Sim Carabinieri alla politica: “Non cercate like sulla nostra pelle”

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“Sono gli ultimi sprazzi d’estate, di quella che sicuramente verrà ricordata come la più anomala dell’estati degli ultimi tempi. Covid, licenziamenti, situazione economica drammatica, incertezza sul futuro soprattutto per i nostri giovani, incognite sull’apertura delle scuole, delle università.
Tra un ritaglio di ferie e l’altro,  capita di trovarsi in ufficio o sotto l’ombrellone al mare e ricevere l’ennesima immagine di quel partito o di quell’altro movimento politico. “Dalla parte delle forze dell’ordine” è la frase sotto l’immagine di un Brigadiere dei Carabinieri con la mascherina di protezione anticovid, sulla quale campeggia il logo di un partito politico. Lo abbiamo già detto in un altro editoriale: non cercate like sulla nostra pelle, non cercate facili consensi muovendovi su terreni troppo accidentati. Noi ringraziamo per la vicinanza ma vogliamo che la stessa venga dimostrata nelle giuste sedi, nelle aule parlamentari dove da anni, tutti quanti insieme, avete massacrato le Forze di Polizia con un immobilismo oramai storico, mentre assistevate ad un continuo declino del senso civico permettendo lo sbeffeggiamento dei veri servitori di questo paese. La sicurezza è una cosa seria, la condizione delle Forze di Polizia lo è ancora di più. Se scrivi “dalla parte delle Forze dell’Ordine” accade che poi l’operatore generico medio si faccia domande, quelle elementari ovviamente: dalla parte di chi? Di cosa? Ma soprattutto, in che modo? Con le rivolte di centinaia di immigrati contro 9 poliziotti finiti all’ospedale rei di aver impedito loro la fuga dalla quarantena nel centro di accoglienza dell’agrigentino? Qualche giornale ha riportato anche la rivelazione di un agente: ” l’ordine è di non bloccarli”. Ma allora alla parte di chi? Dei colleghi aggrediti a Marina di Massa il 24 agosto nel silenzio assordante di chi dice di stare dalla tua parte? O forse “vicini” al Maresciallo aggredito a bottigliate ad Eboli il 15 agosto. Tutti muti! Forse vicini all’appuntato preso a colpi di sgabello il primo agosto, reo di essere intervenuto in una rissa, libero dal servizio, per poi essere brutalmente pestato dal branco, nel più totale silenzio e disinteresse di chi pone i loghi sotto le nostre uniformi fiere, che troppo spesso subiscono inaudita violenza, nell’indifferenza totale. Il disinteresse di una parte di popolazione è comprensibile, cronico. Non puoi piacere a tutti, non puoi avere la stima di tutti, soprattutto di chi delinque. Quello che non si comprende, che non si accetta e difficilmente si digerisce, è il disinteresse di chi dovrebbe rappresentarci, quello che proviene da chi ti dà mandato di operare nell’interesse della collettività. Diciamolo con forza e con convinzione: non ci servono locandine, togliete i loghi sotto le nostre onorevoli uniformi, perché loro sì, sono senz’altro onorevoli. Dateci testimonianza concreta di vicinanza: vicini con leggi che disciplinino gli interventi, la pensione complementare, il diritto di sindacato serio e non farlocco, dateci mezzi, taser (Milano insegna, col sequestratore egiziano dentro il Duomo). Abbiamo bisogno di tutele serie, pragmatiche, concrete tangibili e non più procrastinabili. Sotto le frasi d’effetto, gli spot elettorali, metteteci le facce di chi ha il coraggio di assumersi la responsabilità di ciò che dice e promette, a dispetto di ciò che poi realmente fa (o meglio dire non fa). Dateci segni concreti, per il bene della collettività e non per gli interessi di cortile. Noi siamo persone serie e responsabili, la nostra storia, il nostro quotidiano parla per noi. Le nostre facce, i nostri sguardi, le nostre uniformi tenetele fuori dai manifesti elettorali, dai giochi di palazzo e dai consensi facili sulla pelle altrui. Noi siamo seri e i nostri problemi sono terribilmente reali. La fedeltà dell’Arma dei Carabinieri all’Ordinamento Democratico dello Stato è indubbia, così come indubbia deve rimanere l’estraneità dalle competizioni politiche. È per tale motivo che prendiamo fermamente le distanze da questa immagine come da qualsiasi altra, di qualunque schieramento politico”.
SIM CARABINIERI

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