Addio a Letizia Battaglia, la fotografa che immortalò il corpo senza vita di Piersanti Mattarella

Letizia Battaglia muore a 87 anni, dopo aver amato Palermo visceralmente. Fotografa di fama internazionale, animatrice culturale, impegnata in politica,  ha raccontato i tanti volti della sua città, e poi la mafia e quel suo scatto dell’omicidio di Piersanti Mattarella, divenuto poi celebre. “Io con la macchina fotografica al collo, scatto dal finestrino. All’interno della macchina c’è il corpo di un uomo che viene trascinato fuori da un altro uomo. Avevano sparato al presidente della nostra regione ”  Queste le parole di Letizia Battaglia mentre racconta gli eventi accorsi nel…

Omicidio di Palma di Montechiaro, si cerca un movente e non si esclude la pista mafiosa

Angelo Incardona ha sparato in tutto 15 colpi, con la sua Beretta 92 FS con matricola abrasa. Tre o quattro sono stati sono stati esplosi a casa dei suoi genitori: Giuseppe Incardona 65 anni e Maria Ingiamo 60 anni, ferendoli solo di striscio. Il resto dei colpi, quasi tutti a raffica, li ha esplosi contro la vittima: Lillo Saito di 66 anni, imprenditore e socio della “Gelati Gattopardo”, mentre era seduto dentro la sua autovettura una Chrevrolet Captiva stazionata in piazza Provenzani a Palma di Montechiaro. La salma del defunto,…

Si torna a sparare a Palma di Montechiaro: ucciso Lillo Saito, imprenditore di 66 anni. L’assassino, Angelo Incardona, si è costituito: “E’ una vecchia storia di mafia, una faida”

Nella terra del Gattopardo si torna a sparare. Ad essere freddato è un imprenditore di Palma di Montechiaro, Lillo Saito di 66 anni, che è stato raggiunto  da alcuni colpi di pistola alla testa mentre si trovava all’interno della propria auto parcheggiato in piazza Provenzani, nel pieno centro della città. La vittima era conosciuto in paese per la sua attività imprenditoriale per la vendita di  gelati “il Gattopardo”. L’assassino, Angelo Incardona 44 anni del luogo, pregiudicato con precedenti per tentato omicidio e detenzione illegale di armi è già noto alle…

Rosario Livatino quel 21 settembre del 1990 morì consapevole e rispettoso dell’importanza del ruolo del magistrato

Fu un vile e barbaro omicidio mafioso.  La “stidda” agrigentina fu spietata verso il giudice Rosario Livatino, che quel 21 settembre di trent’anni fa aveva solo 38 anni, percorreva la  SS 640 Agrigento-Caltanissetta a bordo della sua Ford Fiesta. Provò a mettersi in salvo a piedi, scappando dalla sua auto e dal commando omicida, ma trovò poi la morte dopo pochi passi. Si dirigeva senza scorta, in tribunale, per fare il suo lavoro con competenza, abnegazione e coraggio. Si dirigeva in tribunale per celebrare un processo a carico di alcuni…

Mafia, operazione Plastic Free. Eseguite 15 custodie cautelari nel Ragusano, sequestrate 5 aziende. Finito in manette anche Claudio Carbonaro ex collaboratore di giustizia

Alle prime luce dell’alba di oggi gli agenti della Polizia di Ragusa su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha eseguito numerose custodie cautelari e  il sequestro preventivo di aziende operanti nel settore del riciclo del materiale plastico. Le indagini eseguite hanno dato luce ad una organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti e che la stessa associazione è riconducibile alla stidda. Ai soggetti destinatari della custodia cautelare, vengono contestati i reati di estorsione pluriaggravata, l’illecita concorrenza con minaccia, lesioni aggravate, ricettazione,  detenzione e porto di armi da…

Mafia, arrestato Maurizio Lipani, l’amministratore giudiziario delle società ittiche confiscate al boss trapanese Mariano Agate

Maurizio Lipari, commercialista palermitano, nella veste di amministratore giudiziario di due società ittiche sottratte alla Mafia, è stato raggiunto da una custodia cautelare in carcere per i reati di peculato e auto-riciclaggio. Le società ittiche – sotto la lente di ingrandimento da parte della Procura della Repubblica di Palermo con accapo il procuratore Francesco Lo Vai e coadiuvato dall’aggiunto  Paolo Guido e dai sostituti Alessia Sinatra, Gianluca De Leo e Francesca Dessì, nonché dagli investigatori della Direzione Investigativa Antimafia di Trapani – erano riconducibili al boss trapanese Mariano Agate considerato…

Mafia, non c’è pace per la memoria delle vittime. Giovanni Brusca ci riprova con i domiciliari

Giovanni Brusca, in arte “lo scannacristiani”,  mafioso di seconda generazione, è stato uno degli esponenti di spicco di Cosa Nostra. Ricordato dalla cronaca per la sua efferatezza e crudeltà.  Il Brusca si è reso responsabile di oltre 100 omicidi, ed è stato condannato all’ergastolo prima, e convertita in 30 anni dopo, per la sua collaborazione con giustizia, oggi detenuto presso il carcere romano di Rebibbia. Il mafioso, oggi pentito, fu arrestato il 20 maggio 1996 ad Agrigento. Da allora ha trascorso 22anni in carcere, usufruendo di 80 permessi premio. Dal…

Mafia, le stragi del ’92 hanno ancora delle verità nascoste, la requisitoria dei pg Lia Sava e Antonino Patti al processo Borsellino quater

Le stragi mafiose del ’92, hanno ancora dei lati oscuri, verità nascoste e colpevoli – impuniti – da condannare. In nome della giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una memoria viva e condivisa,  dopo oltre 27 anni dalle stragi di Capaci e di via d’Amelio, oggi prende il via al processo d’Appello Borsellino quater, che si è celebrato davanti la corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta. I pg Lia Sava e Antonino Patti, in nome della procura generale, hanno iniziato una requisitoria, un fiume…