Ottobre 2015 - Sicilia 24h
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„Nuova giornata domani, al piazzale del Parco letterario “Pirandello” di località Caos, del primo “Mercatino Equosolidale” organizzato dall’associazione “Sette Raggi” e dall'”Associazione italiana Agricoltura Biologica”.
Come già accaduto il 4 ottobre scorso, ogni prima domenica del mese, dalle 8 alle 14, saranno messi in vendita prodotti biologici e locali direttamente dai produttori agricoli come vino, olio, uva, prodotti di stagione, frutta e verdura, oggetti di artigianato creativo realizzato nel rispetto dell’ambiente e commercio equo solidale. In più, ci sarà un angolo dedicato al benessere psico – fisico con suoni e degustazioni.
«L’idea del mercatino Bio – spiegano dall’associazione “Sette Raggi” ed Enrico Caldara dell'”Aiab” – nasce dalla consapevolezza che un’alimentazione corretta ed equilibrata senza l’uso di sostanze chimiche, pesticidi e altro, fa bene alla salute e all’ambiente, contribuendo al riequilibrio del sistema ecologico fortemente danneggiato dalla società industriale e consumistica di cui l’uomo è diretto responsabile».
L’iniziativa si realizza anche grazie alla collaborazione del Caffè letterario “Pirandello – Nel cerchio del caos”, della Regione, del Comune di Agrigento e di Porto Empedocle, del Libero consorzio e dell’associazione culturale Il Cerchio. Per informazioni è possibile collegarsi al sito www.biodomenica.it

L’EX CONSIGLIERE COMUNALE DI AGRIGENTO GIUSEPPE DI ROSA ADERISCE AL MOVIMENTO Noi con Salvini.
Ad annunciarlo è L’On. Angelo Attaguile, segretario nazionale di Noi con Salvini.
“Il suo avvicinamento alle posizioni del Movimento non dovrebbe essere una
novità per chi conosce noi e conosce la storia politica di Di Rosa –
spiega Attaguile –  Noi con Salvini vuole con forza essere parte attiva nella vita
politica siciliana e agrigentina in particolare. Per fare questo, abbiamo bisogno di
soggetti radicati sul territorio e con una esperienza da amministratori”.
Giuseppe Di Rosa commenta: “Ho sempre condiviso la linea del Movimento come uomo libero dai sistemi che concettualmente caratterizzano la vecchia politica condizionata, soprattutto ad Agrigento, dai poteri forti. Insieme a Noi con Salvini potremo scardinare questo apparato”.

Pasta, latte, salsa, caffè e altri generi di prima necessità. E’ il carico che il consigliere comunale di Agrigento, del gruppo “Uniti per la Città”, Pasquale Spataro, ha consegnato questa mattina alla Mensa della Solidarietà di Agrigento.
“Chi è impegnato nelle Istituzioni Politiche ha un ruolo sociale – spiega Spataro  – ed io, nell’ambito di questa funzione, mi è sembrato doveroso avviare un percorso di fattiva collaborazione con la comunità “Porta Aperta”, la cui opera è rivolta ai poveri della città e a quanti hanno bisogno di aiuto e sostegno. Certo il mio è un modesto contributo e proprio per questo sono voluto uscire dall’anonimato. L’obiettivo è, infatti, quello di contaminare altri colleghi e amministratori comunali, in modo che, anche loro – sottolinea Spataro – maturino la scelta di destinare parte dei compensi, percepiti per l’esercizio dell’attività consiliare, a sostegno di questo prezioso servizio offerto dalle infaticabili suore, che fanno leva esclusivamente sulla generosità del prossimo”-
“Quando il consigliere Spataro mi ha prospettato l’avvio di questo rapporto di collaborazione, mi sono profondamente commossa”: sono la parole di suor Maria Grazia Pellitteri, che poi aggiunge: “è una iniziativa certamente apprezzabile e nobile che ci viene in soccorso specie in un momento in cui la dispensa era quasi vuota. Il mare della solidarietà si riempie con tante gocce, con gesti individuali. Mi auguro che ci siano altre sensibilità, guidate dalla mano della Provvidenza, – conclude suor Maria Grazia – pronte a donarci quanto serve per fare fronte ai bisogni quotidiani della Mensa, purtroppo sempre più frequentata anche dagli agrigentini”.

