
Con il degenerare della condizione igienico-sanitaria e di decoro urbano causata dall’astensione arbitraria dei lavoratori delle imprese Iseda, Seap e Sap, il Comune di Lampedusa e Linosa è stato costretto a operare interventi straordinari volti alla rimozione dei rifiuti accumulatisi per le strade nei sette giorni di mancato servizio di raccolta e trasferimento degli stessi. In questo clima di disagio e intimidazione a danno della popolazione e dell’Amministrazione comunale, la sindaca Giusi Nicolini ha ritenuto di dover avvisare la cittadinanza sullo stato dei fatti al fine di tutelare i concittadini da fuorvianti strumentalizzazioni relative all’arbitraria interruzione del servizio di igiene ambientale.
Di seguito l’avviso alla cittadinanza diffuso e firmato dalla sindaca di Lampedusa e Linosa.
Avviso alla cittadinanza sull’emergenza rifiuti
Il Sindaco rende noto
⦁ In data 2 e 3 novembre i dipendenti delle Aziende che gestiscono il Servizio di Igiene Ambientale hanno scioperato nel rispetto delle norme che regolano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, per reclamare il sacrosanto diritto alle retribuzioni arretrate dal mese di luglio;
⦁ Dal 4 novembre il servizio di Igiene Ambientale è stato invece interrotto arbitrariamente, instaurando il reato di interruzione di pubblico servizio, causando danni enormi all’ambiente, alla salute pubblica e riducendo l’isola in una condizione di degrado che ci mortifica profondamente.
⦁ Le Aziende, come tutti i datori di lavoro, hanno il dovere di retribuire regolarmente il servizio prestato.
⦁ Il Comune è, invece, impossibilitato a pagare con regolarità, come tutti i Comuni delle isole che hanno le casse in sofferenza perché costretti ad anticipare il costo del trasporto dei rifiuti in Sicilia. Tale costo, fino al 2012, veniva versato alle Aziende dopo il rimborso della Regione. Dal 2013, invece, viene anticipato dal Comune, con grave scopertura di cassa.
⦁ Il Comune, inoltre, ha difficoltà a pagare regolarmente, perché non tutti i contribuenti pagano regolarmente la TARI, come viene dimostrato dalla seguente tabella:
ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014
IMPORTO RUOLO €1.401.597,04 IMPORTO RUOLO €1.945.975,82 IMPORTO RUOLO €1.824.586,23
RISCOSSO EFFETTIVAMENTE € 958.990,23 RISCOSSO EFFETTIVAMENTE € 975.089,71 RISCOSSO EFFETTIVAMENTE €1.036.024,75
A questa grave situazione di evasione, per un totale di Euro 2.202.054, 40 si aggiunge quella ereditata da GE.SA AG2, che ha gestito i ruoli dal 2008 al 2011, totalizzando un mancato introito di Euro 1.884.520,69. Il comune si sta impegnando a recuperare il dovuto da parte di ATO GESA
Se tutti i contribuenti pagassero, il Comune avrebbe oltre 4 milioni di euro in cassa con i quali si potrebbero liquidare tanti debiti e fare tante cose utili per i bisogni della comunità.
Ai politicanti e ai sobillatori di questi giorni (che istigano ad appiccare il fuoco ai contenitori ed ai rifiuti) bisogna inoltre ricordare che sono finiti i milioni di euro di trasferimenti dello Stato che c’erano fino al 2011 e che i tagli dei trasferimenti della Regione sono sempre più drammatici. I Comuni devono autosostenersi, applicando imposte con equità. Il primo criterio di giustizia è: PAGARE TUTTI E PAGARE TUTTI MENO.
L’Amministrazione è fortemente impegnata nella razionalizzazione e ottimizzazione del sistema dei rifiuti nelle nostre isole, che è stato ed è soltanto fonte di inquinamento, sprechi ed affari. La Regione, titolare dei relativi finanziamenti dello Stato, sta per espletare la gara per il completamento del Centro di stoccaggio di c.da Imbriacole e per l’acquisizione di nuovi mezzi ed attrezzature per la Raccolta differenziata. Si farà un bene all’ambiente e si conterranno i costi.
Il Comune ha già deliberato la costituzione dell’ARO per rendersi autonomo da ATO e SRR, strumenti fallimentari sotto ogni aspetto ed iniziare una nuova gestione, con una nuova gara d’appalto. Si tratta di un percorso che incontrerà resistenze e difficoltà, ma ci libererà dalla continua emergenza, dai ricatti e dalla schiavitù.
Per tutte queste ragioni non si comprende perché i dipendenti, nel reclamare i loro sacrosanti diritti, debbano causare un tale disastro ambientale colpendo i cittadini e costringendo il Comune ad occuparsi dell’emergenza, distogliendo gli uffici dal lavoro che è invece necessario per risolvere il problema alla radice e facendo il gioco di chi vuole costringerci all’emergenza.
Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo operare tutti per liberare l’isola dai rifiuti e dal ricatto degli interessi esterni all’isola legati al ciclo perverso dei rifiuti. Le inchieste giudiziarie che hanno investito questo Comune lo dimostrano. Talmente il principio di legalità è stato calpestato che non sono mai state fatte trattenute alle Aziende per i servizi non effettuati, per i contenitori non forniti, per l’interruzione del servizio. Oggi l’UTC sta applicando una sanzione di oltre 5.500 euro per ogni giornata di sciopero legittimo e di oltre 11.000 euro per l’interruzione arbitraria.
Faccio dunque appello al buon senso e alla responsabilità di tutti e mi aspetto che il sacrosanto diritto di sciopero venga esercitato nel rispetto dei diritti dei cittadini a non essere sepolti dai rifiuti, applicando le sospensioni dello sciopero come previsto dalla legge. Il Comune sarà presto in condizione di pagare man mano che la cassa lo consentirà, con priorità su tutti gli altri pagamenti.
Il Sindaco
Giusi Nicolini