Si arricchisce di un nuovo episodio, la contrapposizione giudiziaria che vede protagonisti da un lato la Congregazione Femminile Serve dei Poveri che gestiva il Boccone del Povero di Favara ed i lavoratori, dipendenti della predetta Congregazione. Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Agrigento, infatti, dopo la precedente pronuncia con la quale sanciva il diritto dei lavoratori, rappresentati dall’Avv. Domenico Schembri, a ricevere un’indennità per l’illegittimità del licenziamento, ha nuovamente dato ragione agli stessi lavoratori i quali , stavolta, sostenevano che, in pendenza del rapporto di lavoro, la Congregazione aveva illegittimamente effettuato delle trattenute sulla retribuzione dei medesimi sulla scorta di una presunta fruizione di “permessi” dal lavoro. I lavoratori, rappresentati nuovamente dall’Avv. Domenico Schembri, nonostante il fatto che tra la Congregazione ed i lavoratori medesimi fosse intervenuto un accordo sindacale di rinuncia a qualsivoglia rivendicazione economica, sono riusciti a dimostrare non soltanto che i permessi non erano stati mai né richiesti né fruiti, ma anche che l’accordo sindacale intervenuto, non riguardava le somme trattenute a titolo di permessi. Con quest’ultima pronuncia, quindi, la Congregazione è stata condannata dal Tribunale di Agrigento a restituire ai lavoratori tutte le somme ingiustamente trattenute sulla retribuzione dal Gennaio ad Aprile 2015. |