L’ingegnere Paolo Filippo Pitisci, originario di Santo Stefano Quisquina, si è rivolto al Tribunale di Palermo per chiedere la condanna dell’Eas, l’ Ente acquedotti siciliani, al pagamento del compenso per l’attività da lui svolta quale ingegnere capo dei lavori di costruzione della Diga Blufi sul fiume Imera meridionale, in ragione di un incarico ufficialmente affidatogli dall’ Eas. Il Tribunale di Palermo ha condannato l’Eas al pagamento a Pitisci di oltre 170mila euro, oltre 8mila euro di interessi e spese legali. L’ Eas non ha eseguito la sentenza. E l’ ingegner Pitisci, tramite l’ avvocato Girolamo Rubino (nella foto), ha presentato un ricorso al Tar. L’ Avvocatura dello Stato si è costituita in giudizio per resistere. Ebbene, il Tar, ritenendo fondate le tesi dell’avvocato Rubino, ha accolto il ricorso, dichiarando l’obbligo dell’Eas di eseguire il giudicato entro 60 giorni, nominando commissario ad acta, per l’ipotesi di ulteriore inadempienza, il Segretario Generale della Presidenza della Regione. L’Eas è stato condannato anche al pagamento delle spese del giudizio di ottemperanza, per 2mila e 500 euro.