La Prima Commissione Consiliare composta dal Presidente Salvatore Borsellino, la vicepresidente Teresa Nobile e i consiglieri Marcella Carlisi, Giuseppe Picone e Angela Galvano, ha inviato indicazioni e pareri finali sul bando pubblico del Comune di Agrigento per le Licenze Taxi.
Il dirigente Avv. Insalaco, potrà così concludere l’iter e pubblicare il bando che darà lavoro ai concittadini e potenzierà un servizio per la città e i turisti.
Lo dichiara il Presidente della 1^ Commissione Consiliare Permanente Salvatore Borsellino

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Sappiamo il rischio che stiamo correndo nello scrivere questo Filo di Nota, ma dovere di cronaca ci impone di raccontare quanto è di nostra conoscenza.
Il giorno 30 ottobre, alle ore 18,45 una persona che conosce Massimo Campione lo incontra in via Imera dove insistono gli uffici di una delle aziende di Campione.
Noi chiameremo Giulio, con nome di fantasia, l’interlocutore che ha avuto un lungo dialogo con lo stesso Massimo Campione, durato oltre due ore.
Giulio lo incontra all’inizio delle scale del palazzo ospitante gli uffici ed inizia la conversazione.
Giulio, amico del Campione, sbotta: “Massimo ma che cazzo stai facendo, che cazzo è successso?”
Campione: “ Beddru mio, è uno schifo, mi hanno distrutto; hai telefonini in tasca?”
Giulio. “ Si”
Campione: “ Posiamoli sulla cassettina della posta, (indicando con il dito il posto dove poggiarli).”
Giulio: “ Massimo, ma davvero il professore Lo Bosco ti ha chiesto soldi?”
Campione: “ Assolutamente no, io ho dato solamente i soldi alle due persone della forestale, Quattrocchi e Marranca; ma sono somme minori rispetto a quello che hanno pubblicato i giornali perché le somme che io indico all’interno del libro mastro sono per far credere ai miei fratelli che quelle cifre sono reali, ma in realtà una parte li ho dati ai due soggetti di cui sopra, la rimanente parte l’ho intascata io di nascosto ai miei fratelli”.
Giulio: “ Ma anche il professore Tesoriere ti avrebbe chiesto dei soldi?”
Campione: “Assolutamente no; il prof. Tesoriere ha fatto dei progetti e una consulenza per mio conto ed io gli ho dato la cifra perché ha svolto un lavoro per me”.
Giulio: “ Ma allora mi spieghi cosa c’entra il professore Dario Lo Bosco?”
Campione: “ E’ uno schifo, mi stanno distruggendo, Dario non si merita tutto ciò”.
Giulio: “ Allora perché tutto questo, visto che sappiamo che il prof. Lo Bosco è una persona distinta e perbene?”
Campione: “ E’ uno schifo, ti confesso che sono stato costretto a dire questa falsità, per alleviare la mia posizione. Se non avessi reso questa falsa dichiarazione (su Lo Bosco) mi avrebbero confiscato i beni, sequestrato l’azienda e sbattuto in galera per il resto dei miei anni… Non riesco più a dormire la notte da un mese a questa parte, non vivo più pensando di avere accusato una persona innocente e perbene come Dariuzzo che in questa vicenda non c’entra un cazzo”.
Giulio. “ Ma ti rendi conto che siamo dinnanzi ad una ingiustizia perpetrata nei confronti di una persona perbene e distinta come il prof. Lo Bosco?”
Campione: “ Lo so, Giulio, lo so, è uno schifo… E’ uno schifo, anzi mi sento uno schifo e mi sento di non avere la coscienza a posto. Voglio parlare con i miei fratelli per ritrattare e raccontare le cose come stanno nella loro verità; ma prima di fare questo devo chiedere il permesso ai miei fratelli perché hanno paura di eventuali conseguenze e ripercussioni.”
Giulio: “Massimo, tu hai una coscienza, se fossi stato tu al posto di Dario Lo Bosco come ti saresti sentito dinnanzi a queste infamanti e false accuse?”
Campione. “ Mi sento uno schifo, sono rovinato e non vivo più. Ho anche problemi di tipo familiare che non sto qui a ripetere”.
Giulio: “ Massimo, tu sei ancora in tempo per dire la verità, per mettere a posto la tua coscienza e salvare una persona che in questo momento sta morendo dentro e si sente crollato il mondo addosso”.
Campione: “ Dariuzzu, nuccenti miu. Ti ripeto che sono stato costretto a dire il falso, almeno per quanto riguarda Dariuzzo; lo so, non è giusto, per questo mi sento uno schifo”.
Giulio: “ Massimo devi dire la verità perché dinnanzi a Dio queste cose si pagano, la tua coscienza in questo momento è sporca…”
Campione: “ Lo so, (mettendo le mani sotto gli occhi, abbattutissimo); spero in settimana di rettificare il tutto dopo che avrò un ampio chiarimento con i miei fratelli. Non posso portare avanti questa situazione falsa che mi costringe a vivere da schifo. Ti prego Giulio di non parlare mai di queste cose al telefono picchi sennò finisci chiossà a burdellu. Ti aspetto la prossima settimana…”.
Fin qui la conversazione avvenuta appena ieri tra Giulio e Massimo Campione; è chiaro che si tratta di una sintesi ma tutte le parole riportate in questa conversazione sono state testualmente pronunciate.
Se sarà il caso questo giornale, oltre a rimanere a disposizione degli Organi Inquirenti, potrà fornire ulteriori delucidazioni, confortate da tutti i minimi dettagli. Lo stesso Giulio è pronto a rendere nei dettagli tali dichiarazioni agli Organi Inquirenti.
N.B. Quando Campione sostiene di essere stato costretto a dire  certe cose il riferimento va esclusivamente fatto alla famiglia come lui stesso ammette nelle dichiarazioni successive. I Campione, infatti, hanno sempre voluto collaborare con gli inquirenti su qualsiasi vicenda che li vede coinvolti.

