
Sappiamo il rischio che stiamo correndo nello scrivere questo Filo di Nota, ma dovere di cronaca ci impone di raccontare quanto è di nostra conoscenza.
Il giorno 30 ottobre, alle ore 18,45 una persona che conosce Massimo Campione lo incontra in via Imera dove insistono gli uffici di una delle aziende di Campione.
Noi chiameremo Giulio, con nome di fantasia, l’interlocutore che ha avuto un lungo dialogo con lo stesso Massimo Campione, durato oltre due ore.
Giulio lo incontra all’inizio delle scale del palazzo ospitante gli uffici ed inizia la conversazione.
Giulio, amico del Campione, sbotta: “Massimo ma che cazzo stai facendo, che cazzo è successso?”
Campione: “ Beddru mio, è uno schifo, mi hanno distrutto; hai telefonini in tasca?”
Giulio. “ Si”
Campione: “ Posiamoli sulla cassettina della posta, (indicando con il dito il posto dove poggiarli).”
Giulio: “ Massimo, ma davvero il professore Lo Bosco ti ha chiesto soldi?”
Campione: “ Assolutamente no, io ho dato solamente i soldi alle due persone della forestale, Quattrocchi e Marranca; ma sono somme minori rispetto a quello che hanno pubblicato i giornali perché le somme che io indico all’interno del libro mastro sono per far credere ai miei fratelli che quelle cifre sono reali, ma in realtà una parte li ho dati ai due soggetti di cui sopra, la rimanente parte l’ho intascata io di nascosto ai miei fratelli”.
Giulio: “ Ma anche il professore Tesoriere ti avrebbe chiesto dei soldi?”
Campione: “Assolutamente no; il prof. Tesoriere ha fatto dei progetti e una consulenza per mio conto ed io gli ho dato la cifra perché ha svolto un lavoro per me”.
Giulio: “ Ma allora mi spieghi cosa c’entra il professore Dario Lo Bosco?”
Campione: “ E’ uno schifo, mi stanno distruggendo, Dario non si merita tutto ciò”.
Giulio: “ Allora perché tutto questo, visto che sappiamo che il prof. Lo Bosco è una persona distinta e perbene?”
Campione: “ E’ uno schifo, ti confesso che sono stato costretto a dire questa falsità, per alleviare la mia posizione. Se non avessi reso questa falsa dichiarazione (su Lo Bosco) mi avrebbero confiscato i beni, sequestrato l’azienda e sbattuto in galera per il resto dei miei anni… Non riesco più a dormire la notte da un mese a questa parte, non vivo più pensando di avere accusato una persona innocente e perbene come Dariuzzo che in questa vicenda non c’entra un cazzo”.
Giulio. “ Ma ti rendi conto che siamo dinnanzi ad una ingiustizia perpetrata nei confronti di una persona perbene e distinta come il prof. Lo Bosco?”
Campione: “ Lo so, Giulio, lo so, è uno schifo… E’ uno schifo, anzi mi sento uno schifo e mi sento di non avere la coscienza a posto. Voglio parlare con i miei fratelli per ritrattare e raccontare le cose come stanno nella loro verità; ma prima di fare questo devo chiedere il permesso ai miei fratelli perché hanno paura di eventuali conseguenze e ripercussioni.”
Giulio: “Massimo, tu hai una coscienza, se fossi stato tu al posto di Dario Lo Bosco come ti saresti sentito dinnanzi a queste infamanti e false accuse?”
Campione. “ Mi sento uno schifo, sono rovinato e non vivo più. Ho anche problemi di tipo familiare che non sto qui a ripetere”.
Giulio: “ Massimo, tu sei ancora in tempo per dire la verità, per mettere a posto la tua coscienza e salvare una persona che in questo momento sta morendo dentro e si sente crollato il mondo addosso”.
Campione: “ Dariuzzu, nuccenti miu. Ti ripeto che sono stato costretto a dire il falso, almeno per quanto riguarda Dariuzzo; lo so, non è giusto, per questo mi sento uno schifo”.
Giulio: “ Massimo devi dire la verità perché dinnanzi a Dio queste cose si pagano, la tua coscienza in questo momento è sporca…”
Campione: “ Lo so, (mettendo le mani sotto gli occhi, abbattutissimo); spero in settimana di rettificare il tutto dopo che avrò un ampio chiarimento con i miei fratelli. Non posso portare avanti questa situazione falsa che mi costringe a vivere da schifo. Ti prego Giulio di non parlare mai di queste cose al telefono picchi sennò finisci chiossà a burdellu. Ti aspetto la prossima settimana…”.
Fin qui la conversazione avvenuta appena ieri tra Giulio e Massimo Campione; è chiaro che si tratta di una sintesi ma tutte le parole riportate in questa conversazione sono state testualmente pronunciate.
Se sarà il caso questo giornale, oltre a rimanere a disposizione degli Organi Inquirenti, potrà fornire ulteriori delucidazioni, confortate da tutti i minimi dettagli. Lo stesso Giulio è pronto a rendere nei dettagli tali dichiarazioni agli Organi Inquirenti.
N.B. Quando Campione sostiene di essere stato costretto a dire certe cose il riferimento va esclusivamente fatto alla famiglia come lui stesso ammette nelle dichiarazioni successive. I Campione, infatti, hanno sempre voluto collaborare con gli inquirenti su qualsiasi vicenda che li vede coinvolti.