiede il contenimento della spesa, che io voglio rispettare, ma in casi come questo i soldi vanno trovati perché, per dirla con Rousseau, occorre garantire il contratto sociale. Senza il rispetto di tale contratto viene meno anche lo Stato di diritto. Lo Stato di diritto, infatti, si regge anche sullo Stato sociale. Ti chiedo pertanto di riportare alle effettive necessità lo stanziamento relativo al fondo regionale per la disabilità. Attendo gli atti consequenziali” – conclude il presidente. E sullo sfondo della ricerca affannosa del denaro per l’assistenza ai disabili, emergono i dati del numero degli stessi disabili, che alimentano sospetti e mormorazioni perché il numero dei disabili gravi in Sicilia, dal 2013 al 2015, è più che raddoppiato, aumentando del 130,4 per cento: da 1.598 a 3.682. Nell’Isola vi è il 30 per cento di disabili in più rispetto alla media nazionale. Gli aumenti di persone bisognose di assistenza vi sono stati in tutte le province. A Palermo da 330 a 647, e ad Agrigento, prima nella classifica, vi è il maggior numero di portatori di handicap, 719, quindi più di Palermo, oltre che Catania e Messina. E ad Agrigento sono in corso tre inchieste sui benefici della legge 104. Adesso, e soltanto adesso, i controlli sono più serrati perché l’accertamento dei requisiti è affidato a nuove unità di valutazione multifunzionali, costituite da medici, psicologi e terapeuti. Tali unità in parecchi casi non sono ancora operative, e per l’accesso ai benefici si procede con il sistema tradizionale, ossia la concessione dei benefici direttamente dalle Aziende sanitarie provinciali tramite le proprie commissione mediche. Ed è in tale ambito che il sistema, di cui è stato partecipe anche l’Istituto di previdenza sociale, avrebbe subito distorsioni clientelari e corruttive, a danno dei disabili “onesti”.
fonte teleacras

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Gaetano Caristia, l’imprenditore di Siracusa titolare della Comaer, la società che stava realizzando un complesso residenziale presso Lido Russello a Realmonte, oggi sottoposto a sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria, ha denunciato presso la Procura della Repubblica di Agrigento, gli esponenti di Legambiente Domenico Fontana e Daniele Gucciardo per i reati di falso, simulazione di reato e calunnia.
“Ho preso questa decisione dopo tre anni di rispettoso silenzio – dichiara Caristia – quando ho scoperto che Legambiente da una parte chiede di costituirsi parte civile contro di me nel procedimento penale che riguarda il Piano di lottizzazione di contrada Canalotto a Realmonte e dall’altra nulla eccepisce quando i suoi esponenti più autorevoli della provincia di Agrigento, Fontana e Gucciardo, redigono, su committenza privata, un progetto esecutivo per la realizzazione di un campeggio con bungalows su una superficie pari al triplo di quella della Comaer (180.000 metri quadrati) in contrada Lido Russello, a poche centinaia di metri dagli interventi che avrebbe dovuto porre in essere la mia società e su area parimenti vincolata”.
Fontana e Gucciardo, l’uno Presidente regionale di Legambiente l’altro esponente del circolo di Agrigento presentarono nel settembre del 2013 un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento cui allegarono degli elaborati grafici e fotografici per dimostrare la commissione di presunti reati edilizi ed urbanistici da parte della società del Caristia.
Presunti reati su cui è chiamato ad esprimersi il prossimo 02 marzo il Gup Francesco Provenzano in sede di udienza preliminare.
Quelle elaborazioni grafiche allegate all’esposto, dichiara oggi Caristia sono del tutto errate e false. E per dimostrarlo ha allegato alla sua denuncia una perizia giurata dalla quale, attraverso una sovrapposizione degli elaborati di Legambiente con le carte ufficiali della Regione siciliana della fascia costiera di Realmonte, si evince una differenza che in alcuni punti supera i 13 metri della linea di demarcazione delle fasce di arretramento della battigia di 150 e 170 metri.
Con la conseguenza che gli interventi edilizi, secondo la prospettazione di Fontana e Gucciardo, ricadevano in un’area di in edificabilità assoluta.
“In questo modo – prosegue Caristia – Fontana e Gucciardo hanno tracciato una linea cui si è anche accodato il consulente di parte del Pm al momento in cui ha redatto la sua consulenza; consulenza che la mia difesa sconfesserà nel giudizio penale pendente. Oggi – conclude l’imprenditore di Siracusa – appaiono chiari i motivi della denuncia di Legambiente e la richiesta di costituzione di parte civile: la tutela degli interessi particolari di Fontana e Gucciardo e non certo il rispetto dell’ambiente”.

La Corte di Cassazione ha disposto l’annullamento della condanna a 6 anni, per Salvatore Romeo, 56 anni, di Porto Empedocle, finito a processo e condannato precedentemente, in primo grado e in Appello, per associazione mafiosa, lo scorso anno.
Salvatore Romeo era stato coinvolto nell’inchiesta denominata “Dna” e secondo gli investigatori avrebbe fatto parte della consorteria mafiosa di Porto Empedocle.
Ora arriva la sentenza della Corte di Cassazione che annulla la condanna e scagiona l’empedoclino da ogni accusa rendendolo nuovamente un uomo libero.