Ad Agrigento i Carabinieri hanno arrestato un marocchino di 58 anni, da tempo residente ad Agrigento, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’ uomo, innanzi ai figli, uno dei quali minorenne, per futili motivi, ha picchiato con calci e pugni la moglie di 48 anni. Poi le ha scagliato sulla testa una sedia. La donna è stata soccorsa in ospedale. Il marito è stato recluso in carcere.
fonte teleacras

Il sig. S.C. di 59 anni, sovrintendente capo della polizia di stato in quiescenza, gia’ in servizio presso la questura di agrigento, aveva presentato domanda di pensione privilegiata presso la sede provinciale di agrigento dell’inps e aveva chiesto con istanza di accesso copia del verbale della commissione militare ospedaliera.Il dipartimento di medicina legale di Messina comunicava in un primo momento di non potere rilasciare il documento richiesto poiché’ a causa della soppressione del dipartimento militare di medicina legale di Palermo si trovava in attesa di adeguata collocazione; in un secondo momento faceva presente che, per motivi di carattere organizzativo, relativamente alla sistemazione dell’imponente mole cartacea pervenuta dal disciolto dipartimento di Palermo la richiesta avrebbe potuto essere evasa presumibilmente dopo quattro mesi. A questo punto il sovrintendente ha proposto un ricorso davanti al TAR, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino (nella foto) e Vincenzo Airó’, chiedendo l’emanazione di un ordine di esibizione nei confronti del ministero della difesa, e la condanna di quest’ultimo al pagamento delle spese di giudizio. In particolare gli avvocati Rubino e Airó’ hanno censurato il comportamento elusivo dell’amministrazione resistente, senza peraltro alcuna certezza in ordine alla data del rilascio della documentazione richiesta. L’avvocatura dello stato, costituita nel giudizio in rappresentanza del ministero della difesa, ha prodotto agli atti del giudizio una relazione del dipartimento militare di medicina legale di Messina in cui si rappresentava che per carenza di fondi per l’acquisto di idonea scaffalatura per la posa in opera dei carteggi sanitari si era nell’impossibilità’ di esitare l’istanza di accesso. Il TAR Sicilia, sezione terza di Catania, ritenendo fondate le censure formulate dagli avvocati rubino e Airó’, ha accolto il ricorso, ordinando al ministero della difesa l’esibizione degli atti richiesti, condannando il ministero della difesa anche al pagamento delle spese giudiziali, liquidate in euro mille, oltre accessori. Il tar in particolare ha statuito che non è consentito differire l’accesso per momentanee difficoltà organizzative dell’ente, ovvero per carenza di fondi per l’acquisto di idonea scaffalatura per la collocazione dei carteggi sanitari. Per effetto della pronunzia resa dal TAR il sovrintendente potrà’ ottenere tempestivamente il verbale necessario per il procedimento inerente la pensione privilegiata mentre il ministero della difesa paghera’ le spese di giudizio.

A Castrofilippo i Carabinieri hanno arrestato la stessa persona, di 31 anni e della quale gli investigatori ritengono opportuno non rivelare l’identità, due volte, il 17 ed il 23 ottobre scorsi, per il reato di evasione che è stato pertanto reiterato, tanto che i militari hanno chiesto e ottenuto dall’ autorità giudiziaria l’aggravamento della misura. L’ uomo infatti è stato trasferito dal proprio domicilio in carcere, al Petrusa di Agrigento.
fonte teleacras

Anche quest’ anno la CNA Pensionati di Agrigento ha organizzato un viaggio culturale che ha visto la partecipazione attiva di 75 persone, curiose di conoscere la storia, le bellezze artistiche, monumentali e paesaggistiche di una importante fetta della terra di Sicilia. La nutrita comitiva, guidata dal presidente Francesco Curaba e dalla segretaria della confederazione Lia Spallino, ha fatto tappa a Mazara del Vallo e ad Erice: due siti di eccezionale interesse turistico.
“Con l’aiuto straordinario di due guide – afferma il Presidente della CNA Pensionati di Agrigento, Francesco Curaba – gli anziani hanno vissuto e trascorso una intensa giornata nel segno della cultura e del sano divertimento, approfondendo temi di grande attualità come quello legato all’integrazione e all’accoglienza di immigrati, in particolare tunisini. E’ stata per tutti un’esperienza esaltante – conclude Curaba – una gita che ha rivitalizzato la dinamicità della terza età che continua ad essere, specie in questo particolare momento di crisi, una rilevante risorsa rispetto al contesto sociale ed economico del nostro territorio. Un patrimonio di valori umani e professionali, di tradizioni, di sapienza che va certamente salvaguardato, valorizzato e opportunamente tramandano alle nuove generazioni. Senza memoria non c’è futuro”.

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