
Sembra che giornalmente aprendo i quotidiani e i media notiamo che gira e rigira sono sempre le stesse facce che si alternano, per dare risalto a notizie personali o meno e, che ormai nessuno riesce più a restare a bocca aperta. Il governo regionale siciliano da questo lato ha una precedenza di prassi visto che i componenti parlamentari danno il meglio di sè quando devono parlare o sparlare del loro miglior nemico o dell’avversario politico. Facciamo l’esempio di Faraone e Crocetta che seppur appartenendo allo stesso partito politico, non fanno altro che punzecchiarsi e stuzzicarsi come se vorrebbero attirare la propria attenzione su di loro, ma certamente la gente non gode di questo, ma si inaspriscono ancor di più nel vederli litigare come dei bambini, visto che non riescono a risolvere ciò che la gente vuole o cosa si aspetta da coloro che guidano un “Governo Regionale”. Si stuzzicano sulle loro buste paghe che certamente, non sono quelle di un precario o quelle di un pensionato che tira a campà come meglio può e che non arriva a fine mese , sol perché non può godere dei tanti privilegi che la casta purtroppo gode o che non può capire i problemi che deve fare un singolo operaio anche per andare a fare la spese giornalmente.
Ridicoli è dir poco, ma non cambia niente se ci spostiamo più in là e parliamo di Cracolici, Assessore all’agricoltura e citato “benefattore” dei forestali, colui che dovrebbe cambiare le sorti del comparto con una riforma che non si è mai vista, come prospetta lui ma, che non si vedrà nemmeno come prospettano gli operai….
Passiamo alla Formazione con Marziano, altro fiore all’occhiello di un settore che non riesce ad avere pace, tra ricorsi, licenziamenti e tagli hanno licenziato,chiuso e riassunto operatori da vari enti con vari titoli e ad oggi chiudono e riaprono e non sapendo nemmeno loro come debbono comportarsi….
Passiamo alla Sanità con Gucciardi, sempre tagli e nuove assunzioni, poi bocciati dalla corte dei conti o graduatorie bloccate che riprendono a scorrere per bloccarsi nuovamente. Da non dimenticare della Lo Bello,Barresi,Cartabellotta,Caleca e tanti altri che non commentiamo e lasciamo stare visto che tutti si sono cimentati nelle loro competenze che seppur brevi hanno dato una mano ad analizzare e contribuito alle vicissitudini di questo mal governo regionale. Come notate non è questione di nomi o di sesso o di competenze, numeri che girano nei vari settori, con un turn over degno delle migliori formazioni di calcio. La differenza dei numeri dei lavoratori e i numeri della politica sono ben diversi e, oltre lo stipendio vige la malafede singola del politico di turno che si accanisce e arricchisce alle spalle del singolo cittadino. Loro vivono il tutto con calma apparente in un sistema di totale dominio sulla classe povera e debole, proprio perché il precario medio non può agire di conseguenza, penalizzato principalmente dal fatto di sentirsi debole senza soldi e senza lavoro, privato di quella dignità che la politica ha tolto, martoriato dal diritto di pagare le tasse, non avendo il diritto di lavorare. Questa non è democrazia, questa è anarchia pura e, su questo diritto negato non si può restare fermi e inerti, bisogna reagire quanto prima, perché la dignità e i valori dell’uomo vengono prima di tutto, anche del lavoro !
Antonio David – Forestalinews